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  Se@News

lunedì 6 marzo 2006

Filtri solari nei coralli


I pigmenti fluorescenti contenuti in alcuni coralli potrebbero salvarli dalla distruzione causata dal riscaldamento globale.
È quanto sostengono i ricercatori dell'Università di Sydney che hanno osservato come tali pigmenti, oltre ad aumentare i livelli di luce visibile in condizioni di oscurità, agiscono efficacemente anche come filtri della luce solare.
I coralli, infatti, dipendono dall’energia di fotosintesi delle alghe microscopiche che vivono al loro interno. In acque profonde, dove la radiazione è scarsa, i coralli contengono proteine fluorescenti che assorbono la luce nella parte dello spettro elettromagnetico compresa tra l’ultravioletto A e il violetto, e riemettono nella parte blu e verde. Tale processo amplifica la luce disponibile per la fotosintesi.
La sorpresa è venuta quando Anya Salih e i suoi colleghi hanno trovato pigmenti fluorescenti anche nel 97 per cento dei coralli che vivono in acque poco profonde, sebbene essi siano a rischio di danneggiamento per una radiazione solare troppo forte. Ciò suggerisce il fatto che i pigmenti agiscano anche come schermo nei confronti delle radiazioni solari. Ciò da spazio alla speranza che non tutti i coralli siano destinati allo «sbiancamento», il meccanismo secondo il quale vengono espulse le microalghe che vivono al loro interno in seguito ad aumenti del calore o della luce. (Un fenomeno di questo tipo su larga scala è avvenuto recentemente nella Grande barriera corallina.) Salih, infatti, ha trovato che i coralli caratterizzati da un’alta densità di pigmenti fluorescenti tendono a sopravvivere.
«Probabilmente non tutti i coralli sono destinati a morire; molti potrebbero sopravvivere e ripopolare la barriera – spiega Salih. - Ancora non è chiaro tuttavia quanto a lungo possano sopravvivere in condizioni estreme».
Gavin Greenoak, direttore del Melanoma and Skin Cancer Research Institute presso la stessa università ha sottolineato come la conoscenza acquisita in questo campo possa dare risultati anche per la salute umana. «Questi schermi solari – ha spiegato – sono certamente interessanti per quanto riguarda i loro profili di assorbimento, specialmente nella regione dei raggi UVA. Potrebbero funzionare come filtri solari ed evitare molte malattie della pelle».

Fonte: Le Scienze

News controllata da: Aida MANCUSO


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