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sabato 31 luglio 2004
Sorrento - Cetacei, solo una mezza vittoria
Alla 56ma Commissione baleniera internazionale (Iwc) è stata ottenuta una sorta di parità i tra sostenitori delle balene e e le nazioni a favore invece della caccia. Ma il convegno di Sorrento ha mostrato un crescente consenso internazionale verso le istituzioni di aree protette per la conservazione e studio dei cetacei, avvalorato da un'importante risoluzione approvata che impegna tutte le nazioni baleniere a dabbreviare i tempi di agonia dei mammiferi cacciati. «L'Italia è sempre stata contro qualsiasi tipologia di caccia alle balene - ha affermato il vicecapo delegazione, cetacei Giuseppe Notarbartolo di Sciara - ma nelle votazioni di oggi si e conquistata, con partner del calibro di Stati Uniti, Australia, Brasile e Nuova Zelanda, il ruolo di opinion leader nella valorizzazione del ruolo scientifico e conservazionista dei Santuari, definiti stamani “fondamentali strumenti di tutela dei cetacei” dal ministro delle Politiche agricole e forestali Gianni Alemanno». Il responsabile del programma Specie di Wwf Italia, Massimiliano Rocco, ha affermato invece che «la delegazione italiana ha mostrato una grande sensibilità del nostro paese verso la tutela dei cetacei e una lungimiranza rispetto ad attività economiche che consentono la convivenza tra valorizzazione delle risorse e conservazione». Con 30 voti a favore tra cui l'Italia, i delegati Iwc hanno confermato la necessità di prorogare di 10 anni le attività del Santuario delle Balene dell'Oceano Pacifico Meridionale (Sos), una delle più grandi aree marine protette del mondo, istituita nel 1994 per la tutela di cetacei. Il ministro Alemanno ha dichiarato di «essere particolarmente soddisfatto per questa importante vittoria a difesa degli ecosistemi marini cui l'Italia ha contribuito in maniera determinante». «Il Giappone - afferma il Wwf - da anni cerca di mettere in discussione il Santuario Sos per arrivare addirittura a cancellarlo. L'intento era quello di poter tornare a cacciare le balene fin nel cuore delle loro aree di riproduzione e di alimentazione». Rigettato anche la proposta della cosiddetta "caccia costiera" avanzata dal Giappone.
Purtroppo, il progetto di istituzione dei Santuari in Sud Pacifico e Sud Atlantico è stato invece bocciato. Non è passata infatti né la proposta di istituzione portata avanti da Nuova Zelanda e Australia né quella di Argentina e Brasile. Il fronte del no - capeggiato da Norvegia, Islanda e Giappone - si è attestato infatti a 21 voti mentre a favore si sono espressi 26 paesi, con 4 astenuti. Numeri non sufficienti per la causa ambientalista perché il meccanismo di voto adottato dalla Commissione richiede la maggioranza qualificata per l'istituzione di nuovi aree marine protette per cetacei.
Fonte: La Nuova Ecologia
News controllata da: Francesco RICCIARDI
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