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sabato 3 luglio 2010

Allerta alga tossica a Chiavari


Stato di «allerta» per la fioritura dell’alga microscopica Ostreopsis Ovata in un punto ben determinato del litorale di Chiavari, a Ponente, davanti a un camping, in un braccio di mare di pochi metri racchiuso da una scogliera. Lo ha decretato l’Agenzia Regionale per l’Ambiente della Liguria che, con l’arrivo dell’afa, ha intensificato il monitoraggio dell’alga, la cui fioritura provoca irritazioni, in una decina di punti su tutta la regione.

Il Comune di Chiavari, peraltro, ha deciso di mantenere alto il livello di attenzione, ma di non vietare la balneazione.

Lo stato di allerta scatta quando si riscontrano valori superiori alle 10.000 cellule/litro. A livello scientifico internazionale, però - precisa l’Arpal - non è stata ancora individuata la relazione fra numero di cellule e rilascio della tossina. Infatti si sono avuti casi di intossicazione con poche decine di migliaia di cellule, e innocue fioriture con centinaia di migliaia di cellule.
La Liguria è all’avanguardia nello studio degli effetti dell’alga, presente in tutto il Mediterraneo e normalmente non pericolosa. In alcune occasioni, però, l’Ostreopsis Ovata è stata ritenuta la causa di alcune intossicazioni di massa, come quelle che interessarono Genova nel 2005 e altre zone della Liguria nel 2006, con chiusura di alcuni tratti alla balneazione.

Nel punto segnalato a Chiavari, lungo pochi metri, l’acqua è particolarmente ferma; verrà intensificato il monitoraggio del numero di cellule e di eventuali effetti collegati alla presenza dell’Ostreopsis con campionamenti giornalieri. I dieci luoghi più critici individuati dall’Arpal sulla base dell’esperienza fatta dal 2005 in poi sono Ventimiglia, Diano Marina (in provincia di Imperia), Varazze (Savona), Crevari, Quinto Bagnara, Chiavari, Zoagli (Genova), Fiascherino e Falconara-Tellaro (La Spezia). Le condizioni che favoriscono la fioritura dell’Ostreopsis - ricorda l’Arpal - sono l’aumento della temperatura e uno scarso idrodinamismo.

«La fioritura algale, come la massiccia presenza di meduse - si legge in una nota dell’Agenzia per l’Ambiente - è un fenomeno naturale, e come tale deve essere trattato, dando le opportune informazioni, senza trascurarlo, ma neppure senza creare falsi allarmismi. Come per gli inconvenienti della medusa, infatti, anche gli eventuali problemi causati dall’Ostreopsis (arrossamento di occhi e gola, tosse, starnuti, e solo nei casi più gravi, febbre e difficoltà respiratorie) sono velocemente reversibili, e come prima contromisura le indicazioni fornite dalla ASL parlano di allontanamento dalla zona di esposizione».

L’Arpal precisa infine che anche durante i normali campionamenti per le acque di balneazione, che avvengono su oltre quattrocento punti di misura, in caso di riscontro di segnali di possibile presenza di alghe, vengono prelevati ulteriori campioni in modo da valutare la presenza e la quantità di cellule di Ostreopsis.

Fonte: Il secolo XIX

News controllata da: Ernesta LA FACE


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