venerdì 25 luglio 2008
Il fosforo incrementa lo sviluppo incontrollato delle alghe
Un esauriente studio pubblicato dalla rivista “Proceedings of the National Academy of Science” (Pnas) dichiara che la causa principale della proliferazione delle alghe nelle acque dei laghi e nei litorali costieri non è l’azoto, bensì il fosforo.
L’esperimento che ha portato a riconoscere la grave responsabilità di questa sostanza è durato 37 anni ed è stato praticato nelle acque di un lago, che si trova nella regione canadese dell’Ontario. Questo specchio d’acqua ha un’ampiezza di cinque ettari ed è stato oggetto di studio sulla “eutrofizzazione”, la diminuzione, cioè, della quantità di ossigeno causata dallo sviluppo incontrollato delle alghe.
In un primo tempo, in una fase di “inquinamento controllato”, la compresenza di entrambe le sostanze aveva circoscritto lo studio sulle stesse. Ma dopo il periodo di introduzione del solo fosforo, dal 1990 al 2005, era stato riscontrato che comunque si era ottenuto un abbondante incremento di alghe blu e verdi. Questo fenomeno si è rivelato estremamente importante per dirigere nella corretta direzione lo sviluppo delle sperimentazioni. Infatti, come afferma David Schindler, professore presso l’Università di Alberta, Virginia, l’attenzione da parte di qualche autorità solamente nei confronti dell’azoto rischia di causare effetti ampiamente distruttivi.
Ci sono attualmente ben 146 “zone morte”, in cui, cioè, mancano forme di vita in seguito alla massiccia presenza delle alghe e la più estesa di queste è nel Golfo del Messico.
Di recente, inoltre, questo grave problema ha recato forti danni anche in Cina, dove ha messo a repentaglio le gare di vela delle Olimpiadi. (RDV – AC)
Fonte: AQUAA
News controllata da: Ernesta LA FACE
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