domenica 2 novembre 2003
Africa: sfruttamento europeo delle risorse ittiche.
Bruxelles, Belgio- “L’Unione Europea non riesce a fermare lo sfruttamento eccessivo delle acque dei paesi in via di sviluppo da parte dei pescatori europei”, ha detto un dirigente del WWF. I Ministri della pesca dell’Unione Europea stanno riesaminando gli accordi sull’utilizzo delle risorse ittiche firmati per lo più con i paesi africani costieri. Tali convenzioni sono di vitale importanza per l’industria ittica europea. Il WWF, a lungo critico a causa del permesso concesso ai motopescherecci a strascico di sfruttare le acque di questi poveri paesi, ha paura che le nuove regole non saranno molto differenti da quelle esistenti, senza nessuno sforzo per fermare la pesca illegale. L’organizzazione aveva sperato in un’inversione di direzione dopo che la Commissione Europea, il braccio esecutivo dell’Unione Europea, aveva promosso, nel 2002, una convenzione in cui si affermava che gli accordi sarebbero stati migliorati per aiutare i paesi in via di sviluppo a proteggere le loro aree di pesca. La Commissione sostiene che tali accordi possono avere un effetto benefico perché impediscono ai paesi costieri di svendere le loro risorse al miglior offerente e assicurano il monitoraggio delle risorse ittiche.
Fonte: Reuters
News controllata da: Annarita DI PASCOLI
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