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attacchi di squali...

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Data di Stampa: 28 Marzo 2024 alle 18:27


Topic: attacchi di squali...
Postato da: Simona
soggetto: attacchi di squali...
Postato in data: 23 Marzo 2004 alle 20:34

Ciao ragazzi, ho trovato un sito con foto di vittime di squali...

Davvero terribili...

Ma da noi si corrono questi rischi?? Gli squali attaccano spesso l'uomo???

Che ne pensate??...

Simo (p.s se siete impressionabili, non guardate le foto...)

http://www.sharkattacks.com/bites.htm - http://www.sharkattacks.com/bites.htm



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Simo



Risposte:
Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 23 Marzo 2004 alle 22:48
Postato originariamente da Simona

Ciao ragazzi, ho trovato un sito con foto di vittime di squali.

Ma da noi si corrono questi rischi?? Gli squali attaccano spesso l'uomo???



Ciao Simona, grazie per aver postato un link veramente interessante.

Su circa 350 specie di squali, solo 35 sono pericolose per l'uomo.
Non bisogna dimenticare, comunque, che noi siamo ospiti del loro mondo.
A conti fatti penso che sia più facile finire sotto una macchina che essere attaccato da uno squalo.
Ciao

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....chi non rispetta non avrà rispetto!!
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Postato da: manta
Postato in data: 23 Marzo 2004 alle 23:09

Ciao Simona,

sono molte le cose che si possono dire riguardo agli squali ed ai loro attacchi.

Siamo molto piu' pericolosi noi per loro di quanto loro non lo possano essere per noi,li stiamo sterminando per cibarci delle loro pinne e fare prodotti per cosmesi con la loro cartilagine.

Non e' facile essere vittime di attachi di squalo,ha ragione franco muore molta piu' gente in macchina tutti gli anni e sono maggiori le morti per via di morsi di insetti velenosi ad esempio,giusto perche' ti faccia un'idea.

Ben altro e' il discorso di chi va deliberatamente a fare surf in zone in cui si sa che i sono grandi quantita' di squali e che non rispetta i cartelli di avvertimento o gli avvisi dei guarda costa.

Se l'argomento ti interessa fai un giro se http://www.bluevoice.org - www.bluevoice.org per scoprire notizie interessanti o sul sito di nationalgeografic.

Continueremo volentieri la discussione spero di esserti stata di aiuto.

ciao.



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MANTA


Postato da: manta
Postato in data: 23 Marzo 2004 alle 23:14

dimenticavo c'e' uin altro sito molto interessante dove trovi informazioni che ti fanno capire meglio il tema http://www.recchi.it - www.recchi.it

Ciao



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MANTA


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 23 Marzo 2004 alle 23:18
Grazie manta,
questo mi mancava. Ero rimasto fermo al vecchio sito.
Ciao

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Postato da: Simona
Postato in data: 24 Marzo 2004 alle 18:54

Grazie per le info,

bellissime le foto di http://www.recchi.it - www.recchi.it grazie,

Simo



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Simo


Postato da: Scercola
Postato in data: 26 Marzo 2004 alle 17:46

Le probabilità di essere uccisi da uno squalo sono più basse di quelle di essere uccisi da un fulmine, infatti i morti all'anno da fulmini sono superiori a quelli da squali! Bello comunque il link che hai mandato è comunque scientificamente molto interessante!!! Comunque lo stesso sito che hai indicato tu ha una pagina che dice che "gli squali sono le vere vittime" http://www.sharkattacks.com/sharksvictims.htm - http://www.sharkattacks.com/sharksvictims.htm

Per quanto riguarda il pericolo nei mari italiani è più basso che mai, l'ultima vittima, che però non fu confermata per mancanza di prove certe:

