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mercoledì 10 aprile 2013

Scoperte le rotte migratorie del grande squalo bianco


Nell’arco di due anni, le femmine incinte viaggiano tra la zona dell’accoppiamento - all’isola
di Guadalupe - e l’area di vivaio nella Bassa California, rischiando che la prole finisca nel mirino
della pesca commerciale.
Scoperte le rotte migratorie delle femmine di grande squalo bianco (Carcharodon carcharias) nell’oceano Pacifico. Nell’arco di due anni, le femmine incinte viaggiano tra la zona dell’accoppiamento - all’isola di Guadalupe - e l’area di vivaio nella Bassa California, rischiando che la prole finisca nel mirino della pesca commerciale. I grandi squali bianchi sono pelagici - vivono cioè in mare aperto per la maggior parte del tempo - ma sono anche filopatrici - ritornano ogni anno nelle stesse zone per trovare un «partner». Questo tragitto può essere molto ampio ed includere le isole Hawaii, la California e il Messico.
I percorsi migratori delle femmine di grande squalo bianco erano meno noti di quelli dei maschi e sono stati svelati da un team di ricercatori coordinati da Michael Domeier e Nicole Nasby-Lucas del Marine Conservation Science Institute attraverso rilevamenti satellitari e tag telemetrici. I risultati dell’indagine hanno permesso di scoprire che le femmine incinte lasciano l’isola di Guadalupe e restano in mare aperto per la maggior parte dei diciotto mesi di gestazione (in media 465 giorni). La zona pelagica è molto più grande dell’area di foraggiamento usata dai maschi che le femmine cercano di evitare soprattutto in presenza degli esponenti dell’altro sesso.
Le femmine mettono al mondo i piccoli squali nelle acque costiere della Bassa California per poi iniziare un percorso di ritorno all’isola di Guadalupe che permette loro di evitare i maschi fino al momento di riprodursi. La fase di accoppiamento dura a Guadalupe fino a quattro mesi e mezzo prima che il ciclo biennale riprenda. Lo studio è stato pubblicato su Animal Biotelemetry.

Fonte: LA STAMPA.it

News controllata da: Ernesta LA FACE


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