lunedì 24 gennaio 2011
Gli oceani sempre più acidi assorbono Co2 come spugne e sono
Ripercussioni sugli ecosistemi e sulla biologia marina
Gli oceani assorbono attualmente circa un terzo delle emissioni di CO2 del Pianeta. Questa capacità li sta rendendo sempre più acidi con ripercussioni su ecosistemi e biologia marina. Ed è sugli impatti dell’acidificazione degli oceani che si è concentrato un incontro degli scienziati del gruppo intergovernativo dell’Onu, Ipcc, che si è svolto nei giorni scorsi terminato ad Okinawa, in Giappone.
Fulcro della riunione, propedeutica al processo che porterà gli scienziati incaricati dall’Onu di studiare il clima, tra cui l’italiano Riccardo Valentini, coordinatore del capitolo sull’ Europa al Quinto rapporto Ipcc, è stato lo sviluppo della ricerca in questo campo. Un tema, quello dei serbatoi di Co2 (detti sink) oceanici, che, nel nuovo rapporto occuperà maggiore spazio rispetto al precedente rapporto.
In particolare, sono aumentati gli studi sperimentali sulle concentrazioni di Co2 nell’acqua di mare, sugli impatti sulla biologia marina in diverse regioni del mondo, e sui modelli relativi alle previsioni degli scenari del futuro ambiente marino. Già adesso - si legge sul sito dell’Ipcc - l’acidificazione degli oceani è riconosciuta come «una componente fondamentale del cambiamento globale, potenzialmente responsabile di una vasta gamma di impatti sugli ecosistemi, con ulteriori conseguenze sui mezzi di sostentamento e sicurezza alimentare».
Fonte: La Stampa
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