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  Gli Articoli di Medicina di MondoMarino.net
Viaggiare sicuri
- Prima, durante e dopo il viaggio -
di Nicola CADEL

  
Programmare un viaggio con largo anticipo

Un viaggio specie se in paesi Tropicali comporta una serie di rischi sia di tipo infettivo che di tipo climatico o ambientale.
E’ necessario che i viaggiatori internazionali siano coscienti del tipo di rischi cui vanno incontro e delle misure da attuare per evitarli. E’ utile quindi programmare un viaggio con largo anticipo in modo da affrontare per tempo le problematiche connesse.
Durante il viaggio, le norme di comportamento per la prevenzione delle malattie infettive sono importanti quanto levaccinazioni o la chemio-profilassi. Questo è particolarmente vero per quanto riguarda la protezione delle punture di zanzara, l’igiene personale o l’igiene degli alimenti.

Ma ecco tutta una serie di consigli preziosi che ogni viaggiatore internazionale dovrebbe sempre tenere a mente:

@ Prima del viaggio

    consultare con ampio anticipo l’infettivologo del Centro di Profilassi e Vaccinazioni Internazionali al fine di:

  • verificare l’esistenza di condizioni fisiologiche (ad es. gravidanza) o patologiche che sconsigliano il viaggio
  • farsi consigliare, in relazione alla situazione epidemiologica del luogo di destinazione, l’eventuale profilassi farmacologia o vaccinale
  • controllare, qualora ci si debba recare in Paesi in cui sono endemiche o epidemiche malattie da tempo eliminate in Italia, il proprio stato vaccinale e verificare se le vaccinazioni effettuate non necessitino di dosi di richiamo ovvero di un nuovo ciclo vaccinale
  • valutare se nel Paese di destinazione esistano condizioni che consiglino vaccinazioni particolari (antitifica, antiepatite A e B, antimeningococcica, antipolio, antidifterica, etc.)
  • se affetti da patologie che richiedono un uso continuo di farmaci, farsene prescrivere una dose sufficiente per la durata del viaggio, quindi approvvigionarsene
  • farsi consigliare farmaci, modalità di assunzione e modalità di comportamento per le più frequenti patologie dei viaggiatori (malessere da viaggio, diarrea da viaggiatore, colpo di calore, etc.)
  • eseguire la profilassi antimalarica e la vaccinazione antifebbre gialla quando necessarie
  • fornirsi di un Kit di pronto soccorso da viaggio
  • fornirsi di mezzi di protezione contro le punture di insetti (abiti coprenti e mai di colori sgargianti, repellenti cutanei, insetticidi)
  • se il paese di destinazione ha un clima caldo fornirsi di abiti chiari leggeri e di fibre naturali, di cappelli a tesa larga, di occhiali da sole e di creme protettive
  • se il viaggio comporta cambiamenti di fuso orario e spostamento verso oriente far precedere la partenza da notti di riposo pieno evitando l’assunzione di alcolici e pasti abbondanti
@ Durante il viaggio

  • se il viaggio ha comportato cambiamento di fuso orario evitare per i primi giorni stress fisici, adattarsi gradualmente ai nuovi cibi cotti, mangiare la frutta solo dopo averla lavata e sbucciata
  • bere esclusivamente bevande imbottigliate e sigillate senza aggiunta di ghiaccio
  • usare acqua bollita o imbottigliata per l'igiene dei denti
  • non consumare gelati sfusi
  • non bere latte non bollito o pastorizzato
  • in zone caldo-umido evitare la brusca esposizione ai raggi del sole evitare la disidratazione assumendo abbondanti liquidi ricchi di sali minerali (succhi di frutta e verdure)
  • evitare bruschi cambiamenti di quota
  • usare tutti i mezzi protettivi contro le punture di insetti se possibile evitare di soggiornare all’aperto dopo il tramonto e prima dell’alba
  • evitare di bagnarsi in acque dolci
  • non camminare scalzi
  • evitare contatti con animali domestici
  • evitare rapporti sessuali non protetti
  • quando insorga diarrea contrastare la disidratazione bevendo abbondantemente acqua con sali e zucchero, se la diarrea è consistente consultare un medico appena possibile
  • qualora insorga febbre a partire dal settimo giorno in zona endemica per malaria consultare immediatamente un medico
  • disinfettare accuratamente ogni ferita
@ Dopo il viaggio

  • proseguire l’eventuale trattamento antimalarico
  • consultare l’infettivologo del Centro di Profilassi e Vaccinazioni Internazionali qualora si manifestano diarrea, vomito, prurito persistente e febbre.

Dopo un viaggio corto, senza problemi di salute, l'esame medico non è necessario; la stessa cosa se il viaggio è segnato da qualche spiacevole e banale inconveniente: diarrea del viaggiatore, raffreddamento.I pazienti che soffrono di una affezione cronica dovrebbero prevedere un controllo.Per contro ogni febbre, diarrea, vomito, ittero, disturbi urinari, malattie della pelle e affezioni genitali sopravvenute nelle settimane che seguono il ritorno di un viaggio esigono una visita medica.

La febbre in un individuo che abbia viaggiato o soggiornato in zone tropicali deve essere valutata da uno specialista infettivologo dopo una anamnesi relativa al viaggio, al suo stile di vita (abitudini alimentari, rapporti sessuali), alle attività svolte (trekking, bagni in acque dolci), al tipo di sistemazione (alberghi, oppure pernottamenti di tipo avventuroso), all'esposizione ad animali o morsi, alle vaccinazioni effettuate prima della partenza, alla chemioprofilassi antimalarica (effettuazione corretta, adesione allo schema di profilassi) e alla relazione temporale tra la possibile esposizione e l'esordio dei sintomi.

Una visita medica è indicata dopo un soggiorno prolungato all'estero; malaria, dissenteria, amebica, epatite virale, febbre tifoide e paratifoidi, malattie sessualmente trasmesse, parassitosi intestinali (es. giardiasi) schizostosomiasi (bilharziosi), filariosi, leishsmaniosi, tracoma tripanosomiasi, tifo, etc. non si manifestano immediatamente ma appaiono dopo un lasso di tempo più o meno lungo quando il viaggiatore ha ripreso le sue normali attività.

I viaggiatori che si ammalano al ritorno non devono mancare di attirare l'attenzione del medico infettivologo del Centro di Profilassi e Vaccinazioni Internazionali a cui si erano rivolti prima del viaggio.
La diagnosi viene indirizzata soprattutto dalle caratteristiche cliniche e dal paese visitato; anche il periodo di incubazione, calcolato dalla data del ritorno può costituire un buon riferimento.


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