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Biologia Marina | |
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Autore | Messaggio |
nicrosoft
Full Member ![]() ![]() Iscritto dal : 09 Luglio 2006 Status: Offline Posts: 170 |
![]() Postato: 14 Agosto 2007 alle 15:14 |
Ho letto qualche giorno fa un articolo sul giornale "Panorama"..e mi è sembrato un dovere postarvelo...perchè tutti possiate conoscere questi fatti che molte volte vengono nascosti....
![]() La Posidonia è una pianta marina preziosa, il polmone verde del Mediterraneo per la sua capacità di ossigenare le acque. Ospita oltre 1200 specie tra pesci, molluschi, crostacei. E forma praterie che creano una barriera contro l’erosione delle coste. Minacciata da pesca a strascico, ancoraggio selvaggio e inquinamento, ora, come accusa Greenpeace, la sua sopravvivenza è messa a repentaglio da un altro pericolo: il trapianto, tecnica usata sempre più frequentemente per spiantarla dove dà fastidio, per esempio per lavori lungo le coste, e reimpiantarla in zone spesso non adatte. Facendole morire. L’allarme riguarda il caso di Santa Marinella (Roma), dove tra agosto 2004 e febbraio 2005 sono state trapiantate 320 mila piante di posidonia provenienti da Civitavecchia, dove un ampliamento del porto, richiedeva l’eliminazione di un tratto della prateria della Mattonaia. Durante le operazioni di reimpianto, le mareggiate hanno distrutto parte delle mattonelle di cemento in cui erano ancorate le piantine. Secondo i biologi incaricati del progetto, le mattonelle distrutte e da loro rimosse erano solo a 7 metri di profondità. E i danni, quindi, limitati. A tre anni di distanza Greenpeace ha voluto verificare la salute della prateria in quelle acque. <<Un disastro>> valuta Alessandro Giannì, responsabile della campagna mare di Greenpeace.<<Molte mattonelle erano vuote,altre, anziché 20 , conservavano solo 1 o 4 piantine: troppopoche per dar vita a una prateria e garantire i tassi di sopravvivenza dichiarati del 60%>>. In base al rapporto, in alcune zone anziché 32 piante per metro quadrato, come stabilito, no c’era niente!.<< Un danno riscontrato anche a 12 metri di profondità>> sostiene Giannì. <<Quindi, o le mattonelle distrutte non sono state davvero rimosse, o la posidonia trapiantata continua a morire>>. Al di là del singolo caso, trapiantare la posidonia,affermano alcuni studi citati dal rapporto, è un’operazione inutile, se non dannosa. Nel luogo scelto, infatti, spesso non esistono le condizioni adatte alla sopravvivenza della pianta. Il trapianto diventa così un modo per aggirare la direttiva comunitaria(Ue 92/43) che tutela gli habitat naturali. In Francia, per esempio la posidonia è protetta, in Spagna per difenderla è stato bloccato l’ampliamento del porto turistico di Alicante. approfitto dell'occasione per augurare a tutti buone vacanze..... ![]() Modificato da nicrosoft - 14 Agosto 2007 alle 15:15 |
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Il mare unisce i paesi che separa
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giorupta
Full Member ![]() ![]() Iscritto dal : 06 Novembre 2006 Da: Italy Status: Offline Posts: 226 |
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L'italia è il paese che gestisce da sempre le proprie coste in modo superficiale oppure per fini puramente speculativi. Basti pensare alle dune, in italia vengono sbancate per costruirci sopra, nel resto d'Europa sono protette. Idem per le Posidonie, che nel medio Adriatico non esistono più. Spazzate via dalla pesca a strascico e dalle vongolare. Ricordo mio nonno che raccontava di quando i bassi fondali dell'adriatico erano ricoperti da praterie di Posidonia e di quante specie di pesce vi erano un tempo. Ora parlare di biodiversità in Adriatico non ha molto senso. So che nella provincia di Ancona (zona Conero) hanno provato a reimpiantarle, ma l'iniziativa non ha avuto successo.
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http://www.biologiamarina.eu
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marenostrvm
Full Member ![]() ![]() Iscritto dal : 24 Settembre 2002 Da: Italy Status: Offline Posts: 219 |
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Grazie a voi per aver portato alla luce questo problema. Io penso che, in alcuni settori, si tenda a parlare, o scrivere, solo per fare del sensazionalismo. Non sò chi sia più incosciente se Greeenpeace, se le affermazioni corrispondono, o se l'espresso per un'articolo buttato in pasto senza avere le dovute informazioni.
