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Forame Ovale Pervio

Stampato da: MondoMarino.net
Categoria: Subacquea
Nome del Forum: Medicina
Descrizione del forum: Hai dei quesiti di medicina subacquea da proporre ai nostri esperti? Hai paura dell'acqua o dei pesci? Vuoi semplicemente chiedere consigli?
Allora fai qui le tue domande!
URL: http://www.mondomarino.net/forum/forum_posts.asp?TID=60
Data di Stampa: 22 Luglio 2025 alle 01:05


Topic: Forame Ovale Pervio
Postato da: Scercola
soggetto: Forame Ovale Pervio
Postato in data: 04 Giugno 2002 alle 23:04
Cosa potete dirmi sul PFO, ci sono novità di rilievo?
Fabio



Risposte:
Postato da: ncadel
Postato in data: 04 Giugno 2002 alle 23:28
Certamente!

A Milano è stato eseguito un intervento risolutivo che riduce il rischio di ictus nei sub affetti da Forame Ovale Pervio, anomalia al cuore molto diffusa.
Un intervento di 30 minuti al massimo, 2 giorni di ospedale e nessun bisogno di convalescenza.A eseguirlo sono 10 centri specializzati in tutta Italia, ma a vantare la casistica maggiore è il Policlinico di San Donato Milanese. La tecnica consiste nella chiusura del forame ovale pervio (in gergo Pfo), l'anomalia più diffusa del setto che separa gli atri destro e sinistro del cuore.
Il Pfo è presente nel 25% dei cuori normali (1 su 4) e, in caso di trombo, consente al coagulo di passare dalla circolazione venosa a quella arteriosa periferica e di arrivare dritto al cervello, causando un attacco ischemico transitorio (Tia) o un ictus. Ma esiste la soluzione: nella vena femorale destra del paziente, all'altezza dell'inguine, viene introdotta una sonda di 3 millimetri di diametro dentro la quale viene posto lo strumento di chiusura, costituito da un doppio disco. Quindi, inserita la sonda nel cuore in corrispondenza dei due atri, si spinge il dispositivo, che fuoriesce e si autoposiziona nel setto interatriale 'tappando' il foro per sempre.
L'intervento è consigliato a chi ha già subito un Tia o nei casi di ipossia ed embolia paradossa. Chi pratica un'attività sportiva subacquea ''dovrebbe sottoporsi a un controllo per verificare la presenza del Pfo e decidere di otturarlo.

dott. Nicola Cadel
Specilaista in Tossicologia



Postato da: ncadel
Postato in data: 07 Giugno 2002 alle 10:34
Come ci si accorge di avere il PFO?
E' possibile che con tutte le visite per il mantenimento del brevetto che faccio da quasi 30 anni, possa essere affetto da questo inconveniente?
Non dovrebbe essere una controindicazione per l'attività subacquea?
Mi preoccupa il fatto che sia presente in un cuore su quattro, non avevo mai sentito parlare di PFO prima d'oggi, eppure mi sono sempre interessato di medicina subacquea.
Ti saluto cordialmente e ti ringrazio in anticipo per la risposta,
Antonio





Postato da: ncadel
Postato in data: 07 Giugno 2002 alle 10:46
Il PFO non è una vera malattia, ma il persistere di una caratteristica fetale del cuore.
L’unico test affidabile, per determinare il pfo, è l’ecocardiografia transesofagea, che non è sempre una cosa piacevole.
Non possiamo sottoporre migliaia di subacquei ad un test simile, solo per la scienza. Gli studi effettuati mostrano che il rischio reale non è così alto.

Per maggiori approfondimenti, ti invito a leggere lo studio effettuato dal DAN:
https://www.daneurope.org/faq84.htm

dott.Nicola Cadel
Specialista Tossicologo




Postato da: manu2
Postato in data: 08 Giugno 2007 alle 12:39
Ciao a tutti,
Scrivo questo per dire a tutti state attenti!!!
Ho cominciato a fare il corso per prendere il brevtto di primo livello e per fortuna mia e del mia scuola sub ho smesso.....
Due anni dopo ho avuto un ictus sottocorticale cardio embolico dovuto alla pervietà del forame ovale.
Attualmente sono su una sedia a rotelle, ma sono viva. I medici hanno detto che se avessi continuato con il corso, alla prima immersione probabilmente sarei morta.....
Nessuno mi ha chiesto per iscrivermi al corso di fare un ecografia al cuore...
E' fondamentale...
Fate un ecocardiogramma e starete più tranquilli!!
Dal elettro cardiogramma non si vede niente!!!!
Vi prego fatelo!!!
Manuela Zucchi


Postato da: manu2
Postato in data: 08 Giugno 2007 alle 12:42

Ho dimenticato di scrivere che dopo l'ictus sono stata operata al cuore e il mio intervento non è stato facile come tutti dicono.

Mi hanno operato a cuore aperto!!
Manuela


Postato da: zena
Postato in data: 20 Settembre 2007 alle 18:07

riporto in alto questo topic perche stavo cercando informazioni sul pfo e la risposta di Manuela mi ha fatto rabbrividire.

non c'è modo di verificare se un sub ha questo problema senza fare esami troppo invasivi?
ad un'amico hanno riscontrato la non chisura del pfo in seguito ad un'embolia gassosa, ma sarebbe bello evitare di scoprirlo in ritardo.
 
grazie a tutti
 


Postato da: zena
Postato in data: 20 Settembre 2007 alle 18:10

non riesco a modificare la mia risposta, diciamo che mi sono spaventato un po leggendo quanto successo a Manuela, non vorrei offenderla con le mie parole.



Postato da: sirio93
Postato in data: 20 Settembre 2007 alle 18:21
Beh ma... il pfo non è pericoloso nel momento in cui si formano delle microbolle o altro nel sangue?
Su Alert Diver (rivista DAN) un articolo diceva che non parrebbe esistere una evidenza statistica di un legame tra PFO e MDD o peggio.
Venivano date come fondamentali le pratiche comunque utili per tutti: deep stop, lentissima risalita... per prevenire ed evitare di creare i presupposti per complicazioni dovute al pfo.

Ora, se scoprissimo di avere un pfo come ci comporteremmo? A me spaventa questa domanda...



Postato da: nucciodiver
Postato in data: 21 Settembre 2007 alle 09:39

Una cara amica ha scoperto di avere il PFO l'anno scorso.

Ha interrotto ogni attività subacquea, è più di un anno che non si immerge e sta seriamente pensando all'operazione, proprio a S.Donato.




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Francesco

"Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare....."



Postato da: zena
Postato in data: 21 Settembre 2007 alle 10:11
Postato originariamente da sirio93

Su Alert Diver (rivista DAN) un articolo diceva che non parrebbe esistere una evidenza statistica di un legame tra PFO e MDD o peggio
 
ho letto anche io ma un'amico ha scoperto del pfo seguito embolia, puo essere un caso? non lo so ma la risposta di Manuela mi ha fatto pensare..


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" Strade? dove andiamo noi non c'è bisogno di strade.. "



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