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Icona di Messaggio Topic: calcolo delle immersioni(Topic Chiuso Topic Chiuso) Rispondi al Topic Posta un nuovo Topic
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roby04
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Iscritto dal : 18 Maggio 2004
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bullet Topic: calcolo delle immersioni
    Postato: 19 Maggio 2004 alle 17:57

buondì....ci sarebbe qualcuno su questo forum cosaì gentile da indicarmi qualche sito, qualche link e/o qualcosa sul web che spieghi x bene come fare il calcolo delle immersioni sia x il consumo che x quelle ripetitive? qualcosa che spieghi in maniera chiara e/o con facilità insomma.....non che non lo sappia fare....grazie 1000 Roby

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goryc
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bullet Postato: 20 Maggio 2004 alle 05:56
Il sito migliore che puoi trovare e' quello di un buon centro d'istruzione subacquea con una didattica internazionale PADI, SSI etc. PENSACI!!!
Gory
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roby04
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bullet Postato: 20 Maggio 2004 alle 08:48
grazie 1000.....ma sono già brevettato....è che a volte mi diverto a ripassare sopratutto l'inverno e con la primavera e l'avvicinarsi delle immersioni x tutta l'estate, ed oltre, mi piace presentarmi al diving ben preparato.....ecco lo prendo come un allenamento mentale.....non c'è niente di male....ok? buona giornata
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andpix
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bullet Postato: 20 Maggio 2004 alle 09:39

Postato originariamente da goryc

Il sito migliore che puoi trovare e' quello di un buon centro d'istruzione subacquea con una didattica internazionale PADI, SSI etc. PENSACI!!!

Come mai ti 6 fermato a PADI ,  SSI, etc?

Buon centro d'istruzione subacquea internazionale............?????????????????????

Nei corsi PADI, SSI al primo corso ti insegnano il calcolo del consumo??????

se a momenti non ti fanno vedere neanche le tabelle!

Cordialmente!

Il Nostro cielo inizia dove finisce il vostro
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°Andrea
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Bubble bubble
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bullet Postato: 20 Maggio 2004 alle 23:23

Sono d'accorso con te, peccato che con qualche altra didattica vogliano magari sapere  qual'è la composizione della carta con cui si stampa la tabella ed onestamente non mi sembra un argomento fondamentale per la subacquea.  

Saluti

Stefano

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goryc
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bullet Postato: 21 Maggio 2004 alle 07:38

Ogni BUONA didattica ripeto PADI o SSI, io faccio finta di non conoscerne altre, consegna in mano all'alunno una borsettina detta kit che contiene tutto il necessario per imparare Tabelle per le immersioni ripetitive e sistema/i per calcolare il consumo d'aria. Andare a cercare metodi alternativi significa potere correre il rischio di imbattersi in fantomatici quanto pericolosi sistemi di calcolo fuori dagli standard internazionali, che sono SICURI PROVATI e quantomai FACILI da comprendere. Prova a ripassare dai manuali in tuo possesso. E poi il ripasso migliore si fa col maestro e andando in acqua tutto l'anno. 

E' meglio un insegnante didatticamente preparato che semplicemente preparato.

Meditate gente, meditate!!!

Gory
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enrico.arrigoni
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bullet Postato: 21 Maggio 2004 alle 14:06

Meditate anche di iscrivervi al DAN

che oltre a fornire copertura assicurativa e condurre attività di ricerca sulle conseguenze dei profili di immersione e la fisiologia della stessa, manda a casa (inclusa nel prezzo) una rivista trimestrale che tratta proprio di ricerca sulle teorie/pratiche di decompressione e analisi degli incidenti subacquei trattati.
Chi scrive sono i maggiori esperti mondiali del settore...

leggete gente leggete anzichè questionare su quale sia la didattica da vero subacqueo, ops.. sommozzatore... ;) 

ps. il modo migliore di imparare è rivolgersi a chi ne sa di più!

Ciao Ciao, Enrico.

Azoto? sì, grazie.
Le mie modeste foto?http://www.enricoarrigoni.net
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goryc
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bullet Postato: 21 Maggio 2004 alle 15:40
Concordo pienamente
Gory
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Cristiano
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Iscritto dal : 21 Febbraio 2004
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bullet Postato: 24 Maggio 2004 alle 10:03
Postato originariamente da goryc

Ogni BUONA didattica ripeto PADI o SSI, io faccio finta di non conoscerne altre, consegna in mano all'alunno una borsettina detta kit che contiene tutto il necessario per imparare Tabelle per le immersioni ripetitive e sistema/i per calcolare il consumo d'aria.



