domenica 27 marzo 2011
Un taser anti-squali per nuotare sicuri
Scariche elettriche per prevenire gli attacchi in mare aperto. Il dispositivo studiato da un italiano. Il video del marine Paul de Gelder, ferito durante un'esercitazione nella baia di Sydney da uno squalo toro di tre metri, risveglia la paura d'imbattersi nel pescecane in acque non troppo distanti dal Mediterraneo. Il filmato, tra i più visti sul Corriere Tv, risale al 2009 ma solo adesso la Royal Australian Navy ha deciso di divulgarlo. Le immagini ricordano anche gli attacchi ai turisti stranieri dello scorso dicembre a Sharm el Sheikh: tre episodi, di cui uno mortale, che avevano spinto le autorità locali a chiudere le spiagge. In quei giorni proprio un italiano – il nostro è il primo Paese per il turismo verso il Mar Rosso – provava a studiare una soluzione. L'esperto è Riccardo Sturla Avogadri, fondatore dell'associazione no profit Shark Academy di Verona. A contattarlo sono state le principali strutture alberghiere, per testare un nuovo congegno in grado di allontanare gli squali. Come funziona il dispositivo
PROTEZIONE ELETTRICA - L'apparecchio, con frusta di un metro collegata a due elettrodi, s'indossa sulla caviglia e assicura una copertura fino a otto metri (costo, circa 450 euro). Il meccanismo è semplice: «Sul muso gli squali hanno le ampolle di Lorenzini – spiega Sturla Avogadri, che ha contribuito a creare il brevetto sudafricano – e rilevano i campi elettrici. Con una scarica a basso voltaggio si riesce a metterli in fuga, senza che gli altri pesci ne risentano». Gli esperimenti eseguiti alla Shark Expo di Jesolo hanno dato esito positivo, tanto che le vasche potrebbero essere utilizzate per le riprese di un corto con l'attrice Jane Alexander nel ruolo di protagonista. «E' la scena in cui cade da un ponte a Venezia – anticipa l'esperto – e con la barriera elettrica possiamo girarla anche se ci sono gli squali».
BARRIERA ANTI ATTACCHI - L'intervento nella località egiziana, rimasto in stand-by dopo la rivolta anti-Mubarak, dovrebbe essere su larga scala: un circuito invisibile di singoli dispositivi, posti a una decina di metri l'uno dall'altro. La spesa, per cento metri di barriera con corrente continua da terra, si aggira intorno ai 35mila dollari. «Tutti i maggiori hotel sono interessati – assicura l'ideatore – perché temono l'effetto psicosi: sommato all'instabilità politica, rischia di mettere in ginocchio l'economia del Sinai».
REGOLE DI AUTODIFESA - Se l'Italia è al sicuro, l'allevatore di squali in cattività consiglia comunque un corso per imparare a conoscere l'animale e a difendersi nelle situazioni di pericolo: «Dovrebbero farlo tutti, dai 10 ai 90 anni! Oggi si viaggia con facilità, anche in luoghi lontani come le Maldive o la Polinesia, dove le possibilità d'incontri ravvicinati sono quasi certe». Il consiglio in caso di attacco? «Bisogna rimanere fermi, perché i denti dello squalo sono solo appoggiati alla mascella e si muovono nell'acqua. Se ci si agita, ci si ferisce e il sangue può far pensare all'animale che abbia morso una preda. Per limitare i danni, meglio immergersi con la muta». La prima regola dell'autodifesa è un'informazione corretta: «Studiare, documentarsi. Gli squali non sono tutti uguali, anche se riconoscerli sott'acqua non è facile. Comunque, su 60 attacchi l'anno solo 5 sono letali, con un'incidenza molto più bassa rispetto alle punture di vespe o alle persone colpite da un fulmine».
IN VASCA CON GLI SQUALI - Chissà se a parlare è l'amico dei pescecani – la sua prima esperienza è stata a 10 anni (ora ne ha 40 ndr) in Polinesia – o l'esperto di comportamento animale: «Da 380 milioni di anni – insiste Sturla Avogadri – mangiano pesce, dunque l'uomo non è di sicuro il loro pasto preferito». Per convincere gli scettici, finanche i più timorosi, ne darà prova il 16 aprile e l'11 maggio alla Shark Expo di Jesolo: «Faremo immergere le persone senza gabbia con gli squali dello Zambesi, la terza specie più pericolosa al mondo. In Europa c'invidiano, siamo gli unici ad averli!». Non solo: la novità per vincere la paura sono le due vasche con venti coccodrilli, dove l'ipnotico “domatore” entrerà per uno show di pura adrenalina.
Fonte: Corriere della Sera
News controllata da: Ernesta LA FACE
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