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sabato 28 marzo 2009

Dall'Australia al Sud America l'odissea delle tartarughe


Nascono nel Queensland, attraversano il Pacifico e tornano indietro in età adulta. La scoperta grazie all'esame dei fattori genetici.

Chi va piano, va sano e va lontano, recita il noto proverbio, e le tartarughe australiane del Queensland ne sono la dimostrazione concreta. I naturalisti si sono a lungo interrogati su che cosa facessero questi animali dal momento in cui escono dall'uovo su una spiaggia dell'Australia fino all'età adulta. Adesso finalmente lo sanno: intraprendono un'incredibile odissea marina, un viaggio di andata e ritorno attraverso l'oceano Pacifico lungo quasi 20 mila chilometri, dalle coste australiane fino a quelle del Sud America, e viceversa. La scoperta è stata possibile esaminando i fattori genetici di tartarughe trovate in Australia con altre rimaste impigliate nelle reti di pescatori in Perù: il Dna degli animali, sulle sponde opposte del Pacifico, è risultato identico.

Successivi studi hanno permesso a un biologo marino della Queensland James Cook University, la dottoressa Michelle Boyle, di ricostruire il tragitto delle tartarughe. Quando emergono dal guscio sulla spiaggia di Mon Repos, vicino a Bundaberg, nel Queensland meridionale, puntano senza esitazione verso l'acqua e nuotano fino al largo. Lì, come i pesciolini del film "Nemo", si fanno "dare un passaggio" dalla corrente dell'Est Australia, che le conduce più a sud, verso Sidney. A quel punto viaggiano verso est, oltrepassando l'isola di Lord Howe e quindi la punta settentrionale della Nuova Zelanda. Poi saltano dentro la corrente di Humboldt, attraversando il Pacifico meridionale fino alla costa del Perù e del Cile. In seguito, tornano indietro sfruttando la corrente Equatoriale del sud.

Nel suo studio, pubblicato dalla rivista scientifica Proceedings of the Royal Society e anticipato stamane dal quotidiano Independent di Londra, la dottoressa Boyle ammette che varie domande sull'odissea delle tartarughe restano irrisolte. Per esempio, non è chiaro se trascorrono la maggior parte del viaggio a nuotare o si limitano a galleggiare lasciandosi trasportare dalla corrente, come se prendessero un autobus. Inoltre non si sa quanto tempo impiegano a completare il loro giro del Pacifico. Gli scienziati non hanno mezzi sicuri per stabilire l'età delle tartarughe. Ma da piccole, al momento della partenza, sono lunghe appena 5 centimetri, e al loro ritorno sono lunghe circa 70 centimetri. Una volta ritrovata la costa dell'Australia, si fermano nel Queensland fino a quando sono pronte a riprodursi e a deporre le uova, all'età di circa 30 anni. E l'odissea ricomincia per i loro figli.

Fonte: la Repubblica.it

News controllata da: Ernesta LA FACE


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