mercoledì 4 marzo 2009
A rischio predatori marini per scomparsa prede
L'intero ecosistema marino e' a rischio. I predatori, come il tonno rosso e il pesce spada, sono in pericolo per lo sfruttamento eccessivo degli stock ittici delle specie marine che costituiscono le loro prede. E' il caso dei piccoli pesci pelagici, la cui cattura, dagli anni Cinquanta ad oggi e' quadruplicata. Questa e' l'analisi fornita dal rapporto di Oceana 'Hungry Oceans', sulle conseguenze della cattura delle specie marine preda di pesci più grossi, pubblicato oggi, in concomitanza con il rapporto Fao sullo Stato della Pesca e dell'Acquacoltura nel mondo. ''Il 90% dei grandi predatori marini - si legge nel rapporto - e' scomparso a causa dello sfruttamento eccessivo della pesca di queste specie e anche delle loro prede''. Secondo lo studio, negli anni passati l'aumento delle catture era dovuto alla necessita' di produrre proteine a basso prezzo per l'alimentazione umana ma oggi ''un terzo di questo fabbisogno proteico - prosegue il rapporto - viene destinato alla produzione di oli e farine di pesce per l'acquacoltura di specie carnivore, come il salmone e il tonno rosso. Il resto viene utilizzato per alimentazione animale e per la fabbricazione di prodotti farmaceutici''. ''Oggi l'assurdo arriva fino al punto che si sfrutta in eccesso il tonno e le sue prede - ha detto Ricardo Aguilar, direttore di ricerca e progetti di Oceana in Europa - allo scopo di alimentare gli stessi tonni tenuti in gabbie da ingrasso''.
Fonte: ansa.it
News controllata da: Ernesta LA FACE
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