Bergeggi Diving Shool
SommarioRicerca
PoesieE-Card, Articoli, ScreenSaver, ecc...
Utenti RegistratiArea E-mail

 « | 411 | 412 | 413 | 414 | 415 | 416 | 417 | 418 | 419 | 420 | » Torna all'elenco 

  Se@News

lunedì 14 settembre 2009

Cento delfini e cinquanta balene, prima caccia grossa a Taiji


A pezzettoni sui banchi del pesce gli sfortunati, negli acquari quelli a cui la natura ha dato forme migliori. Così finiranno delfini e balene pescati in Giappone il primo giorno di caccia grossa. In tutto, cento delfini dal naso a bottiglia e 50 balene pilota. La prima battuta di pesca della stagione, iniziata ufficialmente il primo settembre e inaugurata ieri nella baia 'del massacro' di Taiji, città costiera a sud di Osaka, è stata "buona". La prefettura di Wakayama, in cui si trova la città, ha dichiarato che dei cento delfini catturati, i 40 o 50 esemplari più belli saranno venduti agli acquari, mentre gli altri saranno nuovamente rilasciati in mare. La carne di balena, invece, sarà venduta ai mercati del pesce per essere consumata. Ad accompagnare la pesca non sono mancate le proteste e gli scontri tra i difensori degli animali e i pescatori della città, inaspriti quest'anno dal successo del film documentario dei due registi Louie Psihoyos e Richard ÒBarry (The Cove, 'la baia'), presentato e premiato all'edizione 2009 del Sundance Film Festival negli Usa. Dopo aver tentato invano di ottenere l'autorizzazione della città di Taiji, i due registi hanno girato il film grazie a telecamere nascoste sul fondo della baia. In questo modo sono riusciti a riprendere e trasmettere con grande realismo l'orrore del mare tinto di rosso dopo il massacro.
Le immagini, trasmesse anche sul portale Youtube, hanno fatto il giro del mondo scioccando l'opinione pubblica e costando ai due registi un'accoglienza molto fredda nelle successive visite in Giappone. Dopo la proiezione del film la città australiana di Broome ha rotto il gemellaggio con quella di Taiji per protestare contro la pesca. I giapponesi continuano tuttavia a ribadire la loro estraneità alle argomentazioni dei detrattori stranieri. «In Occidente si mangia la carne di manzo, di maiale e di pollo. Noi invece mangiamo quella di delfino e di balena, è la stessa cosa», è il commento più facile da ascoltare, mentre la città di Taiji ricorda che ogni anno sono organizzate cerimonie rituali per rendere omaggio agli spiriti dei delfini e delle balene morte. La stagione della pesca è appena iniziata, ma si preannuncia molto calda. Nonostante alcune concessioni dei pescatori di Taiji, la quota assegnata loro dalla International Whaling Commission per quest'anno è di 240 pezzi, tra delfini e balene. Ora dunque a infuocare la baia di Taiji potrebbero essere i nuovi scontri tra pescatori e animalisti

Fonte: Libero news

News controllata da: Ernesta LA FACE


  Altre Se@News

vai all'Archivio

 « | 411 | 412 | 413 | 414 | 415 | 416 | 417 | 418 | 419 | 420 | » Torna all'elenco 

Hosted by AstraNet Leggi gli articoli di MondoMarino.net

Copyright © 1999 - 2017. Tutti i diritti riservati.
E' vietata la riproduzione in qualsiasi formato, e su qualsiasi supporto, di ogni parte di questo sito senza l'autorizzazione scritta dell'autore.
Sito realizzato da Mauro ROMANO, fotografie dei rispettivi fotografi.
Service Provider AstraNet