Celenterati > Idrozoi
Idroide
(sp. sp.)
Organismi appartenenti al phylum dei Celenterati o Cnidari, possono presentarsi in forma solitaria o coloniale, tutti caratterizzati da un ciclo vitale con alternanza della fase "polipo" e "medusa". Alcune sottoclassi presentano esclusivamente la forma medusoide, che di solito presenta dimensioni microscopiche ed appartiene al plancton. I sifonofori (ad esempio la caravella portoghese Physalia physalis) sono invece Idrozoi coloniali planctonici spesso scambiati per meduse, mentre in realtà si tratta di polipi trasformati per la vita galleggiante. Lo stesso vale per le barchette di San Pietro (Velella velella), che non sono altro che Idrozoi con la fase di polipo fortemente modificata per la vita planctonica.
I più noti Idrozoi sono rappresentati dagli Idroidi, piccoli organismi coloniali che possono raggrupparsi in arborescenze e creare organi comuni in forma di tronchi e di rami, attraverso i quali le cavità digerenti di tutti i componenti la colonia sono in reciproca comunicazione. Gli Idroidi possono essere "nudi" (cioè privi di teca) o "tecati": nell’ultimo caso ogni polipo della colonia è alloggiato in un piccolo calice di sostanza solida, all’interno del quale il polipo può retrarsi. In certi Idroidi i membri della colonia si specializzano in particolari funzioni: ad alcuni è assegnato il compito di alimentare la colonia; a tal fine si possiedono bocca e tentacoli. Ad alcuni spetta la difesa per cui sono dotati di batterie di cellule urticanti. Infine ci sono membri della colonia completamente deputati alla riproduzione: elaborano le uova, o meduse, che, insediandosi sul substrato dopo un periodo di vita planctonica, formeranno una nuova colonia di Idroidi. [Guarda
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Vegetali > Alghe rosse
Rosa di mare
(Peyssonnelia squamaria)
Nonostante il rosso sia il colore predominante in questo gruppo non sempre può essere usato come elemento discriminante: è proprio il caso di dirlo, l’abito non fa… l’alga!
Molte alghe rosse vengono utilizzate per i loro contenuti mucillaginosi e coltivate per questo motivo (da esse si estraggono l’agar-agar, i carraghenani, ecc.)
Alcune vengono utilizzate nell’alimentazione, soprattutto in Oriente, come l’alga Nori (il cui nome scientifico è Porphyra). [Guarda
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