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La riproduzione del polpo comune
di Francesca VANNINI

Il Polpo comune (Octopus vulgaris) ha capacità riproduttive eccezionali sia per la quantità di uova prodotte sia per la velocità con cui i piccoli polpi crescono. Come in tutti i cefalopodi, i sessi sono separati e la sua stagione riproduttiva va da Marzo ad Ottobre, mentre le specie dei mari tropicali si possono riprodurre durante tutto l'anno.


  
Polpo comune (Octopus vulgaris)
Foto di Luca CURATOLO
Il maschio si differenzia dalla femmina per la presenza di un braccio particolare detto “ectocotile”, presente su entrambi i tentacoli o su uno solo di quelli appartenenti al terzo paio. L'ectocotile è un tentacolo a forma di cucchiaio, leggermente più breve degli altri, ed è usato per trasferire pacchetti di spermatozoi nella cavità del mantello della femmina, dove essi fecondano le uova, durante un atto di copulazione che può durare un'ora o più.


  
Polpo comune (Octopus vulgaris)
Foto di Riccardo CINGILLO
Il maschio generalmente raggiunge la maturazione sessuale ad una dimensione inferiore rispetto alla femmina, rischiando spesso di essere divorato da qualsiasi femmina più grande se non si affretta a corteggiarla. Una femmina più piccola può, invece, essere avvicinata e inseminata senza problemi. Nel Mediterraneo, le femmine di Octopus vulgaris possono emettere le uova quando raggiungono il peso di 1000-1500 grammi e un'età stimata dai 12 ai 18 mesi. In animali molto giovani la determinazione del sesso è possibile solo dopo un'ispezione interna; l'ectocotile inizia, comunque, a differenziarsi quando l'animale maschio raggiunge i 50-70 grammi di peso.

Il corteggiamento in O. vulgaris, in ogni caso, non è cosi spettacolare come in altre specie di Octopus in cui m aschi e femmine possono copulare per lungo tempo, fino anche a una settimana, mantenendo la stessa coppia. In generale, comunque, non si formano mai coppie durature.

La fecondazione del Polpo è, quindi, interna e le uova vengono incastonate in involucri gelatinosi secreti dalle ben sviluppate ghiandole nidimentali. Questi involucri costituiscono un efficiente apparato di protezione durante il periodo dello sviluppo embrionale: possono essere deposti dai 100 ai 400 involucri a forma di cordone, contenenti 140/150 uova ciascuno.

La dimensione delle uova può andare da 1,5 mm a 2 mm; in totale una femmina può deporne da 200.000 a 500.000. Queste sono tenute all'interno del corpo materno per un periodo di 30/40 giorni, per poi essere emesse e attaccate ad un substrato all'interno della tana che è stata scelta come riparo, attraverso una sostanza particolare, per altri 40/50 giorni. Questa sostanza è un mucopolissacaride che si indurisce a contatto con l'acqua e si comporta come una colla.

I grappoli d'uova vengono poi appesi al soffitto della tana tramite questa specie di colla. In una notte possono essere prodotte fino a 20 fili d'uova e quindi la deposizione può durare anche 6 settimane.


  
Polpo comune (Octopus vulgaris)
Foto di Dario GARGIULO
Le uova vengono trovate in natura da bassa profondità fino a più di 100 metri, dove le acque sono particolarmente trasparenti. Le larve appena nate, dopo un periodo di 40-50 giorni di incubazione, sono lunghe dai 2 mm ai 3 mm; in esse il corpo è grande due volte le braccia. La proporzione del corpo della larva differisce da quello dell' adulto in cui, invece, le braccia sono nettamente più lunghe del mantello.

I giovani Ottopodi (otto braccia) vivono quindi un periodo di vita planctonica, liberi nella colonna d'acqua. O. vulgaris trascorre solitamente dalle 5 alle 12 settimane come predatore attivo nel plancton. L'ambiente planctonico sicuramente fornisce, alle piccole larve, alimenti molto ricchi e vari, ma i neonati sono una facile preda per molti pesci, seppie e calamari.

Dopo questo periodo, l'animale passa alla vita bentonica, comune a tutti gli Ottopodi, dove rimane per il resto della sua vita. Il fatto di iniziare a vivere sul fondo è solo il primo passo verso la vita bentonica, che significa anche muoversi e arrampicarsi su rocce alla ricerca di prede; le tecniche di caccia sui fondali sono comportamenti che apprenderanno pian piano


  
Polpo comune (Octopus vulgaris)
Foto di Alberto BALBI
Nel primo periodo di vita sul fondo, infatti, questi animali continuano a cibarsi di organismi planctonici.
Gli animali adulti sono molto attivi e curiosi; grazie a un sistema nervoso particolarmente evoluto ogni esemplare può sviluppare una sorta di personalità individuale: dai più timidi e paurosi a quelli più esibizionisti e curiosi, i Polpi sono animali molto simpatici.

L'impatto che la pesca ha su questi animali è per il momento trascurabile ma tutti gli scienziati che studiano questi Cefalopodi sono d'accordo sul fatto che l'uomo sia la causa maggiore della mortalità della specie. Per un incremento della vita di questi organismi e per un maggior rendimento della pesca sono stati svolti degli studi sulla sua riproduzione in modo da riuscire a crescere il polpo anche in cattività. Infatti, grazie alle sue capacità riproduttive ed all' alto tasso di accrescimento questo animale è un ottimo candidato all'allevamento controllato. Purtroppo pero le difficoltà sono tante e la strada da percorrere è ancora molto lunga: è infatti difficile riprodurre un buon ambiente di crescita per le piccole larve che sembrano bisognose di una qualche particolare sostanza che rende possibile il passaggio dalla vita planctonica a quella bentonica. Molti paesi stanno lavorando per concludere questo ciclo che potrebbe aiutare a ripopolare i nostri mari di questa specie tanto apprezzata e richiesta.

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