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giovedì 4 novembre 2004

La fauna dell'Antartica in pericolo per la scarsità di cibo


Londra: "Il riscaldamento globale e la riduzione dei ghiacci nel mare Antartico stanno causando penuria di cibo, che minaccia la sopravvivenza di balene, foche e pinguini," hanno affermato mercoledì alcuni studiosi.

La riduzione del giaccio, in inverno, ha avuto come risultato un calo dell'80% del krill antartico, un crostaceo simile al gamberetto, che rappresenta la maggiore fonte di cibo per gli animali della regione.

"Questa è la prima volta che possiamo valutare questo declino in tutta la sua ampiezza," ha affermato il Dr. Angus Atkinson, un biologo marino della British Antarctic Survey (BAS).

Il Krill si alimenta di alghe che vivono sotto lo strato dei ghiacci, ma l'aumento della temperatura negli ultimi 50 anni ha significato meno ghiacci e meno krill.

La temperatura dell'aria nella penisola Antartica, un punto chiave per la riproduzione del krill, è salita di 2,5°C nell'ultimo mezzo secolo.

"La più importante scoperta è stata la relazione diretta tra durata del ghiaccio e abbondanza di krill," ha affermato Atkinson in una intervista.

"Ora c'è appena un quinto del krill che c'era a metà degli anni '70. E' un calo decisamente importante," ha aggiunto.

Il krill, che ha una dimensione di circa 6cm e nuota in banchi, ha un ruolo molto importante nella catena alimentare: si nutre di fito-plancton e alghe ed è alimento per pesci, calamari, uccelli marini, balene, alcune foche e pinguini.

"Abbiamo già visto l'effetto su alcune specie di pinguini in diverse località, dove il krill è diminuito drasticamente," ha aggiunto ancora Atkinson.

Gli studiosi avevano già sospettato il declino del krill, ma solo in base a ricerche limitate a singole zone.

Le ultime cifre, riportate sulla rivista scientifica 'Nature', derivano dai dati raccolti da nove paesi che lavorano in Antartica e che coprono 40 estati antartiche, tra il 1926 e il 2003.

Atkinson e i suoi colleghi hanno notato anche che col calo del krill è aumentato il numero delle salpe, creature simili alle meduse. Ma le specie che si nutrono di salpe non sono le stesse che si nutrono di krill.

"Dobbiamo capire i meccanismi che regolano le interazioni nell'ecosistema per poter predire cosa succederà in futuro. La chiave è nel cambiamento climatico della Penisola Antartica. Ed è proprio questa particolare area che si sta riscaldando," ha aggiunto concludendo.

Fonte: Iol

News controllata da: Roberto SOZZANI


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