venerdì 7 marzo 2003
Bruxelles - L’Unione Europea propone sanzioni penali per gli inquinatori del mare
Le navi che inquinano l’oceano mediante il lavaggio delle cisterne potrebbero essere soggette a pesanti sanzioni penali, inclusa la detenzione per i responsabili, secondo un progetto di legge proposto dalla Commissione Europea. Come parte del nuovo approccio verso l’inquinamento del mare, da quando la petroliera Prestige ha avuto il grave incidente al largo della Spagna, la proposta della Commissione dovrebbe assicurare che i paesi membri dell’EU possano intervenire pesantemente sugli inquinatori.
“Le norme esistenti a tale proposito non prevedono sufficienti pene finanziarie per gli armatori di navi che trasportano sostanze pericolose”, ha affermato il Commissario EU per i Trasporti e l’Industria, Loyola de Palacio.
Questa proposta di legge si prefigge di perseguire le perdite deliberate di idrocarburi ed altre sostanze inquinanti, o quelle causate da gravi negligenze e dovrebbe richiedere che gli Stati dell’Unione Europea perseguiscano i comandanti delle navi, gli armatori, gli operatori e le società che certificano la sicurezza delle imbarcazioni. I governi EU potrebbero agire anche le navi responsabili di inquinamenti in alto mare, non soltanto quindi nelle acque territoriali.
La comunità dei trasportatori ha reagito con scetticismo alla notizia. “Lascia un gran numero di domande senza risposta”, ha commentato Chris Horrocks, segretario generale dell’International Chamber of Shipping, di base a Londra.
“I governi nazionali possono già perseguire i casi di inquinamento deliberato” - ha aggiunto- “ mi chiedo che bisogno ci sia di una nuova legge”.
Questa proposta di legge richiede l’approvazione da parte del parlamento Europeo e della maggioranza dei governi dell’Unione.
Fonte: Reuters News Service
News controllata da: Francesco RICCIARDI
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