Francamente il tuo far finta di non conoscere altre didattiche non fa grande onore al tuo intervento. L'uso delle tabelle e il calcolo dei consumi su quei manuali (sopratutto ai livelli più bassi) è fatto in modo piuttosto spannometrico.
Non capisco a quale metodi alternativi tu ti riferisca;forse non sai che esistono didattiche assai più longeve e rodate delle due che hai citato tu. posso concederti che siano meno diffuse, ma questo è a causa del taglio decisamente commerciale e della "svendita" (passatemi il termine) di brevetti che dalle didattiche da te citate viene fatta nelle località di villeggiatura, in breve tempo e a prescindere dal reale livello tecnico della persona che si ha di fronte. Non parlo per sentito dire, visto che sempre più spesso sub poco preparati e brevettati in mar rosso o maldive vengono, volendo fare un corso di secondo livello senza aver la minima preparazione tecnica o il minimo senso di acquaticità, che in altre didattiche è bagaglio minimo per ottenere un livello di primo. Questa è un'esperienza in cui io (istruttore di una delle didattiche che fai finta di non sapere che esistano) mi imbatto sempre più di frequente e una realtà di cui questi allievi ben presto si rendono conto, visto che l'immersione mediterranea, quando non addirittura lacustre, ha un profilo tecnico decisamente più alto di un'immersione media in mari tropicali.
Non me ne voglia nessuno, ma l'intervento che ho quotato mi ha un po' stizzito, visto anche che torno da un weekend sub con la scuola dove ho avuto la discutibile fortuna di dividere la barca con un gruppo PADI che in 4 immersioni ha fatto tre specialità (Nitrox,Deep,Rescue) e dove su 3 immersioni che ho visto io, hanno avuto 2 incidenti (una pallonata al nono/decimo minuto di un'immersione e un sospetto caso di embolia con somministrazione di ossigeno, ma senza alleertare soccorsi, nell'altra) che non erano altro che la logica conseguenza della "competenza e preparazione" che emergeva in barca.
E questo è un esempio, se volete estremo, di tanti piccoli casi molto frequenti e facili da vedere a chi ha l'occhio allenato, in tutti i diving, in italia e all'estero. Poi ognuno ovviamente si regoli e la pensi come vuole, ci mancherebbe.
Saluti
Cristiano
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andpix
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bullet Postato: 24 Maggio 2004 alle 13:24

Ciao cristiano,

Stiamo per entrare nel solito campo delle didattiche, il Dott.gory sicuramente sarà un istruttore coscenzioso che fa di quelle didattiche il suo fiore all'occhiello. Io per conto mio faccio parte di un altra famiglia, ho visto alcuni "istruttori" brevettare allievi che n on lo meritavano e questi si fregiavano di aver ottenuto brevetti senza sforzo. Alcune didattiche dicono che gli standard minimi siano 5 lezioni di pratica, 5 teoria e 5 uscite. Ma sono standard MINIMI! se uno si accontenta del minimo la pelle è sua! Sicuramente Gory sarà + professionale, sbaglia solo secondo me a non guardare più avanti del proprio naso.

Cmq quello che fa un bravo sub è un bravo istruttore, è non una brava didattica!

Cordialmente

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°Andrea
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andpix
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bullet Postato: 24 Maggio 2004 alle 13:38
Postato originariamente da roby04

buondì....ci sarebbe qualcuno su questo forum cosaì gentile da indicarmi qualche sito, qualche link e/o qualcosa sul web che spieghi x bene come fare il calcolo delle immersioni sia x il consumo che x quelle ripetitive? qualcosa che spieghi in maniera chiara e/o con facilità insomma.....non che non lo sappia fare....grazie 1000 Roby

per rispondere al tuo quesito, ti suggerisco di parlarne col tuo istruttose soprattutto per quanto riguarda le ripetitive, oppure guarda la cassetta in cui viene spiegato il tutto molto bene.

Supponiamo che un sub neofita consumi 20lt/min d'aria in superfice .

