martedì 14 giugno 2005
300.000 cetacei catturati accidentalmente ogni anno
Un rapporto del WWF mostra che ci sono almeno 9 popolazioni di delfini e focene a rischio estinzione a causa delle catture accidentali da parte dei pescatori. Ogni anno, circa 300.000 cetacei finiscono accidentalmente nelle reti da pesca. Tra essi, i più a rischio sono la focena del Mar Nero, la susa Atlantica, l’orcella del Sud Est Asiatico e la piccola pontoporia del Sud America, che a migliaia restano intrappolati nelle reti da posta. «Ogni giorno - ha detto Susan Lieberman, Direttore del Programma Wwf Global Species - muoiono nelle reti e negli attrezzi da pesca quasi 1.000 tra balene, delfini e focene. Ciò significa un individuo ogni due minuti. Alcune specie sono sull'orlo dell'estinzione. E' necessaria un'azione urgente, abbiamo sviluppato questa graduatoria per far conoscere ai governi e alle agenzie per l'aiuto dove il loro impegno economico e i loro sforzi possono fare la differenza». Alcune modifiche possono decisamente abbassare il livello di bycatch (cattura accidentale), come quelle operate negli USA a partire dal 1993, che hanno ridotto di un terzo le catture di cetacei nelle reti. «Oltre alla semplice identificazione delle specie e delle popolazioni sottoposte ai rischi maggiori, o dell'individuazione delle località geografiche nelle quali è più forte il problema del bycatch - ha detto Randall Reeves, capo del rapporto e presidente del Gruppo di Specialisti sui Cetacei nell'ambito della Commissione Sopravvivenza Specie dell'Iucn -, è stato chiesto al gruppo di scienziati di mettere in evidenza dove fossero maggiormente solide le prospettive di interventi positivi. Il rapporto sarà sottoposto al Comitato Scientifico della Commissione Baleniera Internazionale (Iwc) in occasione del meeting annuale che si terrà dal 20 al 24 giugno a Ulsan nella Repubblica di Corea». In Italia, recentemente il TAR ha riconosciuto illegittimo il decreto del Ministero per le politiche Agricole e Forestali che autorizzava reti da posta non ancorate al fondo, fino a 12 miglia dalle isole minori. Queste reti erano una minaccia gravissima per le popolazioni di cetacei e di tartarughe marine.
Fonte: WWF Italia
News controllata da: Francesco RICCIARDI
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