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venerdì 23 novembre 2012
La Ue salva gli squali
Approvato il regolamento contro il “finning” Una vittoria delle associazioni ambientaliste: la Ue ha approvato il divieto del finning, quella pratica, definita da molti orribile, di tagliare la pinna degli squali a bordo dei pescherecci e poi ributtarli in mare. Oggi il Parlamento europeo ha varato il regolamento salva-squali: gli eurodeputati hanno approvato a larghissima maggioranza (566 voti a favore, 47 contro e 16 astensioni) una risoluzione che vieta tutte le deroghe al finning. Il voto della plenaria di Strasburgo elimina le eccezioni al divieto europeo attivo dal 2003, che rendevano difficili i controlli su eventuali infrazioni. Il voto odierno è giunto dopo le proteste nell’Aula di Strasburgo inscenate da vari europarlamentari. Magliette bianche con la scritta insanguinata “No finning” sono state esposte nell’emiciclo e indossate da più eurodeputati. Guido Milana (Pd) ha preso la parola in aula per un minuto indossando una pinna di squalo sulla testa, fissata con un cerchietto. «In base alla legislazione nessun pesce può essere sbarcato senza le pinne - ha detto Milana - non capisco perché gli squali debbano fare eccezione.». Il divieto di finning, attivo dal 2003, proibisce di “spinnare” gli squali a bordo dei pescherecci e impedisce che gli squali senza pinne siano ributtati in mare, spesso ancora vivi. Ma f inora alcune deroghe consentivano di ignorare il divieto permettendo lo spinnamento ai pescherecci «che hanno dimostrato la propria capacità di utilizzare tutte le parti dello squalo». Ma ciò non ha evitato che le pinne e le carcasse degli squali venissero sbarcate in porti diversi rendendo così impossibile il rispetto della normativa. Contro il finning nei giorni scorsi sono state tante le proteste per sensibilizzare i parlamentari europei, come quella della pinna di squalo nella fontana di Trevi a Roma. Visualizza la video sul sito La Stampa.it.
Fonte: LA STAMPA.it
News controllata da: Ernesta LA FACE
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