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giovedì 22 marzo 2018

Scoperta una "zona crepuscolare" dell'oceano piena di pesci sconosciuti


È stata chiamata "rarifotica", si trova nella barriera caraibica meridionale tra i 130 e i 300 metri di profondità, ed è un ecosistema mai visto prima
Esistono ancora zone inesplorate del pianeta. L'ultima è un vero e proprio paradiso finora sconosciuto: è sempre stato lì, ma l'uomo non l'aveva ancora individuato. L'oceano è sempre stato inaccessibile, ma ora, grazie al progresso tecnologico, gli scienziati marini possono svelarne i misteri. In questo caso, il merito va ai ricercatori del Museo nazionale di storia naturale Smithsonian (NMNH) e dello Smithsonian Tropical Research Institute. Dal 2011 lavorano al Deep Reef Observation Project, diretto dalla professoressa Carole Baldwin, e sono impegnai a monitorare le aree più profonde della barriera corallina caraibica. Lo fanno a bordo di un piccolo sommergibile, battezzato Curasub, che ospita fino a cinque persone, può raggiungere i 309 metri di profondità e permettere immersioni di otto ore ciascuna.
Durante le esplorazioni, la scoperta del mondo sommerso, al largo della costa di Curaçao. La nuova zona è stata definita rarifotica o "zona crepuscolare", visto che la luce vi penetra debolmente. Non ci sono alghe, tipicamente vicine ai coralli, e si trova tra le profondità di 130 e 300 metri, appena al di sotto della zona mesofotica, tra i 40 e 150 metri, dove penetra la luce ad una intensità media e le acque sono ottimali per la proliferazione delle barriere coralline tropicali.
Brulica di pesci sconosciuti: un intero ecosistema tutto da scoprire. Gli esemplari individuati sono simili ai pesci della barriera corallina, tanto che i ricercatori ipotizzano che "il crepuscolo" rappresenti una sorta di rifugio per le specie in cerca di sollievo dal riscaldamento delle acque e dal deterioramento dei coralli causato dai cambiamenti climatici
Finora, i ricercatori hanno osservato, in circa 80 immersioni, 4.500 pesci nella zona rarifotica, per un totale di 71 specie diverse. L'esplorazione di una zona che si espande per soli 0,2 chilometri quadrati ha portato alla scoperta di sei nuovi generi e circa 30 nuove specie di pesci e invertebrati. "Circa un pesce su cinque che troviamo nel rarifotico dei Caraibi è una nuova specie", ha dichiarato Ross Robertson, biologo marino e coautore dello studio che descrive la zona e i suoi abitanti. Molte delle scoperte sono ancora in attesa di un'analisi e una descrizione ufficiali, ma il documento non si sofferma solo sulle nuove specie: mette in discussione la convinzione che, dopo la zona mesofotica, gli ecosistemi siano solo quelli del mare profondo. Il rarifotico sarebbe l'anello mancante tra le zone della barriera a luce media e l'oceano senza luce, noto come zona afotica.

Fonte: Repubblica.it

News controllata da: Ernesta LA FACE


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