lunedì 23 marzo 2009
Dal cetriolo di mare un modello di rienerazione
Nelle oloturie i meccanismi che portano alla rigenerazione tissutale sono sovrapponibili a quelli di organismi superiori, permettendo di indagare a fondo questo processo.
José García-Arrarás dell'Università di Portorico ha commentato i risultati di una ricerca descritta in un articolo pubblicato sull'ultimo numero di BMC Developmental Biology. La ricerca, condotta su Holothuria glaberrims, ha portato a scoprire che i meccanismi cellulari utilizzati dall'animale per rigenerare gli organi sono sostanzialmente gli stessi di quelli che servono per riparare i danni, di ben minore entità, causati di una normale ferita. Infatti gli eventi molecolari attuati nel corso della guarigione di una lesione ai tessuti muscolari, nervosi e dell'epidermide dell'oloturia sono risultati corrispondere a quelli osservati nel corso della rigenerazione delle strutture intestinali, e il de-differenziamento delle cellule muscolari. José García-Arrarás ha spiegato che "Le oloturie dovrebbero essere considerate, per quanto riguarda la rigenerazione dei tessuti, l'equivalente dell'Aplysia per lo studio dei neuroni e della Drosophila per i geni.
Molte persone, scienziati inclusi, considerano le oloturie e altri echinodermi come le stelle marine alla stregua di esiti evolutivi bizzarri ed eccezionali a causa delle loro capacità rigenerative. Ma noi abbiamo dimostrato che essi ricorrono agli stessi meccanismi e processi 'ordinari' sia per rigenerare organi che per guarire ferite" e ancora ha detto "Molti di questi meccanismi sono gli stessi di quelli che sono utilizzati dagli altri animali, esseri umani compresi, per curare e riparare lesioni. Le oloturie ci forniranno probabilmente la chiave per decifrare come rigenerare i nostri tessuti, o quanto meno ci indicheranno che cosa serve per farlo."
Fonte: Molecularlab.it
News controllata da: Ernesta LA FACE
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