giovedì 2 settembre 2004
New York – I coralli si stanno adattando ad acque più calde
Secondo uno studio pubblicato recentemente sulla prestigiosa rivista Nature, alcune specie di coralli si stanno adattando all’aumento della temperatura delle acque. I coralli tipicamente ospitano delle alghe simbionti, che sono i grado di convertire l’energia solare in energia necessaria alla vita di questi organismi. Ma, negli ultimi anni, l’aumento della temperatura ha provocato in molti coralli l’espulsione delle alghe simbionti, in un processo chiamato “bleaching” (sbiancamento), che spesso ha portato alla morte del corallo stesso. Oggi alcune specie di corallo sembrano aver trovato la risposta a questa emergenza. Andrew Baker, della Wildlife Conservation Society (New York), si è occupato di studiare i coralli prima, durante e dopo “El Niño” del 1997-1998. I coralli che hanno subito il più marcato sbiancamento erano quelli contenenti l’alga simbionte chiamata Symbiodinium C. I coralli sopravvissuti, al contrario, contenevano prevalentemente l’alga Symbiodinium D. Anche i coralli che hanno subito lo sbiancamento ma sono sopravvissuti contenevano lo stesso tipo di alga. I coralli delle acque di Guam hanno seguito una strategia simile: Rob Rowan, dell’Università di Guam, ha pubblicato sullo stesso numero di Nature un articolo in cui dimostra che il riscaldamento delle acque ha danneggiato le alghe simbionti di tipo C, lasciando invece senza danni quelle di tipo D. Queste scoperte sembrano dimostrare come i coralli potrebbero essere sopravvissuti ad un precedente episodio di surriscaldamento, avvenuto circa 220 milioni di anni fa, e fa sperare che le barriere coralline possano resistere anche a questa nuova ondata di calore.
Fonte: Nature
News controllata da: Francesco RICCIARDI
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