mercoledì 6 ottobre 2004
Scozia – Le sardine usano “flatulenze” per comunicare tra loro di notte
Da una ricerca di alcuni biologi scozzesi, è risultato evidente che le sardine del genere Clupea utilizzano l’aria contenuta all’interno della vescica natatoria per comunicare tra loro durante le ore notturne. “Abbiamo notato che questi pesci producono degli strani rumori di notte, associati a piccole bolle di gas che escono dalla parte posteriore del corpo” – afferma Robert Batty, l’autore della ricerca. I pesci prendono l’aria dalla superficie e la accumulano nella vescica natatoria, che in queste specie è in comunicazione con il sistema digerente. Essi poi la rilasciano attraverso un condotto che sfocia nel loro ano. I suoni prodotti probabilmente servono a questi pesci per comunicare nel buio, suggerisce Batty, ad esempio per richiamare altri pesci del branco e mantenere il gruppo unito, in modo da essere più protetti dai predatori. I ricercatori hanno notato che questi suoni vengono prodotti solo di notte, in quanto di giorno questi pesci si basano prevalentemente sulla vista.
Fonte: Nature news
News controllata da: Francesco RICCIARDI
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