Il solo fatto che la prateria in questione sia stata "spostata" per la costruzione di un porto rende chiara l'operazione. Andava incontro a morte certa, e lo spostamento che si è reso necessario non è affatto un'operazione a rischio. Sappiamo che il trapianto è un'operazione che costa moltissimo senza la certezza che vada a buon fine. Ma in questo caso penso che il gioco valeva la candela, o no? ![]() Un'altra questione che non sono mai riuscito ad approfondire, e forse mai troverò la risposta. La posidonia si sà che non fruttifica tutti gli anni. Questo processo è sempre stato così oppure è la causa degli ultimi anni d'inquinamento? Qualche anno fà, durante l'ultima fruttificazione, sono entrato in possesso di alcune "olive di mare" ed ho potuto constatare con quale semplicità possa germogliare in vasca protetta. Anche la questione della biodiversità, penso sia oltremodo legata alle questioni di inquinamento e pesca e non solo alla rarefazione delle praterie. Tra l'altro molte specie possono tranquillamente vivere in altre zone, ma è chiaro che la posidonia offre alimentazione e protezione. E' vero che alcuni anni fà tutto il Mediterraneo aveva un'altro tipo di biodiversità e che noi abbiamo messo qualcosa di più di quello che solitamente di dice "lo zampino". ![]() Molti di voi hanno avuto modo di studiare a fondo l'ambiente marino e magari anche la posidonia, beh ... credo che avere anche una documentazione più profonda della questione possa redere il tutto molto più chiaro. Badate bene però che per documentazione intendo studi seri e non "bozze per sentito dire". Solo così ci si può rendere veramente conto di quali siano i reali problemi. Per terminare, ho voluto "testare" il terreno sulla questione della sensibilità umana. E' chiaro che non sono in grado di fermare la costruzione di un porto. Però ho avviato un progetto, assieme ad una associazione cui faccio parte, che pur essendo molto semplificato, molti si stufano di leggere troppo, toccava i punti essenziali per dare un piccolo cenno alla salvaguardia di questa pianta. Non ho avuto troppi riscontri. Peccato! ![]() |
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stellinamare200
Moderatore ![]() ![]() Iscritto dal : 12 Aprile 2004 Da: Italy Status: Offline Posts: 818 |
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Sarei interessata a conoscere questo tuo progetto: io non mi stufo di leggere...
In quanto a studi SERI, al "Benthos" di Ischia, che è parte della Stazione Zoologica di Napoli, ce n'è quanti ne vuoi e fatti dai MASSIMI ESPERTI del settore.
Ti ripeto: fammi sapere del tuo progetto! Chissà che non si possa sviluppare...
A presto
Aida
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Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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marenostrvm
Full Member ![]() ![]() Iscritto dal : 24 Settembre 2002 Da: Italy Status: Offline Posts: 219 |
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Postato originariamente da stellinamare200 Sarei interessata a conoscere questo tuo progetto: io non mi stufo di leggere... In quanto a studi SERI, al "Benthos" di Ischia, che è parte della Stazione Zoologica di Napoli, ce n'è quanti ne vuoi e fatti dai MASSIMI ESPERTI del settore.
Ti ripeto: fammi sapere del tuo progetto! Chissà che non si possa sviluppare...
A presto
Aida Ciao AIda, ma questi documenti sono raggiungibili dai comuni mortali, come me? Il progetto è tanto semplice quanto banale. Ma è stato volutamente pensato così per non "costringere" nessuno a perdere troppo tempo a leggere. Tieni conto che lo si voleva "divulgare" tra i diving e le associazioni gommonautiche e nautiche. Aveva anche alcuni punti di "civile convivenza", ma pare scomparsa anche quella. Inutile dire che pochi si sono fatti vivi. Forse è proprio per questo che nessuno lo reclama. Infatti si stava pensando a ricostruirlo in maniera diversa. Quello attuale puoi vederlo qui: http://www.aiam.info/public/index.php?ind=articoli&op=entry_view&iden=61 |
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stellinamare200
Moderatore ![]() ![]() Iscritto dal : 12 Aprile 2004 Da: Italy Status: Offline Posts: 818 |
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Certo che si possono visionare! Basta fare richiesta presso la Segreteria del "Benthos". Naturalmente non possono essere portati via, neanche in fotocopia, credo...ma potrei sbagliarmi. Vado a leggere l'articolo...
A presto
Aida
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Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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marenostrvm
Full Member ![]() ![]() Iscritto dal : 24 Settembre 2002 Da: Italy Status: Offline Posts: 219 |
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Azz, allora la vedo dura. Stando a Brescia sarà dura venire nella mia città natale per arrivare fino a Ischia solo per "visionare" i doc.
Anche se ho amici in zona che potrebbero arrivarci, ma se non si riesce ad avere la copia .... uhmmm, è dura. Ma poi perchè questa scelta? Non capisco. Non sarebbe più utile poterli far leggere a più persone? Mi sono scontrato più volte con queste scelte. Io sono per la divulgazione, ma coccio sempre contro muri possenti. Comunque se è così .... ![]() |
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