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  Se@News

domenica 3 febbraio 2002

Salmoni, spigole e... delfini


Tursiope
Sembra che il salmone sia stato soppiantato, nelle preferenze dei bongustai inglesi e francesi, dalla spigola (o branzino), quella piccola, non di allevamento, da grigliare intera... Conosciuta, in Inghilterra, come Sea Bass (Dicentrarchus labrax).

Ma cosa c'entrano le mode alimentari con i delfini?
E' presto detto. L'accanita pesca al pesce oggi più di moda in Inghilterra, ha mietuto altre vittime:delfini comuni, stenelle striate, delfini atlantici dai fianchi bianchi, balene pilota, solo per citarne alcune.

Solo in gennaio sono state ritrovate, lungo le coste di Cornovaglia, Devon, Dorset, Hampshire e Sussex, 80 carcasse di delfini, con evidenti tracce e ferite procurate dalle reti da pesca. Un numero triplo rispetto al 2001. Non solo, alcuni di loro erano stati deliberatamente mutilati, con l'intento di far affondare il corpo ed evitare che venisse spiaggiato.

Sulla costa atlantica francese, la situazione è anche peggiore. Uno studio dell'università di La Rochelle rivela che tra il 20 ed il 28 gennaio, circa 300 delfini sono stati ritrovati morti lungo le spiagge di fronte alla Gran Bretagna. La maggioranza di essi aveva segni e ferite procurate dalle reti da pesca.

E' molto probabile che il numero dei delfini morti e dispersi in mare sia notevolmente superiore a quello dei delfini ritrovati spiaggiati, ma una stima è molto difficile. La Britain's Whale and Dolphin Conservation Society ritiene che il maggior imputato sia la flotta invernale per la pesca della spigola, composta da 50 pescherecci francesi, che opera a sud-ovest delle isole inglesi.

Fino a 25 anni fa, la spigola era praticamente sconosciuta in Inghilterra. Ma la prelibatezza delle sue carni bianche, compatte, con poche lische, era ben nota a francesi ed italiani. Poi, all'inizio degli anni '80, la sua fama si è diffusa, la richiesta è aumentata vertiginosamente, il prezzo ha superato quello del salmone e sempre più flotte di pescherecci hanno orientato la loro attenzione sulla spigola.

La pesca è aumentata a tal punto che l'Unione Europea ha riconosciuto che la specie era minacciata ed ha introdotto dei limiti alle catture. Ma ciò che non è mai emerso, fino ad ora, erano gli effetti collaterali di questa pesca, che causa altre vittime fra le specie marine, primi fra tutti i delfini.

L'Unione Europea ha definitivamente bandito, con effetto 1 gennaio, le reti a strascico, per la quantità di catture collaterali e indiscriminate che generavano. Ora viene utilizzata una tecnica chiamata 'traina in coppia pelagica': in pratica, una lunga rete di superficie viene trainata velocemente da una coppia di potenti pescherecci, che procedono parallelamente.

Al momento, nessuno ha ancora verificato se questa tecnica di pesca sia realmente meno dannosa ed abbia minori effetti collaterali delle famigerate reti a strascico. Uno studio fatto in Irlanda, per conto dell'Unione Europea, ha rivelato che in una stagione 4 coppie di pescherecci hanno ucciso, da sole, 145 delfini. Ma una quantificazione complessiva è molto difficile, tenendo conto che la flotta di pesca francese non ammette osservatori a bordo, per cui nessuno può sapere con sicurezza, cosa avvenga realmente in mare.

Alcuni gruppi ecologisti hanno fatto richiesta all'Unione Europea perchè imponga monitoraggi indipendenti alle varie flotte, prevedendo sanzioni ed eventuale blocchi a chi causasse danni inaccettabili. Questo anche in previsione di una revisione della politica comunitaria sulla pesca, prevista per la fine del 2002.

Tutti sperano che vengano presi i giusti provvedimenti per salvaguardare, dalla pesca indiscriminata, splendide creature come i delfini.

News controllata da: Roberto SOZZANI


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