Echinodermi > Crinoidi
Crinoide
(Oxycomanthus bennetti)
I crinoidei sono noti comunemente come gigli di mare. Il loro corpo è organizzato in peduncolo e corona (isocrinidi) oppure soltanto la corona (comatulidi). Il peduncolo, usato per ancorarsi al fondale, porta i cirri, utilizzati nel movimento; tali forme sono di acque profonde. Nei comatulidi i cirri si attaccano direttamente alla corona. Questa porta lateralmente le braccia; queste sono molto ramificate fino al punto che, in alcune specie tropicali, se ne contano 200. Sono animali sospensivori, si nutrono cioè di materiale organico presente lungo la colonna d’acqua. Il cibo è catturato tramite una rete di muco portata dalle braccia che, quando questa è satura, viene mangiata. Sono animali a sessi separati. Se ne conoscono circa 600 specie di cui solo quattro specie sono presenti nei mari italiani (tutti comatulidi); la più comune è Antedon mediterranea. [Guarda
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Crostacei > Isopodi
Argulus
(Argulus sp.)
Gli isopodi costituiscono uno degli ordini dei Crostacei con il più elevato numero di specie; esse ammnotano, infatti, a circa 4000. In genere il corpo si presenta appiattito in senso dorso-ventrale, ma la morfologia varia a seconda dell'ambiente in cui vivono e a seconda delle abitudini alimentari.
Gli ambienti occupati dagli isopodi variano da quello marino a quello d'acqua dolce, perfino l'ambiente terrestre. Esistono, infatti, alcune specie che sono riuscite a conquistare la terra ferma, pur presentando le branchie e non le trachee come i loro "cugini" insetti. Queste sono comunemente conosciute come "porcellini di terra" ovvero "insetti pallottola" perchè hanno la caratteristica di appallottolarsi, assicurandosi così la protezione del corpo e, contemporaneamente, la riduzione della perdita d'acqua.
Per quanto riguarda le specie marine presentano un'ampia distribuzione: si possono trovare, infatti, dal sopralitorale (zona interessata dagli spruzzi, al di sopra, quindi, del livello di marea) fino al piano abissale. Esistono sia specie parassite dei pesci, come Anilocra laticaudata che specie libere, come Ligia italica che riesce a vivere anche al di sopra del livello del mare e, quindi, a contatto con il mezzo aereo. Questa specie, come tutti i crostacei, presenta le branchie, ma alcune appendici del corpo si sono trasformate in camere ad elevato tasso di umidità, nelle cui pareti sono presenti delle microgocce, indispensabili per effettuare lo scambio gassoso. Questa caratteristica permette a questo isopode di vivere sugli scogli emersi e di effettuare delle migrazioni verticali in conseguenza delle
fluttuazioni della marea.
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