Ultima interazione fatale: 02 Febbraio 1989 ore 10.30; caso ISAF  No. 1996
Localita': Golfo di Baratti, vicino a Piombino (Toscana), Italia.
Vittima: Luciano Costanzo
Attivita': Rimuoveva sporcizia biologica da cavi sottomarini a 27m di profondita' nei pressi di un'area rocciosa quando fu attaccato da uno squalo bianco di circa 6m. La vittima risali' e inizio' a nuotare verso la barca appoggio prima di essere circondato una volta e poi trascinato sott'acqua; il corpo non e' stato ritrovato e si suppone ingerito; l'equipaggiamento subacqueo e' stato recuperato con segni superficiali attribuibili ai denti di uno squalo

esistono due liste che ti possono dare l'idea della scarsa pericolosità degli squali edin mediterraneo, MEDSAF http://www.zoo.co.uk/~z9015043/medsaf1.html - http://www.zoo.co.uk/~z9015043/medsaf1.html , ed un'altra che ti può indicare i posti più pericolosi al mondo International Shark Attack File (ISAF), http://www.flmnh.ufl.edu/fish/Sharks/ISAF/ISAF.htm - http://www.flmnh.ufl.edu/fish/Sharks/ISAF/ISAF.htm .

ciao



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Fabio Russo
https://www.facebook.com/Scubabiology.it - https://www.facebook.com/Scubabiology.it


Postato da: supercalifornia
Postato in data: 27 Aprile 2004 alle 11:33

Ciao Simona

Questo sito mi ha chiarito veramente le idee

 

http://italiano.padi.com/italian/aware_pdf/shark.pdf - http://italiano.padi.com/italian/aware_pdf/shark.pdf



Postato da: manta
Postato in data: 15 Maggio 2004 alle 22:37

Bene ragazzi

continuiamo con la divulgazione dato che e' il migliore strumento per prevenire che nel futuro i preguidizi contro questa povera specie continuino a far si che la si martirizzi,perche' quello che noi stiamo facendo subire agli squali e' un vero e propio martirio.

Supercalifornia grazie per il link semplice, coinciso ed utile.



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MANTA


Postato da: goryc
Postato in data: 16 Maggio 2004 alle 12:22

E' per la prima volta che partecipo a questo forum e mi auguro di farlo altre volte, quindi saluto tutti e riporto la mia esperienza con gli squali. Spesso nello stretto di Messina dove vivo siamo andati a fare delle riprese ad una specie di squalo "Il Capopiatto" che con la sua rispettabile dimensione di circa 3 metri certamente non mette grande tranquillita'. La prima volta che l'ho incontrato e' stata un'emozione cosi' forte che a vedermelo passare a circa 50 cm, ho dimenticato di mandare in rec la telecamera. Che rabbia!!! L'ho incontrato e ripreso tante altre volte e, credetemi, e' un animale affascinante e direi anche buono come il mio cagnolino, l'importante e' rispettare sua maesta' degli abissi!!!

PS. Il mio avatar e' LUI. Ciao



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Gory


Postato da: Makokitu
Postato in data: 22 Maggio 2004 alle 15:40

Ciao gente!

io sono apassionato di sub da che avevo 6 anni ( grazie a mio padre )

ho avuto 3 incontri con scuali in italia e in nessuno dei casi sono stato attaccato.

il primo: 1996 Policastro ( Salerno )

profondita 4/5m

distanza dalla riva: 30/35

scualo: sconosciuto ( collore griggio chiaro muso troncato )

lunghezza: 2m

mi ha ignorato completamente!!!

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secondo: 1998 Petacciato ( Vasto )

profondita: superficie

esemplari: verdesche

distanza dalla riva: 100m circa

lunghezza: 1m e 80cm

inseguito e poi lasciato ma senza attacco solo curiosita.

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terzo: 1999 Tropea  ( Calabria )

profondita:10/15m

esemlare: verdesca

distanza dalla riva: 120/130m

lunghezza: 1m 50 circa

inseguito per un po, affiancato e poi lasciato stare, solo curiosita.