Un immersione di 30' a -20mt avrà il seguente consumo:

consumo:

- 20mt --> 3atax20'x 20lt/min= 1200 lt

tappa decompressione 3' -3mt

-3mt --> 1.3atax3'x20lt/min= 78lt

logicamente bisogna sommare anche il tempo di risalita 10mt/min = 2'

3ata/2--> 1,5x2'x20lt/min= 60lt

sommi tutto 1200+78+60=1338lt

a questi8 per rimanere in sicurezza sommi il 10%

1338+133= 1471 lt --> questo è il calcolo del tuo consumo.

x questa immersione posso usare un mono da 10 lt caricato a 200 atm che mi danno un litraggio complessivo pari a 10x200=2000 litri d'aria a disposizione.

Poi con l'esperienza si passa al calcolo con una respirazione a 16lt/min oppure si calcola il proprio consumo.

Spero di esserti stato d'aiuto ed i non aver fatto confusione, ora mi piacerebbe sapere la PADI o L'SSI che tipo di calcoli fanno.

Cordialmente

 

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goryc
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bullet Postato: 24 Maggio 2004 alle 16:21

Innanzi tutto non sono un istruttore. Ma negli anni ho cercato di essere un buon subacqueo per due semplici motivi. Il primo e' perche' ho grande timore e rispetto per un elemento che non e' il mio naturale e tengo, particolarmente alla vita; il secondo e' perche' essendo appassionato di videoriprese naturalistiche ho la necessita' di conciliare la mia attenzione su due fronti contemporaneamente: la subacquea e le videoprese. Premesso cio', visto <l'entusiasmo> dell'argomento didattiche che sono riuscito a sollevare, vorrei precisare a Cristiano, credimi senza alcun tono di polemica, che la vera didattica viene fatta dall'istruttore. Se, come mi pregio, ti capita un bravo istruttore, o fai il corso in Italia o in vacanza da qualche parte del mondo, i risultati non cambiano; avrai un'ottima istruzione. Cosi', anziche', limitarsi a fare le strimenzite lezioni teoriche o pratiche previste, l'istruttore ampliera' la didattica prevista e ti rilascera' il brevetto solo se ti reputa abile a potere effettuare l'immersione relativa al livello per cui stai studiando. Ho provato a mie spese la differenza di qualita' didattica (la stessa) tra istruttore ed istruttore.
Un'altra precisazione vorrei farla riguardo anche i livelli d'istruzione dove per le immersioni tek ci si deve appoggiare a delle altre didattiche...
Detto cio' vorrei dire anche io la mia sul consumo di gas sott'acqua. Premesso che stiamo parlando di immersioni ricreative, mi hanno insegnato un sistema pratico e quanto mai efficace senza effettuare grandi calcoli: ovvero il sistema del 1/3, che consiste nell'utilizzare 1/3 d'aria per l'immersione, 1/3 per la risalita ed 1/3 per le emergenze. Il sistema ha sempre funzionato alla perfezione.
Grazie dell'attenzione

Distintamente Vi porgo i miei saluti.

Gory
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andpix
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bullet Postato: 24 Maggio 2004 alle 17:22
Postato originariamente da goryc


Detto cio' vorrei dire anche io la mia sul consumo di gas sott'acqua. Premesso che stiamo parlando di immersioni ricreative, mi hanno insegnato un sistema pratico e quanto mai efficace senza effettuare grandi calcoli: ovvero il sistema del 1/3, che consiste nell'utilizzare 1/3 d'aria per l'immersione, 1/3 per la risalita ed 1/3 per le emergenze. Il sistema ha sempre funzionato alla perfezione.
Grazie dell'attenzione

Distintamente Vi porgo i miei saluti.

Ma questo calcolo del consumo delle Miscele(no gas) non è un pò troppo empirico?

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goryc
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bullet Postato: 24 Maggio 2004 alle 17:52

Sara' empirico, ma funziona bene come la vecchia ricetta della nonna.  In poche parole dato che il consumo di miscele e' variabile a causa di vari fattori, Temperatura dell'acqua, condizioni psico-fisiche del subacqueo, condizioni di vento (mare mosso), etc...  le variabili insomma sono tante, non ci si puo' legare sempre a dei calcoli presuntivi di consumo come quelli che ci insegnano rimanendo in superficie (qundi in stato di relax), percorrendo un x numero di metri, controllandone il consumo e derivandone i calcoli. Lo stress, il principale nemico delle immersioni, puo' giocare brutti scherzi anche al piu' navigato subacqueo. Quindi l'empiricita' del 1/3 puo' giovare e bene a salvare la pellaccia. Magari faremo, particolarmente stressati, un'immersione ridicola di pochi minuti, ma sara' meno ridicolo il fatto di tornare a respirare fuori dall'acqua con ancora un minimo di residuo d'aria. Come descrivono le statistiche del DAN, la maggior quota d'incidenti in immersione sono dovuti alla insufficiente quantita' d'aria. Sono di piu' gli incidenti d'annegamento che da MDD.

