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martedì 30 maggio 2006
Identificare i delfini
I principi dei software per il riconoscimento dei volti possono essere usati anche per identificare singoli delfini o balene a partire da fotografie delle loro pinne. Il metodo promette di rendere più semplice ai ricercatori e ai conservazionisti rintracciare i mammiferi marini, senza bisogno di etichette o marcatori fisici. La capacità di riconoscere singoli animali all'interno di una popolazione è fondamentale per i ricercatori che studiano il comportamento dei mammiferi marini, e per i conservazionisti che cercano di valutare lo stato di differenti specie selvatiche. Sapendo quali balene compiono un determinato viaggio, per esempio, è possibile comprendere gli schemi migratori generali. "Riuscire a identificare i singoli animali - spiega Luke Rendell dell'Università di St. Andrews - ci consente di quantificare le popolazioni e di effettuare così analisi più consistenti". In passato, i biologi segnavano le balene con marchi termici o con azoto liquido. Ma oltre a essere poco pratici, questi approcci potevano danneggiare gli animali o influenzare il loro comportamento. Ora Chandan Gope dell'Università del Texas e colleghi hanno sviluppato un software che analizza gli schemi delle curve alle estremità delle pinne dorsali di delfini, balene e leoni di mare, partendo da semplici fotografie. Le forme di queste parti del corpo cambiano poco con il passare del tempo, e costituiscono una "impronta" caratteristica che può essere individuata in differenti fotografie dello stesso animale. Il programma confronta le curve con quelle presenti in un database e trova i risultati che combaciano meglio. Il metodo è stato descritto sulla rivista "Pattern Recognition". C. Gope, et al., An affine invariant curve matching method for photo-identification of marine mammals. Pattern Recognition, 38. 125 - 132 (gennaio 2005).
Fonte: Le Scienze
News controllata da: Aida MANCUSO
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