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ditemi voi, ho sono stato fortunato o la fama fatta a gli scuali e un po esagerata?



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Mako


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 24 Maggio 2004 alle 21:23
Ciao Mako e benvenuto;
diciamo pure che gli Squali non badano tanto alle statistiche ne tanto meno improntano la loro esistenza ad attaccare l'uomo.
Il tuo esempio, lampante, non fa altro che confermare le teorie di tutti coloro che studiano questa meravigliosa macchina. Si lo ripeto, meravigliosa macchina vivente.
E'più facile cascare dalla scale e non essere attaccato da uno Squalo.
Ciao

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Postato da: 8cella7
Postato in data: 05 Giugno 2004 alle 20:49
sn sempre stata molto interessata agli attacchi degli squali e nutro una passione in particolare x il grande squalo bianco, ho trovato i vostri link molto interessanti ed esaustivi. Ringrazio tutti x la competenza che dimostrate e x la vostra gentilezza. saluti cella!


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 05 Giugno 2004 alle 23:45
Caro/a Cella,
grazie a te per le parole e per aver scelto MM.
Permettimi solo di sottolineare che tutti noi, nel nostro piccolo, con i nostri interventi, facciamo di MM una enciclopedia multimediale sempre in espansione.
Ciao

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Postato da: Alex
Postato in data: 07 Giugno 2004 alle 09:45

Dai un occhio qui

http://www.geocities.com/demaddalena_a/ - http://www.geocities.com/demaddalena_a/



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Ciao
Alex


Postato da: LucidiMare
Postato in data: 23 Giugno 2004 alle 15:55

Un saluto a tutti

Concordo pienamente con l'idea che gli squali sono animali splendidi, vanno ammirati e rispettati, più che temuti. Loro sono i veri signori del mare e noi siamo solo ospiti di questo incredibile ambiente.

Mi immergo da molti anni e sono appassionato di fotografia sub. Mi è capitato molte volte di incontrare squali ed ad ogni incontro il problema è sempre stato lo stesso: cercare di spaventarli il meno possibile in modo da poterli fotografare al meglio;

tranne una volta....

http://www.mar-rosso.it/Gazzettino/DiarioDiBordo/testomag.htm - http://www.mar-rosso.it/Gazzettino/DiarioDiBordo/testomag.htm

ciao

massimiliano

 



Postato da: imotep7767
Postato in data: 12 Agosto 2004 alle 11:03

Ciao Simona,

ho letto molto e sentito altrettanto sugli squali... e mi sono fatto l'idea, che posso suffragare con una serie di pubblicazioni scientifiche, che gli attacchi degli squali all'uomo sono sotanzialmente degli errori degli squali.

Noi umani non gli piaciamo affatto! intendo come piatto :)

l'unica cosa a cui starei attento nel fare immersioni con gli squali e di non usare oggetti che generano campi elettromagnetici anche di piccolissima intensità. Gli squali sono sensibilissimi all'elettromagnetismo e un forte (per loro) campo potrebbe generare reazioni anormali.

Umberto



Postato da: bluesexplosion
Postato in data: 24 Agosto 2004 alle 23:51
Intanto salve a tutti... finalmente dopo eoni mi sono iscritto ad un forum piu per la mia passione che per il mio lavoro :D e spero di riuscire a "crescere" insieme a questo forum per quella che poi è la mia piccola passione ovvero gli squali...

in merito alla vostra discussione mi limito solo a ricordare di come gli attacchi da parte degli squali siano di gran lunga minori da parte di quelli che l'uomo compie nei loro confronti...

giusto per "romanzare" un po mi domando se non sia una sorta di lotta tra alcuni dei gradini piu alti della catena alimentare...


Postato da: fundiver
Postato in data: 21 Gennaio 2005 alle 14:43

Ciao Simo,

sono Marco e sono nuovo del forum!

