| giovedì 3 maggio 2001
 Disastro alle Galapagos, 3 mesi al capitano 
 QUITO (ECUADOR) - Pena tutto sommato lieve per il comandante della petroliera «Jessica», responsabile della marea nera che investì nel gennaio scorso le isole Galapagos, che è stato condannato a 90 giorni di reclusione. Lo ha annunciato un portavoce della capitaneria di San Cristobal.
 
 LA STORIA - Le coste dell'arcipelago - un migliaio di chilometri a ovest dell'Ecuador, riserva ambientale dall'eccezionale fauna e flora, proprio per questo oggetto dello studio, nell'800, del padre dell'evoluzionismo Charles Darwin - sono state inquinate da almeno 600 tonnellate di nafta fuoruscite dai serbatoi della «Jessica», incagliatasi il 16 gennaio nella Baia del naufragio, a San Cristobal.
 Giudicato responsabile del disastro ecologico, il comandante della nave, l'ecuadoriano Tarquino Arevalo, sconterà la pena in una caserma dell'esercito. Gli è stata anche sospesa a tempo indeterminato la licenza di navigazione.
 
 Il capitano Arevalo era stato posto in stato di fermo, con i 13 membri dell'equipaggio, per «danno all'ambiente», un ecosistema unico al mondo, che ospita tra l'altro colonie di tartarughe giganti, iguana e albatros. Il comandante aveva ammesso una serie di errori, riconoscendo tra l'altro di aver confuso una boa luminosa con un faro, di non aver utilizzato il radar e non aver tenuto conto dei bassi fondali della baia. La «Jessica» è tuttora bloccata a 800 metri da Puerto Barquerizo, capoluogo delle Galapagos, nonostante gli sforzi fatti per rimorchiarla.
 
 
 
 News controllata da: Fabio RUSSO 
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