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  Se@News

martedì 12 maggio 2009

Il segreto dello squalo elefante


Lo squalo elefante (Cetorhinus maximus) - che con i suoi oltre 10 metri di lunghezza e sette tonnellate di peso è, fra i pesci, secondo per dimensioni solo allo squalo balena - trascorre metà dell'anno nascosto nelle più remote profondità del mare. Lo rivela un articolo pubblicato sull'ultimo numero della rivista Current Biology.
"Facilmente osservabili nelle acque superficiali durante i mesi estivi e autunnali, gli squali elefante scompaiono durante l'inverno e questo ha alimentato un lungo dibattito fin da quando, nel 1954, un articolo avanzò l'ipotesi che per tutto quel tempo essi si ibernassero sui fondali marini", spiega Gregory Skomal della Massachusetts Marine Fisheries. "Cinquant'anni dopo abbiamo contribuito a risolvere il mistero ridefinendo completamente la distribuzione conosciuta di questa specie."
Usando le nuove tecniche di rilevazione da satellite, i ricercatori hanno infatti scoperto che in inverno lo squalo elefante compie migrazioni di migliaia di chilometri verso le acque tropicali dell'Oceano Atlantico, rimanendo a profondità comprese fra i 200 e i 1000 metri. I dati ottenuti mostrano che essi a volte rimangono a quelle profondità ininterrottamente per settimane o mesi.
"In questo modo hanno evitato di essere osservati dall'uomo per millenni", dice Skomal, sottolineando la sorpresa dei ricercatori quando, da uno squalo dotato di geolocalizzatore, hanno ricevuto un segnale proveniente dalle acque dei Caraibi. Si riteneva, infatti, che questi squali frequentassero unicamente le acque più fredde delle regioni temperate o settentrionali, ricche di quel plancton che costituisce l'unico alimento della specie.
Proprio il tipo di alimentazione, che rende inefficaci nei suoi confronti le usuali tecniche di cattura degli squali, e la periodica scomparsa dalla vista avevano sempre reso molto difficile lo studio di questo animale.
"Insieme a recenti dati genetici, le nostre scoperte indicano che la popolazione degli squali elefante dell'Atlantico, e forse del mondo intero, rappresenta un complesso unico. La popolazione globale degli squali elefante potrebbe quindi essere più esigua di quanto finora pensato", ha concluso Skomal.

Fonte: Le Scienze

News controllata da: Franco IANNELLO


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