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domenica 2 giugno 2013
“Il relitto della nave romana diventi un museo sottomarino”
La Sovrintendenza deciderà sulla proposta del Crabs.
Il relitto della nave oneraria romana davanti all’isola Gallinara diventerà un museo sottomarino, con le sue ottomila anfore e il relitto risalente a oltre duemila anni fa? La proposta arriva dal Crabs (centro ricerche archeologiche e biologiche subacquee) ed è attualmente al vaglio della Sovrintendenza regionale per i beni archeologici. L’associazione si è offerta di organizzare visite guidate coi sommozzatori sui resti dell’imbarcazione, con l’obiettivo di valorizzare il sito e aumentare la vigilanza sull’area, presa recentemente di mira dai saccheggiatori di anfore.
«Il Crabs sarebbe in grado di gestire visite guidate e regolamentate intorno al relitto, posto a circa quarantadue metri sotto il livello del mare, dove si stima si trovino ancora ottomila anfore romane, mentre una piccola parte di questo patrimonio è attualmente esposta nel Museo navale romano di Albenga», sostiene Fabio Ladetto, portavoce del sodalizio albenganese specializzato in immersioni a valenza storica.
«Le nostre bellezze archeologiche non devono restare delle cattedrali nel deserto, ma diventare accessibili a tutti. La fruibilità culturale e turistica della nave romana può essere anche un’ occasione per una maggiore tutela, visti anche i recenti episodi di furto di anfore romane nel mare di Albenga. La nostra idea ha incontrato il favore della Fondazione Oddi, del Comune e dell’assessore regionale al turismo Angelo Berlangieri. Tutti concordano sulle potenzialità del progetto per incrementare il turismo anche invernale, da sempre volano per la nostra economia», racconta Ladetto.
Fonte: LA STAMPA.it
News controllata da: Ernesta LA FACE
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