FEDELTĄ AL MARE
di Giuseppe CONTE
Portami la mutevolezza, mare, i tuoi canti e le correnti e le sirene la gioia issante dell'onda quando viene sulla spiaggia di gusci e di radici. Io ti sono fedele, mare, come inseguono i gabbiani i propri gridi come lungo le rotte dei suicidi talora in branco corrono i cetacei. Fa ch'io ti veda: chi sei? Da dove sei piovuto, da che varco nel firmamento e che spada di sale, scintillamento astrale, arido ti percorre?
Portami i canti, mare, fa che io trovi i tuoi daini, i tuoi meli d'argento le brughiere di erica sottovento la capanna di lune del tuo dio, Manannan Mac Lir
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