giovedì 28 agosto 2008
Un calamaro rarissimo preso coi palamiti
IL SUO nome scientifico, ovviamente in latino, è Histioteuthis Reversa. È un raro esemplare della famiglia dei calamari ed è finito negli ami dei palamiti calati da tre pescasportivi varazzini, Luca Geronazzo, Virgilio Ranucci e Angelo "Laìn" Valle, su un fondale di circa 400 metri. È stato affidato al professor Maurizio Wurtz, oceanografo, e a sua moglie, Nadia Repetto, biologa marina. «Mai visto prima un cefalopode simile - affermano i tre dilettanti -, sembra una via di mezzo fra un polpo e un totano, ha un occhio più grande dell'altro (caratteristica che ha permesso a Wurtz di riconoscerlo anche telefonicamente) e soprattutto ha colori stupendi». Per la cronaca, il calamaro pesa quattro etti e della sua carne pare siano molto ghiotti i delfini. «Questa specie- spiega l'oceanografo- può arrivare sino a un chilo e vive in alti fondali, sotto i 500 metri. In Liguria è presente nel "canyon" fra Savona e Genova».
Fonte: Il Secolo XIX
News controllata da: Ernesta LA FACE
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