Il gattopardo è uno squalo di dimensioni medie, generalmente non supera
il metro e 30 cm anche se sono stati registrati esemplari che hanno raggiunto
la lunghezza di 162 cm. La taglia alla nascita si aggira intorno ai 16 cm. E'
comune nel Mar Mediterraneo ed è caratterizzato dal particolare color sabbia con
numerose macchie larghe e nere, alcune ad anelli, e macchioline più piccole a
ricordare la livrea degli agili felini africani.
Alcuni dei caratteri importanti per riconoscerlo sono le pinne, la prima pinna
dorsale è opposta allinserzione della pinna pelvica, la seconda pinna
dorsale è più piccola della prima e ha lorigine anteriore sullinserzione
della pinna anale. Gli occhi sono a mandorla, il muso è corto, arrotondato ma
leggermente angolare, gli spiracoli sono prominenti.
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Squalo gattopardo: uovo su gorgonia. Foto di Alberto
ROMEO |
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Il gattopardo è una specie bentonica che si nutre di crostacei, molluschi,
tra cui calamari e polpi, e differenti teleostei. La riproduzione avviene per
ovoviviparità, un unico uovo, che misura dai 10 ai 13 cm, per ovidotto viene
deposto in primavera-estate e si schiude dopo 7-9 mesi.
Alberto Romeo, la moglie Lucia e alcuni fortunati amici sono stati testimoni
di questo evento favoloso che dalluovo ha portato alla schiusa di un delicatissimo
gattopardino.
Alberto raccontaci.
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Particolare della testa dell'embrione al 2° mese.
Foto di Alberto ROMEO. |
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Tutto è cominciato nel 1975 quando notai sui rami delle
gorgonie ad una profondità di circa 40 m., ( alla Secca della Formica
1 miglio al largo del paesino di Porticello, vicino Palermo), alcune capsule
ovariche di forma rettangolare dentro la quale cera un tuorlo duovo
con un piccolo essere attaccato che si muoveva freneticamente che si riusciva
a vedere illuminandolo con la torcia dal lato opposto a quello di osservazione
in quanto le pareti erano traslucide. Tornato a casa mi documentai sui pochi
libri che avevo allora e scoprii che si trattava di un uovo di squalo!
Questa scoperta mi entusiasmò tanto che ritornai più volte ad immergermi sullo stesso posto e potei osservare la crescita dello squaletto finchè un giorno, dopo qualche mese trovai la capsula ovarica vuota: lo squalo era nato!
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Fotogrammi del filmato della nascita |
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Maturai così lintenzione
di realizzare un documentario filmato su tutto lo sviluppo embrionale dello squalo;
naturalmente per portare avanti questo progetto avevo bisogno di validi ed entusiasti
collaboratori che trovai nei soci del Gruppo Ricercatori ed Operatori Subacquei
e decidemmo così di documentare il tutto (per tutti i circa nove mesi necessari
per la gestazione) sottacqua ritornando almeno una volta a settimana sul
sito della deposizione.
Ma tale progetto abortì, perché non era sempre possibile immergersi per
le condizioni meteo e per la contemporanea disponibilità della équipe.
Decisi quindi di realizzare nel 1977 anche con la collaborazione di Lucia Scordato
(che sarebbe diventata mia moglie lanno successivo) la documentazione
in acquario avendo acquisito abbastanza esperienza di acquariologia mediterranea,
così a febbraio essendo pronto lacquario con le condizioni ambientali
adatte, cominciammo a fare le immersioni per trovare le capsule ovariche, le
trovammo soltanto i primi di aprile, i quattro gruppi trovarono in tutto 2 capsule
che furono portate molto lentamente in superficie e subito poste in una borsa
termica.
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Uovo su gorgonia a 43 metri di profondità. Foto
di Alberto ROMEO. |
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Poste le uova in acquario sulle gorgonie su cui erano state
trovate, decisi di riprenderne solo uno per non disturbarle entrambi con la
luce necessaria per le riprese.
A questo punto ho anche identificato la specie dalla forma e lunghezza delle capsule ovariche, si trattava dello Squalo Gattopardo Scyliorhinus stellaris. A Marzo comparve sul tuorlo una piccola virgolina della lunghezza di circa 1 centimetro che freneticamente si muoveva facendo cerniera al centro del suo corpo. Decisi quindi di effettuare una breve ripresa ogni 24-72 ore con la tecnica della transilluminazione diafanoscopica puntiforme messa a punto da me e Lucia per loccasione. A Maggio era già possibile distinguere la parte craniale da quella caudale mentre il punto di contatto con il tuorlo si era spostato cranialmente.
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Uovo di squalo gattopardo in trasparenza al 6° mese. |
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A
Giugno si cominciarono a distingure le branchie esterne e le pinne dorsale e caudale.
A Luglio il tuorlo era diminuito di volume mentre lembrione era allungato tanto da occupare tutta la lunghezza della capsula ovarica cioè 10 centimetri! Ad Agosto si sono formate quattro fessure agli angoli della capsula, le branchie esterne erano regredite completamente lasciando il posto alle 5 fessure branchiali tipiche dello squalo adulto. A questo stadio la luce cominciava a dare fastidio allembrione che rallentava il suo instancabile moto. A Settembre abbiamo osservato il progressivo accrescimento dello squaletto che era ormai molto più lungo delluovo che lo conteneva ed era costretto a stare ripiegato su se stesso. La sua frequenza respiratoria era di circa 100 atti al minuto ma diminuiva a circa 20 sotto lo stimolo della luce; il tuorlo era ridotto ad un diametro di circa 1 centimetro.
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Uovo di squalo gattopardo in trasparenza al 7° mese. |
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Ad
Ottobre il tuorlo era praticamente inesistente e lo squaletto aveva una lunghezza
quasi doppia della capsula e non si poteva muovere.
A novembre organizzammo turni di guardia di 24 h. per riuscire a riprendere
la nascita; fummo fortunati e riuscimmo a fare le riprese da due
angolazioni al rallentatore!
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La documentazione ha avuto molto successo. |
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Dalle
notizie raccolte era la prima volta che una tale documentazione veniva fatta,
(e non sappiamo se in questi ultimi 23 anni sia stato fatto da qualcun altro)
montammo quindi questo documentario con una colonna sonora originale che ci
diede anche la soddisfazione di vincere il premio SESTO CONTINENTE
per i documentari scientifici nel 1978!
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