Ormai
è stato già detto, pubblicato e filmato tutto quello che si poteva sul grande
squalo bianco. Lo “squalo assassino”, il “mangiatore di uomini”, sono solo alcuni
dei simpatici soprannomi che vengono affibbiati al vorace predatore.
Certo gli squali bianchi insieme agli
squali tigre sono responsabili della maggioranza degli attacchi ad umani, ma
non per questo bisogna odiarli o averne il terrore. Al giorno d’oggi un
simile comportamento è senz’altro anacronistico, e fuori luogo, bisogna pensare di più
alla protezione dei grandi condritti piuttosto che a
temerli.
In California infatti gli
squali bianchi sono una specie protetta ed è vietato catturarli se
non a scopo scientifico. 70 attacchi ad umani sono stati riportati sulla costa
ovest degli Stati Uniti, dall’inizio del secolo… milioni di squali sono stati
straziati in tutto il mondo spesso per puro
divertimento…
Gli squali sono importantissimi
nella catena alimentare dell’oceano, sono in cima alla piramide e con la
loro attività predatoria determinano la salute delle altre
specie.
Gli attacchi degli squali bianchi sono raramente fatali nell’immediato, la loro tecnica favorita
di caccia secondo alcune teorie è quella del “mordi e sputa” danno un morso dal
retro e poi attendono che la preda sia indebolita e muoia
dissanguata, per questo spesso c’è una via di scampo per l’aggredito. Infatti sono
molte le foche, i leoni marini, le prede preferite del grande bianco,
ad essere ritrovate con cicatrici dopo la fuga
dall’attacco.
Il
nome scientifico dello squalo bianco è Carcharodon carcharias che dal greco
“Carcharodon” significa “denti ruvidi” e “carcharias” si riferisce a specie
che attaccano gli umani, la famiglia a cui appartiene è quella dei Lamnidi.
A contrario del nome il colore più diffuso non è il bianco ma il marrone, il
grigio e il grigio-blu, i pesci al di sopra dei 3 metri di lunghezza hanno i
tipici denti di forma triangolare serrati. Sono stati riportati esemplari di
lunghezza maggiore di 6 metri. Gli squali bianchi sono molto caratteristici,
si riconoscono subito per la loro forma, gli unici con cui possono essere confusi
sono gli squali bonito.
Gli
squali bianchi si trovano in tutti i mari del mondo principalmente in acque temperate
subtropicali ma, occasionalmente, anche in ambienti tropicali. Si situano spesso
vicino alla riva ma sono stati rilevati esemplari ad una profondità di più di
1500 metri. Sono abbondanti vicino alle scogliere e nelle zone dove si trovano
le foche e i leoni marini, si sa poco riguardo i loro movimenti e migrazioni,
si pensa che alcuni gruppi risiedano in determinate zone per un periodo di tempo
prolungato. Sono spesso solitari ma sono stati identificati gruppi con più di
10 squali. Possono vivere fino a 40 anni. Le femmine portano nell’utero da 7 a
9 embrioni, per un lungo periodo di tempo, si riproducono molto lentamente, per
questo sono portati a soffrire per uno sfruttamento elevato. I piccoli alla nascita
misurano già più di un metro. In giovane età le prede preferite sono pesci, la
maggior parte teleostei, con l’aumentare delle dimensioni la preferenza va ai
mammiferi marini.
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Squalo Bianco. Foto di Marty SYNDERMAN |
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