Mi sono immerso diverse volte con varie specie di squali, l'ultima volta è stata questo dicembre a Marsa Alam, con dei pinna bianca oceanici molto grandi e ti posso confermare che sono molto lontani da quei mostri che ci fanno vedere in tv.

Prima di tutto bisogna capire quando è ora di togliersi dai piedi; visto che come hanno già detto altri prima di me noi siamo nel loro abitat e poi bisogna restare il più calmi possibile ed ammirarli nella loro maestosità.

Nessun altro abitante dell'oceano ha quel fascino!

Molto probabilmente sarà sempre più difficile immergersi in loro compagnia visto che li stiamo sterminando; specialmente le popolazioni asiatiche (in Malesia in un piccolo mercato del pesce ho visto centinaia di squali uccisi per le loro "preziose pinne"

Saluti

Marco



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Fundiver


Postato da: neosub
Postato in data: 24 Gennaio 2005 alle 16:04

io ho il terrore di trovarmi faccia a faccia con uno squalo anche se di razza innocua, penso che morirei di infarto  



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Cri


Postato da: fundiver
Postato in data: 24 Gennaio 2005 alle 17:01

Ciao Cri,

anche mia moglie aveva una paura tremenda degli squali; pensa che la prima volta che li abbiamo visti in Malesia, praticamente un squalo grigio ci veniva incontro e quando lei se ne è accorta mi si è attaccata come un polpo.

Adesso la paura è svanita ed è subentrato il rispetto e l'ammirazione.

Dai non aver paura e prova anche tu questa emozione.

Saluti

Marco



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Fundiver


Postato da: neosub
Postato in data: 24 Gennaio 2005 alle 17:23
Postato originariamente da fundiver

Ciao Cri,

anche mia moglie aveva una paura tremenda degli squali; pensa che la prima volta che li abbiamo visti in Malesia, praticamente un squalo grigio ci veniva incontro e quando lei se ne è accorta mi si è attaccata come un polpo.

Adesso la paura è svanita ed è subentrato il rispetto e l'ammirazione.

Dai non aver paura e prova anche tu questa emozione.

Saluti

Marco

no no non posso! no riuscirei a buttarmi in acqua consapevole di andare incontro ad uno squalo, anzi appositamente per vedere uno squalo! solo a pensarlo ho i brividi, già con i barracuda il cuore mi è impazzito, anche perchè ci siamo ritrovati in sosta di sicurezza in mezzo ad una branco di pesciolini attaccati da un barracuda



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Cri


Postato da: fundiver
Postato in data: 24 Gennaio 2005 alle 17:40

Ma non hai qualcuno che come me ti può spronare per vincere qyesta paura?

In fondo gli squali sono come i cani!

Ti assicuro che la paura che hai è data dalla cattiva reputazione che la tv ha creato intorno a questi stupendi animali.

Tanto se bazzicherai zone come il Mar Rosso prima o poi ti capiterà di incontrarli e vedrai che cambierà tutto!

Saluti

Marco



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Fundiver


Postato da: Scercola
Postato in data: 24 Gennaio 2005 alle 19:27

Io darei no so che per vedere un bello squaletto, prima o poi mi faccio una bella vacanza a caccia del miti8co bianco :)

ciao



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Fabio Russo
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Postato da: fundiver
Postato in data: 24 Gennaio 2005 alle 20:48

Ciao Fabio,

l'unico che non andrei a cercare forse è lo squalo bianco!

E poi un immersione in gabbia penso che sia la cosa più triste del mondo!

Di solito chi organizza queste immersioni attira gli squali con esche e pasture varie e penso che sia la cosa più innaturale del mondo!

In quel caso non mi immergerei visto che tutta quella roba buttata in acqua fa andare gli squali in quella che si chiama frenesia alimentare.

Ti posso assicurare dalla mia poca esperienza subacquea (sono alla centesima immersione) che molti altri squali hanno un fascino tutto loro.