Gory
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bullet Postato: 24 Maggio 2004 alle 18:06
Postato originariamente da goryc

Sara' empirico, ma funziona bene come la vecchia ricetta della nonna. 

un medico che mi parla delle ricette della nonna?!

Postato originariamente da goryc

In poche parole dato che il consumo di miscele e' variabile a causa di vari fattori, Temperatura dell'acqua, condizioni psico-fisiche del subacqueo, condizioni di vento (mare mosso), etc...  le variabili insomma sono tante, non ci si puo' legare sempre a dei calcoli presuntivi di consumo come quelli che ci insegnano rimanendo in superficie (qundi in stato di relax), percorrendo un x numero di metri, controllandone il consumo e derivandone i calcoli. Lo stress, il principale nemico delle immersioni, puo' giocare brutti scherzi anche al piu' navigato subacqueo.

E' per questo che nei calcoli aggiungi un 10% di sicurezza e le prime volte li fai con un consumo pari a 20lt/min!

Postato originariamente da goryc

Quindi l'empiricita' del 1/3 puo' giovare e bene a salvare la pellaccia. Magari faremo, particolarmente stressati, un'immersione ridicola di pochi minuti, ma sara' meno ridicolo il fatto di tornare a respirare fuori dall'acqua con ancora un minimo di residuo d'aria. Come descrivono le statistiche del DAN, la maggior quota d'incidenti in immersione sono dovuti alla insufficiente quantita' d'aria. Sono di piu' gli incidenti d'annegamento che da MDD.

secondo me avvengono questi incidenti d'aria xchè uno non sa fare i calcoli del consumo. Nell'immersione di sopra ho dimostrato che con un 10 lt la puoi fare figuriamoci con un 15 lt o un 18 (caricate a 200/220).

 in medicina se hai un tumore hai polmo cosa fai dividi i polmoni in 3 parti e ne levi due per essere in sicurezza o c'è una certa scentificità per cui devi levare il necessario.

Cosi è la subacquea ti fai il calcolo dell'aria necessaria se poi invece di utilizzare un mono da 10 lt ne usi uno da 12,15,18. Valutando le esigenze.

C'è anche il metodo per calcolare il tuo consumo. ti prendi un mono da 18 lt vai a 10mt, pinneggi x 10' in da una parte poi per altri 10 dall'altra esci e valuti quanto hai consumato lo dividi per il tempo e sai il tuo consumo x minuti, 12lt/15lt/16lt/20lt/min.



Modificato da andpix
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Cristiano
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Iscritto dal : 21 Febbraio 2004
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bullet Postato: 24 Maggio 2004 alle 18:24
Sono totalmente d'accordo sul fatto che il livello del corso dipenda molto da quello dell'istruttore e che la didattica in questo non possa essere una garanzia. Ma penso anche che quanto più è basso il livello minimo richiesto per il conseguimento del brevetto, tanto minore il tempo necessario per rilasciarlo e tanto più il livello medio dei sub brevettati sia bassa...e il resto vien da sè.
La regola dei terzi nel consumo d'aria è nota e ampiamente utilizzata, ma,secondo me, ha il grande difetto di non essere pianificabile in fase di programmazione dell'immersione e quindi decisamente meno "scolastica". Noi utilizziamo un sistema pianificabile e conservativo (è una semplice proporzione, se consumi 20 l/min in superficie ad una certa profondità sarà maggiore in rapporto alla pressione alla quota a cui ci si trova con la semplice regola quota+quota+20 ->es a -18m è 18+18+20=56 l/min - Quindi si divide l'aria totale -20% (riserva) per il consumo calcolato e si ha il tempo massimo d'autonomia).Scolasticamente il grande valore è quello di forzare il neofita alla procedura della programmazione di un'immersione tenendo conto di due fattori limitanti : curva di sicurezza e consumo d'aria e questa è una forma mentis che poi verrà utile anche nel seguito della loro vita subacquea.
Ovviamente io sto parlando solo di immersione sportiva, non tecnica.
Saluti
Cristiano
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