sabato 20 settembre 2003
Indonesia - Scoperte nuove minuscole specie di cavalluccio marino
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Cavalluccio pigmeo dei coralli molli |
1970: la scienza ufficiale descrive il cavalluccio marino pigmeo delle gorgonie (Hippocampus bargibanti), esempio mirabile di simbiosi e di mimetismo, e la notizia mette in moto… i fotosub! Difficile immaginare un soggetto più ambito, più bello… e non facile da trovare né da fotografare: è alto circa 2 cm. Ma quando i fotosub si scatenano, può succedere di tutto… Presto viene individuata una nuova specie, giallo-beige, che all’inizio molti considerano una forma di H. bargibanti che vive su gorgonie gialle o marroni. Nel 2003 viene fatta giustizia, e il nuovo pigmeo (più piccolo del precedente: 1,6 cm) viene battezzato Hippocampus denise (in onore di Denise Tackett, biologa, subacquea, autrice delle prime osservazioni).
Il 2003 porta due nuove importanti scoperte: all’inizio dell’anno, nelle acque di Bunaken (Nord Sulawesi, Indonesia) viene vista e fotografata una nuova specie, alta meno di 1 cm, associata con l’idroide Sertularella sp., molto mobile ed elusiva. Quasi contemporaneamente nelle acque delle isole Togian (Sulawesi centrale) fa la sua comparsa un cavalluccio ancora diverso, associato al corallo molle Nephtea sp., di colore marrone. Ovviamente le ultime due specie non sono ancora descritte, mancano dati precisi di misurazione: quale delle due strapperà a H. denise il titolo di cavalluccio marino più piccolo?
Sottolineiamo come queste specie siano state inizialmente documentate dai fotografi subacquei, ormai coinvolti direttamente nella scoperta di molti animali, e come gran parte del merito vada alle guide sub Indonesiane. Ragazzi privi di un background scientifico, stimolati dai fotografi a ricercare soggetti nuovi, spesso sono loro i veri scopritori di nuove specie.
Al Celebes Divers di Manado avrete la possibilità di vedere tutto questo! Informazioni complete al sito www.kudalaut.com. Informazioni sulla vita nei mari Indonesiani al sito www.edge-of-reef.com.
News controllata da: Massimo BOYER
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