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martedì 2 marzo 2004

Dalla Kamchatka ai mari norvegesi la marcia dei king crab


La notizia non è nuovissima ma è passata innosservata per molto tempo. Dal 1963 al 1968 circa 5.000 maschi e femmine e 10.000 piccoli (oltre a anche alcune migliaia di uova fertilizzate) di un grosso granchio detto King grab, Paralithodes camtschatica appartenente alla famiglia dei litotidi, furono traslocati nel fiordo di Murmansk che si apre nel Mare di Barents dalle acque dei mari più freddi del Pacifico settentrionale (Alaska e Penisola di Kamchatka) da alcuni scienziati russi. Lo scopo era quello di allevare questi grossi granchi, un metro e mezzo di lunghezza da chela a chela e un peso di più di 10 chilogrammi, per scopo alimentare, infatti il king grab è molto apprezzato per la quantità e la bontà delle sue carni. I granchi si diedero ben presto alla fuga, scavalcando le mura di protezione dell’allevamento. Nel 1976 il primo fuggiasco venne catturato dalle reti di un peschereccio norvegese; nel 1991 altri evasi si fecero catturare al largo di Capo Nord e successivamente nelle acque di Finnmark, all’altezza di Tromso, mentre altri king crabs venivano presi attorno alle Isole Lofoten. I granchi si sono adattati enormemente alle acque norvegiesi cambiando radicalmente l'ecologia della zona mutandone l'equilibrio ambientale, infatti, questi eliminano i competitori meno forti. Un grave pericolo consiste anche nel fatto che questi crostacei, che sono sempre vissuti in mari freddi, ormai si sono ben acclimatati fuori dal Circolo Polare, nelle acque più calde del Mar di Norvegia, riscaldate dalla corrente del Golfo. Ma se il granchio gigante è arrivato sin lì - si dice ad Oslo e convengono i ricercatori della Fondazione Cousteau, - chi potrebbe fermarlo se, dopo essersi moltiplicato in modo massiccio, decidesse di spostarsi verso regioni più meridionali?Non sono le enormi chele dell’animale a preoccupare, ma il fatto che questa bestiola abbia un appetito feroce e mangi tutto ciò che le capita a tiro. E non c’è protezione che possa resisterle, come sanno bene i pescatori che hanno avuto le reti lacerate. Lungo i fiordi norvegesi non si parla d’altro in questi tempi, e la polemica è in ascesa. Ci sono, infatti, anche i sostenitori del granchio gigante, che lo considerano una nuova e importante risorsa gastronomica per la regione del Finnmark. Il king grab sta diventando nelle acque norvegesi diffuso quanto i denti di cane e le telline nei nostri litorali. Potrebbe ben presto minacciare i vacanzieri sulle spiagge di mezza Europa, fino al Portogallo. Il WWF ha suggerito una pesca gratis per fermare i crostacei, l'associazione ha anche chiesto alle Nazioni Unite, attraverso la Convezione sulla diversità biologica, di fare pressione su Oslo affinché blocchi l'invasione dei granchi.

News controllata da: Fabio RUSSO


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