lunedì 14 luglio 2003
Cosenza - Strage di delfini
SOS delfini. In Calabria nelle ultime settimane ne sono morti almeno dieci. Tutti impigliati nelle spadare e liberati dai pescatori con l'amputazione della coda. Sono stati ritrovati sulle spiagge di Vibo Marina, Gizzeria e Noverato e avevano tutti la coda mozzata.
Le spadare sono reti lunghe molti km che i pescatori lasciano alla deriva e che catturano indiscriminatamente ogni specie di pesce e cetacei. Vietate già dal 1992, continuano ad essere utilizzate illegalmente dai pescatori.
“Bandite dalla comunità europea, le spadare, con un artificio legislativo, sembrano essere ritornate impunemente nei nostri mari”, denuncia Pino Paolillo segretario del WWF Calabria.
Nel mirino degli ambientalisti un decreto ministeriale che permette l’utilizzo di questo sistema di pesca, limitando a non più di 5 chilometri la lunghezza delle reti. Ma i delfini mutilati restituiti dal mare dimostrano che spesso questi limiti non vengono rispettati.
L'esperienza mostra l'impossibilità di far rispettare il limite dei 2,5 chilometri di lunghezza, visto che anche le barche molto piccole sono in grado di calare reti più lunghe di 2,5 chilometri e il controllo a tappeto su tutti i natanti è impossibile. Unica soluzione sarebbe il bando totale di questi sistemi, ma ci sono fortissimi interessi economici per continuare ad utilizzare le spadare.
In Italia la flotta ha raggiunto un massimo di 700 barche: nei primi anni '90 buona parte di essa ha usufruito di consistenti contributi comunitari finalizzati alla riconversione, ma una piccola parte, 90-130 barche, non ne ha mai approfittato.
Fonte: Il Nuovo.it
News controllata da: Nicola CADEL
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