Ho avuta la grande fortuna di incontrare squali grigi, pinna bianca, pinna nera, nutrice, il favoloso leopardo e lo splendido pinna bianca oceanico.

Incontrali e capirai!

Buona fortuna.

Marco



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Fundiver


Postato da: Scercola
Postato in data: 24 Gennaio 2005 alle 21:09

Ho un'esperienza di immersioni direi buona, essendo di un paese di mare, ma di squali in mediterraneo non se ne trovano molto facilmente!!! Mi interessa il bianco proprio per quello che rappresenta, l'apice della catena alimentare, il predatore di mare per eccellenza, se una gabbia è necessaria per poter stare un attimo al suo fianco che gabbia sia, resti chiaro sono comunque contrario alle interazioni alimentari con qualsiasi tipo di animale!!

Sarebbe bellissimo poterci nuotare a fianco senza protezioni ma un animale selvatico rimane pur sempre tale e quindi qualche precauzione è necessaria!!!

Non lo farei per sfida personale ma solo per ammirazione verso uno splendido animale, esempio della grandezza della natura!!!

Ciao

 

 



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Fabio Russo
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Postato da: neosub
Postato in data: 25 Gennaio 2005 alle 08:40
Postato originariamente da fundiver

Ma non hai qualcuno che come me ti può spronare per vincere qyesta paura?

In fondo gli squali sono come i cani!

Ti assicuro che la paura che hai è data dalla cattiva reputazione che la tv ha creato intorno a questi stupendi animali.

Tanto se bazzicherai zone come il Mar Rosso prima o poi ti capiterà di incontrarli e vedrai che cambierà tutto!

Saluti

Marco

 

mio fratello ci prova in tutti i modi a convincermi ma io non cedo e poi ho una paura folle anche dei cani! credo che siano i dentoni a spaventarmi ....



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Cri


Postato da: davide barzazzi
Postato in data: 16 Febbraio 2005 alle 18:39

 Provo il massimo rispetto per gli squali,che mi hanno affascinato sin da quando ero piccino, certo che la scazzottata di dieci minuti che abbiamo fatto con un Longimanus di due metri al termine di una immersione sul Dunraven in Mar Rosso mi ha lasciato il segno per un bel po'. Adesso, quando mi trovo in mari tropicali, ho preso l'abitudine, mentre galleggio in superficie in attesa di immergermi o di salire in barca, di guardare spesso sotto il pelo dell'acqua... non si sa mai. E così ho imparato che gli squali sono affascinanti mentre sei in immersione, ma che è preferibile non incontrarli quando si è in superficie. Il Longimanus, o pinna bianca oceanico poi è uno dei più rognosi. Ad ogni buon conto, lo spavento di quel giorno (8 novembre 2003) non mi ha certo allontanato dal mare, anzi mi ha aiutato ad essere ancor più cosciente della bellezza della vita marina e più rispettoso di un ambiente che va curato e protetto. D'altra parte, quando ci immergiamo, gli "ospiti" siamo noi. Ciao a tutti.



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davisub


Postato da: supercalifornia
Postato in data: 07 Marzo 2005 alle 14:02

Ciao a tutti, sono ancora un giovane subacqueo inesperto ma per fortuna facendo una vacanza a Sharm ho avuto la possibilita di vedere (anche se non da molto vicino) un piccolo squalo pinna bianca. Trovo che la sensazione piacevole provata in quei momenti  sia una cosa molto preziosa, rara e spero non irripetibile!!!Ed è proprio la grandissima voglia di ripetere queste emozioni che mi preoccupa:Ieri mi trovavo con dei miei amici in un ristorante di cucina cinese e tra una barzelletta e una risata cosa mi ritrovo leggere nel menu!!!????

n°24 Zuppa di pinna di pescecane!!!

