mercoledì 3 agosto 2016
Borgio Verezzi, nella rete un pesce da 40 kg creduto estinto
Una giornata in mare iniziata alle quattro e mezza del mattino e una piccola tempesta che costringe alla ritirata e a lasciare il palamito a 300 metri di profondità al largo di Borgio Verezzi fino al tardo pomeriggio. Poi la sorpresa: l’attrezzo che si incastra sul fondo e un peso singolare che rende le manovre particolarmente difficili. E alla fine eccolo lì, il pesce re, in tutti i suoi 40 kg di stazza. E’ stata una pesca eccezionale quella di Giuseppe e Manfredi De Francesco, “lupi di mare” loanesi, che domenica hanno visto affiorare dall’acqua uno strano esemplare color corallo, di una specie che si credeva quasi estinta nel Mar Ligure. «È stato un regalo soprattutto per mio padre, 79 anni, che ci ha chiesto di portarlo in mare nonostante l’età un pochino avanzata – racconta Giuseppe – Sono felice che abbia vissuto questa emozione». Il pesce re, con i suoi colori vivaci, il corpo schiacciato e la totale mancanza di denti, può raggiungere anche i 2 metri di lunghezza e pesare fino a 100 kg. L’ultimo pescato in queste acque risale a una quindicina di anni fa, poi se ne sono perse le tracce. «La pesca a strascico minaccia molte specie purtroppo – dice De Francesco – Questo, per noi, è un dono inatteso. L’ho già dato a mia mamma che saprà come rendergli omaggio». Invitati, ovviamente, gli altri due “marinai” presenti e gli amici più golosi. «Al massimo ho pescato un branzino di 9 chili, ma mai nulla di simile e di così raro – continua il pescatore loanese – So che qualche animalista ha polemizzato, ma non è che abbiamo deciso di pescare un pesce così raro. Si è imbattuto nel nostro palamito»
Fonte: Il Secolo XIX
News controllata da: Ernesta LA FACE
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