PROFUMO DI MARE
di Roger DEVIGNE
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Alga a candelabro verde (Codium fragile)
Foto di Gianni NETO |
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Ho nell'anima un profumo di mare. Profumo d'alto mare, profumo di spiaggia, profumo dei porti, dei vecchi porti catramosi e affumicati dove la marea stempera lentamente l'ombra delle grandi navi... Profumo dei goemoni dalle capsule dorate. Capigliature d'ambra, alghe che sento ancora scivolare, viventi, sulla mia bocca e sulla mia memoria; conchiglie incise lungo i promontori, bel ricordo che odora di mare e di sole, le grandi strade marine e le sirti profonde; o le strade che non sono mai sempre le stesse e che vanno verso l'altra estremità del mondo! Ho, nell'anima, un profumo di mare. Porto in fondo a me questo profumo del mare, questo profumo di cielo libero e d'acqua sulle scogliere, come un sacchetto profumato, come un segreto magico e caro... Porto in fondo a me questo profumo del mare come il ricordo dei paesi e dei sogni ai quali il mio destino non si congiungerà più. Il mio destino, ormai definitivamente banale e compiuto,- Ah! L'ormeggio di un battello solitario che si tende e si allenta lungo la banchina deserta, sul suo anello di ferro! Ho nell'anima un profumo di mare. Pescatori dalle facce salate e voi, ragazze dai seni appuntiti e duri sotto la casacchina blu, mozzi che sonnecchiate sul bordo del molo, vecchi con le pipe addossati sotto un muro di pietre destino contro destino, spalla contro spalla, o viaggiatori che potete vedere tutti i mari! E voi, barche, con i vostri alberi e i vostri cordami, che tagliano in quadrati d'oro il cielo, il cielo crudele e divino dei viaggi, mi attendete? E in quale porto? E quale vela, per me solo distesa, condurrà verso l'avventura e verso il mare la mia anima per sempre fuggitiva e perduta...
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