Salve non vorrei rischiare di sebrare noioso, ma sono fortemente interessato ad una risposta sul mio caso di barotrauma (discussione 16-12-04). In risposta alle richieste di approfondimento sulle modalità dell'incidente vi mando quanto segue:
Mi trovavo a quota 8 m durante la risalita di un'immersione fatta un pò a jo-jo ( non ve la prendete con me!) quando, ho avvertito un forte dolore all'orecchio sinistro. Quindi mi sono fermato e istintivamente ho iniziato a compensare con la manovra di Valsalva. Dopo qualche istante ho ritenuto più opportuno compensare deglutendo e tentando un "improvvisato" Marcante Odaglia. Dopo un paio di minuti sono riuscito ad avere la meglio, il dolore è cessato e sono risalito. In superficie mi sono accorto di aver perso l'equilibrio ( sintomo scomparso dopo circa tre quarti d'ora). All'orecchio sinistro accusavo una leggera ipoacusia. La prima visita dall'otorino purtroppo sono riuscito a farla solo dopo 6 giorni dall'incidente. Durante i 6 giorni ho semplicemente preso del Clenil per aerosol. Gli esami audiometrici ed impedenziometrici hanno rivelato un'ipoacusia zonale a 8000 MHz e un timpano sinistro lasso (?). L'otorino ha ritenuto difficile stabilire se avessi ache un acufene. Io lo sento, ma obbiettivamente è così debole che riesco a percepirlo solo in alcuni momenti della giornata (tipo la notte) La cura datami dall'otorino consisteva in un'associazione cortisonico-antistaminico (non ricordo il nome) ed un capillaro protettore (Vessel).
In funzione della precedente discussione del 16 dicembre 2004, approposito dell’orecchio destro che fa i capricci, chiedo nuovamente il vostro aiuto per capire meglio la meccanica di questo incidente e naturalmente, come evitarlo in futuro.
P.S. Vi prometto che la prossima volta sarò più sintetico....oppure dividerò la discussione in volumi e capitoli vari...ah..ah..ha (ridere grazie)
------------- Perylene
|