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sabato 25 luglio 2009
Parte da Savona l'indagine sulle abitudini dei "giganti" del mare
Il progetto "ISHMAEL" sul re dei cetacei: il capodoglio Università e fondazione "Cima" sperimenteranno presenze e comportamenti del più grande tra i cetacei nel mare davanti a Savona
Santuario dei cetacei ma non solo delle balene: anche dei capodogli, il più massiccio dei cetacei. E da Savona parte nei prossimi giorni un progetto per studiare la presenza in mare di questo autentico gigante. Il progetto si chiama "Ishmael" ed è stato presentato ieri in Comune grazie alla sinergia nata tra Palazzo Sisto e università. Ishmael è una sigla-acronimo ed il progetto si prefigge di studiare la distribuzione e l'ecologia del Capodoglio sulla base di una nuova consapevolezza: il più grande predatore degli Oceani (non per l'uomo però, è innocuo come tutte le balene) gioca un ruolo fondamentale negli equilibri dell'ecosistema del Mediterraneo e si concentra in particolare nel tratto di mare tra Savona, Imperia e la Corsica. Sui motivi della scelta di Savona per questo progetto il dipartimento di biologia di Genova ha trovato la disponibilità dell'Autorità portuale per una base operativa ma soprattutto il sostegno di Fondazione De Mari e una collaborazione scientifica ad alto livello con la fondazione di ricerca Cima (Centro internazionale in monitoraggio ambientale). «Credo sia un progetto straordinario, dal punto di vista scientifico e culturale - ha detto il sindaco Berruti - E' un modo moderno per riallacciare la città al mare, attraverso un lavoro che sta dentro un progetto complessivo di identità culturale». Per l'assessore Molteni «il progetto ci lega al mare, che sono le nostre radici, attraverso uno studio affascinante». Mentre il prof. Maurizio Wurtz, mostro sacro della biologia marina, ha chiarito: «Da quest'estate, a bordo dell'imbarcazione Menkab, fornita dai Cantieri Sacs e dalla Soc. Cartello Yanmar, i ricercatori dell'università e del CIMA affronteranno campagne in mare per disegnare le mappe degli ambienti preferiti dal Capodoglio. In questo lavoro saranno supportati da strumentazioni innovative, dedicate e testate per questo progetto. Si tratta di sistemi di rilevamento acustico che permettono di localizzare con precisione la posizione del Capodoglio. L'applicazione di queste tecnologie non si limiterà agli aspetti biologici, ma potrà avere uno sviluppo nel controllo della navigazione e dell'inquinamento acustico».
Fonte: Il Secolo XIX
News controllata da: Ernesta LA FACE
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