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La Malattia sel Sarago

Stampato da: MondoMarino.net
Categoria: Biologia Marina
Nome del Forum: Biologia Marina
Descrizione del forum: Qui si parla di tutto ciò che concerne la biologia marina, scambio di conoscenze, richieste e spiegazioni. Un luogo d'incontro per gli appassionati ed i curiosi!
URL: http://www.mondomarino.net/forum/forum_posts.asp?TID=5726
Data di Stampa: 12 Agosto 2025 alle 12:03


Topic: La Malattia sel Sarago
Postato da: BlackSnake
soggetto: La Malattia sel Sarago
Postato in data: 08 Aprile 2009 alle 13:46
Vi è mai capitato di catturare saraghi di grosse dimensioni che poi risultano talmente duri e stopposi da essere immangiabili?
Quasto fenomeno, che si sta diffondendo a macchia d'olio sta facendo calare vertiginosamente quello che è il mercato di questo prelibato sparide.
Le ipotesi sono diverse; Qualcuno sostiene che il problema sia nell'alimentazione, qualcun altro pensa che la questione sia di tipo genetico, una mutazione ad esempio; Altri sostengono che la causa scatenante sia l'inquinamento, infine ci sono persone la cui ipotesi è di tipo parassitologico ( a mio avviso forse la più interessante).
Mi piacerebbe fare degli studi a riguardo per saperne di più sulla causa della strana durezza delle carni di alcuni esemplari.
Per uno studente di Biologia delle produzioni Marine come me questo fenomeno è di rilevante interesse; Vorrei sapere da voi accademici, studiosi, interessati, se esiste qualche pubblicazione in merito, se questa "malattia" è stata scoperta.
 


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Pochi sono coloro che possono dare del tu al mare, e quei pochi non lo fanno.



Risposte:
Postato da: Benthos Studios
Postato in data: 12 Aprile 2009 alle 08:54

Salute a te B/S e tanti auguri di buona Pasqua,

la problematica che evidenzi era stata già notata alcuni anni fa da molti pescatori all' "inglese" (tecnica di pesca con canne al carbonio molto sottili e potenti, tali da consentire di pescare con monofili dicroici molto sottili), specialmente nel basso Tirreno e concentrati soprattutto in Campania. Le segnalazioni sono venute da pescatori di Ischia, del litorale Flegreo, di Castellammare di Stabia e della Penisola Sorrentina e sono state rilanciate da note riviste di Pesca a livello Nazionale : l' "anomalia" riscontrata e che i saraghi (esemplari da 500 gr. a circa 1,4 Kg.), una volta inseriti in ... padella, esplodevano letteralmente emanando un odore simile ad un idrocarburo (qualcuno diceva diluente, altri nafta o benzina) ; questa "esplosione" provocava l'inarcamento della spina centrale del pesce e le carni si frammentavano in minuscoli pezzettini (è lo stesso effetto che subisce una patata inserita in un forno a microonde e non incisa sulla superficie : appunto : esplode!). Sono intervenuti, all'epoca dei fatti, le ASL locali e , se non ricordo male, o l'Istituto Zooprofilattico di Portici  o altro Ente accreditato, i quali non hanno riscontrato anomalie se non quelle su citate: Il fenomeno, risale a circa 15 anni fa e per un pò era sparito ma, a quanto mi dici è ricomparso.

Se hai notizie al riguardo, saremmo tutti interessati : cercherò di attivarmi anch'io !

Saluti

Benthos

 

 



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Benthos Studios


Postato da: BlackSnake
Postato in data: 16 Aprile 2009 alle 16:56
Caro Benthos
In realtà dalle mie parti ( Isola d'Ischia) il fenomeno non ha mai cessato di esistere; Sovente i ristoranti della zona e anche molte persone si sono lamentate poichè, la merce che avevano acquistato dal pescatore o dal pescasub di turno risultava la gran parte delle volte immangiabile.
Avendo sempre lavorato nei ristoranti, conosco questo fenomeno da molti anni, ma in realtà solo ora mi son messo a ricercare notizie;
Una persona che conosco mi ha proposto questa tematica come possibile tesi sperimentale, tuttavia sono convinto che la questione è troppo complicata per uno studente, e ci vorrebbe un personale multidisciplinare in grado di analizzare bene le varie sfaccettature della questione.
Spero di riuscire a trovare notizie utili, poiche la questione è davvero di eccelso interesse.

A presto!




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Postato da: Scercola
Postato in data: 17 Aprile 2009 alle 17:39
Ciao conosco già questo problema legato ai saraghi, i cosi detti saraghi e plastic...io l'ho riscontrata solo sul sarago maggiore Diplodus sargus sargus le prime catture di questi saraghi avvennero  a cmmare di stabia!!!
La differenza fra un sarago di plastica e uno "normale" non sono visibili a occhio nudo e si manifastano solo dopo la cottura, la carne e elastica e insapore!!!
Purtroppo a tutt'oggi non mi risultano studi su quest'evento!!!
Ciao 

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Fabio Russo
https://www.facebook.com/Scubabiology.it - https://www.facebook.com/Scubabiology.it


Postato da: BlackSnake
Postato in data: 18 Aprile 2009 alle 12:30
Peccato; Non so quanto darei per scoprire la causa di questo strano fenomeno. In ogni caso, in un ristorante dove lavoravo, colei che si occupava di sfilettare il pesce riusciva ad accorgersene anche a crudo, credo dalla consistenza delle carni, il chè sarebbe ottimo, poiche per un immagine istologica servono necessariamente tessuti non degradati dal calore.
In ogni caso spero davvero che si riuscirà a saperne di più, ma per ora non so proprio da dove iniziare!!
A presto




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Postato da: BlackSnake
Postato in data: 21 Aprile 2009 alle 22:23
Salve amici appassionati,
Ho scritto una email a Franco Costa, uno studioso che ha scritto alcuni libri sui pesci veramente molto interessanti, che possiedo e custodisco gelosamente.
Secondo la sua opinione, tutto potrebbe dipendere da un particolare tipo di inquinante; Difatti il prof Costa mi ha spiegato che anni fa ad una donna, accadde una cosa simile, tuttavia in padella non vi era alcun sarago, bensì dei carciofi, che esplosero inspiegabilmente durante la cottura.
Un chimico alimentare sostenne che la causa era da ricercarsi in alcuni anticrittogamici, che arrivati ad una certa temperatura esplodevano;
Se è vero che il fenomeno in questione è provocato da una certa sostanza e se è vero che il fenomeno è circoscritto ai litorali campani allora probabilmente la causa potrebbe essere una concentrazione alta di questa sostanza.
Proverò a chiedere al mio prof di ecologia, che lavora alla bioservice a Fuorigrotta; magari facendo campionamenti vari hanno riscontrato qualche anomalia, o qualche strana sostanza.

A presto

Valerio


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