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giovedì 28 giugno 2012

Capoverde, cala la mortalità delle tartarughe marine


Sono 3.700 le femmine che depongono le uova sulle coste di Boavista
Buone notizie per le tartarughe marine dell'isola di Boavista (Capo Verde), per cui si registra un calo di mortalità.
Sono i risultati incoraggianti di uno studio del Consejo Superior de Investigaciones Cientificas (Csic), volto a censire la popolazione della tartaruga marina comune (caretta caretta), considerata in via di estinzione nei mari dell'isola atlantica.
Secondo gli scienziati, il trend positivo sarebbe legato agli sforzi congiunti delle popolazioni locali e delle iniziative di cooperazione per lo sviluppo sostenibile. Il progetto si è avvalso della collaborazione della Universidad de las Palmas de Gran Canaria, la Ong Cabo Verde Natura 2000, e dell’appoggio della Fundacion Biodiversidad.
I dati (raccolti nel 2007) mostrano una diminuzione della mortalità di questa specie. «Censimenti condotti in maniera intensiva sull’isola di Boavista mostrano che le sue spiagge ospitano una delle popolazioni di caretta più numerose di cui si abbia notizia: la seconda nell'atlantico e la terza al mondo dopo quelle della Florida e dell’Oman - spiega il ricercatore del Csic Adolfo Marco, della stazione biologica di Donana -. La densità dei nidi di alcune spiagge è eccezionale. Se ne possono trovare più di quattromila per chilometro lineare».
Sarebbero 3.700, le femmine di caretta che nidificano qui in meno di 70 chilometri di spiaggia. «Questa densità - continua Marco - favorisce il monitoraggio e la protezione delle tartarughe e costituisce un'opportunità per lo sviluppo di un ecoturismo responsabile. Allo stesso tempo, pone in
evidenza la fragilità di questa colonia».
Sugli animali grava infatti una sorta di isolamento riproduttivo. Ciò rende più difficile la risposta ai cambiamenti ambientali quali il riscaldamento globale, che minacciano la deposizione delle uova.


Fonte: La Stampa.it

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