venerdì 7 settembre 2012
Trovato il sistema per salvare il corallo
Trovato il sistema per salvare il corallo dalla terribile "peste bianca", il virus che distrugge l'ecosistema marino. Curare i coralli malati con un virus e salvare le barriere coralline. Ci sono riusciti biologi capitanati da Eugene Rosenberg, del dipartimento di microbiologia molecolare e biotecnologie dell’Università di Tel Aviv, sviluppando un trattamento molto simile alle terapie usate nella medicina umana, che potrebbe aiutare a preservare uno dei più spettacolari habitat del pianeta: la barriera corallina del Mar Rosso. Com’è noto, queste meravigliose strutture subacquee sono formate dalla sedimentazione degli scheletri dei coralli: purtroppo quasi il 10% è affetto dalla Thalassomonas loyana, una malattia batteriologica mortale, altresì conosciuta come la “peste bianca”, perché si diffonde e infetta i coralli vicini. Il corallo non sviluppa anticorpi, quindi non si può creare un vaccino per questa epidemia; e curarlo con antibiotici è quasi impossibile: sarebbero dispersi in acqua danneggiando l’ecosistema. Gli scienziati israeliani hanno quindi pensato di infettarlo con uno specifico virus (spargendone una moderata concentrazione per millilitro) che si mangia letteralmente i batteri causanti la malattia. La tecnica, già sperimentata su esseri umani ed altri animali, ha avuto uno straordinario successo: dopo un giorno, l’infezione che affliggeva i coralli è quasi scomparsa e l’epidemia si è fermata. In questo caso, spiega il professor Rosenberg, abbiamo isolato un virus batteriofago specifico per la calamità che flagella i coralli del Mar Rosso: ora basterà individuare l’appropriato visus per ogni patologia e per ogni tipo di corallo in tutti i mari del mondo. Sarà un grande passo avanti per difendere questo straordinario patrimonio marino, già piagato dall’inquinamento, la pesca indiscriminata e dai mutamenti climatici, sostengono Rosenberg e colleghi.
Fonte: Panorama
News controllata da: Ernesta LA FACE
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