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venerdì 9 agosto 2002
Mar Nero - Un organismo ritrovato potrebbe fermare il riscaldamento globale
Secondo alcuni scienziati tedeschi un organismo ritrovato nel Mar Nero sarebbe in grado di arginare i danni dovuti al surriscaldamento.
Questo organismo vive grazie alla trasformazione del metano, e sembra essere la forma di vita più vecchia attualmente presente sul pianeta; ciò che lo rende degno di attenzione è che esso è stato ritrovato a profondità dove sono assenti luce ed ossigeno.
La cosa ha sorpreso gli scienziati, dal momento che fino ad ora si pensava che il metano potesse essere assorbito solo in presenza di ossigeno.
Proprio in virtù di questa sua peculiarità, gli scienziati pensano che l'organismo possa essere utilizzato al fine di consumare le riserve di metano intrappolate sotto la superficie terrestre.
Una certa quantità di metano è intrappolata nel permafrost, e si teme che, a causa del surriscaldamento terrestre esso possa essere rilasciato nell'atmosfera provocando inquinamento, aggiungendo quindi problema a problema.
Gli scienziati del Max Planck hanno lavorato per 4 anni sul progetto, in collaborazione con ricercatori dell'univeristà di Amburgo e dell'Alfred Wegener Institute.
Secondo il professor Antje Boetius, che ha collaborato alla ricerca, microorganismi come quello trovato nel Mar Nero costituirebbero gli abitatori originari del pianeta, e costituiscono una speranza per arginare il problema climatico.
I ricercatori ritengono che questo organismo abbia formato colonie coralline in un'area del Mar Nero prima ritenuta senza vita.
News controllata da: Alessia COMINI
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