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martedì 15 luglio 2008

Alga killer sulle spiagge della Liguria: segnalazioni su tutta la costa


Scatta l´allarme alga tossica. In tutta la Liguria. Lo scorso sabato concentrandosi su Chiavari, ieri a Diano Marina, al confine con San Bartolomeo: i valori di Ostreopsis Ovata sono saliti nel primo caso in fascia 2, nel secondo in 3, superando le 50 mila cellule per ogni litro di acqua ed avvicinandosi ai 100 mila. In termini molto semplici, le cifre vogliono dire che siamo sulla soglia di fioritura, nella fase in cui si sprigiona la tossina. Come accadde il 17 luglio del 2005, quando in un solo pomeriggio di una afosa domenica finirono in ospedale 195 bagnanti, tutti intossicati, mentre si trovavano sul litorale compreso tra Punta Vagno e Bogliasco. E siccome il mare non ha barriere, la stessa situazione di Chiavari e Diano Marina si teme che possa ripetere anche a Genova.

Più che di effettuare controlli di routine da parte dell´Arpal, adesso si tratta di tenere sotto stretto monitoraggio tutto il Mar Ligure. Da alcuni giorni l´alga tossica (denominata anche alga killer, ma non ha mai ucciso nessuno) è un sorvegliato speciale. Tanto che alla fine della scorsa settimana un giro di telefonate, peraltro molto riservato, tra i laboratori di La Spezia e i funzionari della Regione, ha messo in allerta tutte le autorità di riferimento: Asl, Dipartimento di Igiene del San Martino, vigili urbani del Settore Ambiente, carabinieri del Noe e del Nas, Capitaneria di Porto.

La notizia è stata blindata. La parola d´ordine dell´assessore alla Sanità, Claudio Montaldo e del capo dipartimento del settore Prevenzione e Igiene, Paola Oreste, è di evitare inutili allarmismi. «Sulla base di questi dati e seguendo le dovute procedure, sono stati attivati gli organi competenti - conferma però Rossella D´Acqui, dell´Arpal - abbiamo comunicato che potrebbe arrivare l´emergenza». Anche se il direttore scientifico tiene a precisare che al momento non vi è alcuna situazione di pieno allarme e che le zone in fascia 3 possono voler dire tanto o nulla. «Finché i ricercatori non capiranno cosa determina la fioritura e quindi l´uscita della tossina - sottolinea D´Acqui - l´unica cosa che possiamo fare è tenerla sotto controllo e comunicare ai sindaci che se ci sono dei malori in spiaggia, la causa potrebbe essere questa».


Gli ultimi prelievi e le analisi di ieri, oltre alla situazione di Chiavari in fascia 2 (nella zona dei pennelli, all´inizio della cittadina) che però sarebbe rientrata nel fine settimana con il cambio delle condizioni meteo, e quella di Diano Marina in fascia 3, il monitoraggio fotografa molto chiaramente la presenza dell´Ostreopsis Ovata in tutti i punti di Genova e provincia. Tutti in fascia 1, cioè 10 mila cellule per litro d´acqua. «C´è ovunque anche se questo vuol dire poco - ammette Rosella Bertolotto, responsabile dei laboratori Arpal di Genova - perché ci sia fioritura e diffusione di tossina, occorre che si verifichino determinate condizioni climatiche, di mare e di correnti: temperatura sopra i 25 gradi, acqua ferma, vento e correnti verso terra»

Fonte: La Repubblica

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