Ora scrivo in questo forum per chiedervi un consiglio!! Come mi devo comportare?? Penso che non sia giusto neanche prendersela subito con il gestore del ristorante visto che magari sia del tutto all'oscuro del pericolo di estinzione che corrono questi Magnifici animali. Magari per loro è come fezzare una Mucca. Per adesso la mia idea è quella magari di lasciargli sotto la porta un piccolo foglietto informativo (come ad esempio il messaggio del progetto Padi per la difesa degli squali),cosa ne pensate!!!!  Ovviamente verificare dopo un certo lasso di tempo se ancora nel loro menu sia presente la voce n°24.

Ma questo mercato di pinne di squalo non è illegale come servire per esempio nei ristoranti i datteri di mare?? (Tra l'altro per quest'ultimo fenomeno ho visto anche intervenire le Iene di Italia1).

Saluto!!



Postato da: Ce77
Postato in data: 18 Marzo 2005 alle 11:45

CIAO NON SONO UN GRANDE CONOSCITORE DI SITI O STATISTICHE PERò POSSO AFFERMARE CHE IN 34 IMMERSIONI EFFETTUATE A SIPADAN COSTANTEMENTE A CONTATTO CON SQUALI DI OGNI GENERE (TRANNE SILKI E BIANCHI) NON SONO MAI STATO NEMMENO CONSIDERATO DA QUESTI, POSSO GARANTIRE CHE PER FARE FOTOGRAFIE LA MIA DISTANZA DA LORO ERA VERAMENTE POCA...................

QUINDI RISPETTIAMOLI E LORO FARANNO LO STESSO, D'ALTRONDE PENSO CHE IN MARE ABBIANO BEN DI MEGLIO CHE DEGLI UOMINI PIENI DI OSSA ED UNA BOMBOLA METALLICA SULLE SPALLE



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Cesare


Postato da: simo81nz
Postato in data: 21 Marzo 2005 alle 23:43

Assolutamente..infatti non ci sono casi quotidiani, per fortuna!!

Ma il vero problema sono gli esseri umani che non rispettano queste meravigliose creature..eppure basterebbe così poco!!!



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simo81nz


Postato da: Ce77
Postato in data: 22 Marzo 2005 alle 08:43

devo darti assolutamente ragione Simo, il problema a mio giudizio è che in come tutti gli altri sport (vedi le file agli skilift, per rimanere in stagione) parte integrante del corso open o corrispondente dovrebbe essere l'inculcazione (uso questo termine perchè per alcuni non è sufficiente insegnamento) del bon tone subacqueo............

buona giornata 



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Cesare


Postato da: davide barzazzi
Postato in data: 23 Marzo 2005 alle 20:05

Ciao Ce e Simo, sono completamente d'accordo con voi per quello che riguarda il rispetto (o bon ton) nei confronti non solo degli squali ma, ovviamente, di tutti gli esseri viventi in generale.

Certo che, parlando di attacchi "squaliferi", esiste quello che possiamo chiamare fattore X, ovverossia l'evento imprevisto, che non viene deciso da un comportamento scorretto da parte del subacqueo.

Ciò che , per esempio, accadde a me (vedi la mia mail del 16/2/05 presente in questa pagina) è stato del tutto casuale, in quanto mentre attendevamo di essere recuperati dalla barca al termine di una immersione in Mar Rosso, è stato lo squalo a "cercarci" ed a farci passare un brutto quarto d'ora, episodio questo molto simile a quello descritto da Massimo Bicciato e Massimiliano Benini nel N°205 di SUB del 2002.  Naturalmente questi sono episodi che avvengono assai raramente, però da mettere in preventivo quando ci si immerge in mari tropicali. Ed infatti, ai due istruttori che erano in mia compagnia e che hanno al loro attivo almeno 4/5000 immersioni non era mai capitato niente di simile, e tanto meno ad altri sub di mia conoscenza che di dives ne hanno ancora di più nel loro log book.

