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lunedì 1 luglio 2013

Tutti pazzi per Villeneuve


Che ci fa un giovane delfino in un fiume? Da martedì scorso le acque del Corno, piccolo corso d’acqua che sfocia a Porto Nogaro, a poche miglia da Lignano Sabbiadoro, ospitano un delfino. Probabilmente il mammifero marino, tre metri di lunghezza, ci è arrivato al seguito di una nave da carico, e a quanto pare si trova bene nell’area: sta resistendo in qualche modo ai tentativi di farlo tornare in mare.
Il delfino si aggira così in acque solitamente frequentate da animali da laguna, e la spettacolarizzazione stile Free Willy ha fatto il resto. Dopo i primi avvistamenti, i ponti sul Corno si sono popolati di gente che segue quasi minuto per minuto le mosse del cetaceo. La folla è andata crescendo di giorno in giorno, tanto che a fine settimana il Comune di San Giorgio di Nogaro è stato obbligato a emettere un’ordinanza urgente. L’obiettivo è in primis la tutela dell’incolumità del delfino (prontamente soprannominato «Villeneuve» visto ha risalito il fiume fino a Villanova), e quella del pubblico: l’ordinanza vieta la sosta o l’intrattenimento a piedi o con veicoli lungo le sponde del Corno e sui ponti che lo attraversano e vieta di gettare in acqua qualsiasi genere alimentare. Inoltre, è stata vietata la navigazione e l’immersione lungo il fiume, in prossimità del ponte di Villanova, e in ogni caso «nell’area in cui viene a trovarsi il delfino».
Con friulana operatività, è stato persino attivato un presidio e in municipio a San Giorgio si alternano riunioni con Capitaneria di Porto, Corpo Forestale, Protezione civile, biologi e veterinari. Tutti con una domanda: come far trovare la via del mare al delfino? L’ordinanza è stata emessa per mettere il delfino in condizioni di ridiscendere il fiume. Ma finora «Villeneve» non pare pensarci: venerdì si è spinto fino al porto Vecchio, ma poi è risalito, con guizzi e sbuffi, piazzandosi nelle anse più a monte del Corno. È una zona dove si trovano tantissimi cefali: il pranzo è assicurato.


Fonte: La Stampa.it

News controllata da: Ernesta LA FACE


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