Cosciente quindi della rarità di incontri così ravvicinati, devo dire che tutte le informazioni che ho accumulato nel corso degli anni circa il comportamento da tenere nel caso si presentasse una situazione del genere si sono rivelate utili.

1) Non perdere lo squalo di vista. - 2) Muoversi il meno possibile. - 3) Non fuggire dalla parte opposta, che tanto non serve a nulla. - 4) Provare a far uscire aria dall'erogatore provocando così un rumore che spesso disturba e allontana gli squali. - 5) Colpirlo sul "naso" se proprio dovesse essere troppo "curioso" - 6) Nel peggiore dei casi, se si è in superficie, togliersi il GAV dopo aver imboccato lo snorkel, afferrare con una mano la rubinetteria della bombola e aiutarsi con l'altra ad usare la bombola stessa come un'ariete per difendersi.

Possono sembrare consigli sciocchi, ma non ci sono altre alternative quando ci si trova in una situazione simile. Nel nostro caso un deciso colpo di videocamera  vicino all'occhio dello squalo si è rivelato risolutore e il Longimanus se ne è andato (abbiamo filmato l'accaduto) e noi siamo schizzati sulla barca, anche perchè lo squalo in questione, anche se allontanato, tende a tornare sui suoi passi nel giro di uno o due minuti.

Comunque, come avete detto voi, il rispetto prima di tutto!

Ciao!

Davide

 

 



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davisub


Postato da: simo81nz
Postato in data: 23 Marzo 2005 alle 23:21

Bè..questo purtroppo è il motivo che mi tiene lontana dal mare!!!Io sarei morta di paura!!Grande biologa..ma spero che prima o poi mi passera'..sara'necessario per il mio lavoro!!!Ma se qualcuno ha pazienza puo'suggerirmi qualche buona squala di sub vicino Roma!!Grazieeeee..magari questa estate faro'la mia prima immersione?????Anche se per queste cose ancora ho bisogno di qualcuno che mi prenda e mi ci porti con forza...non l'ho ancora trovato..di solito mi dicono che sono matta!!!Vabbè...Grazie Grazie...



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simo81nz


Postato da: simo81nz
Postato in data: 23 Marzo 2005 alle 23:34
Il mio sogno è e restera'..incontrare il GRANDE SQUALO BIANCO!!!Il re dei mari....

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simo81nz


Postato da: Ce77
Postato in data: 24 Marzo 2005 alle 08:38

Beh........ da avere paura degli squali a voler vedere il bianco.......... è un bel passo, io se fossi in te inizierei con un bellissimo pinna bianca o nera............. anche loro fanno la loro bella impressione le prime volte.

buona pasqua a tutti



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Cesare


Postato da: MidNight
Postato in data: 18 Aprile 2005 alle 10:30
ciao a tutti gli appassionati del mondo marino,
sono uno studente di biologia del secondo anno,e sono un appassionato di nuoto di fondo e come tutti qui del resto , degli squali.
in proposito al problema degli attacchi sono d'accordo nel dire che sono rari e che l'uomo di norma non è appetibile per lo squalo per lo scarso valore nutrizionale....daltronde lui si muove continuamente e sprecherebbe troppe energie in un attacco ad una preda da cui non ricaverebbe un gran sostentamento, le foche invece mmmmmmmmm che buone così grasse!
mi piacerebbe tantissimo vedere uno squalo!solo che ho paura non di lui , ma della reazione che susciterebbe in me!
prima ho nominato il nuoto di fondo, non so se sapete in cosa consiste, be non ci vuole molto: è un nuoto di resistenza , quindi basato sulla distanza.Con mio padre ho attraversato lo stretto di messina (3km), tra lipari e salina isole eolie(5km) e tra ponza e palmarola isole pontine(9km) , l'ultima è durata quasi 4 ore e vi assicuro che nuotare in mare aperto anche solo con una barca accanto(che ci guida e indirizza) ...... be non dico che è da sballo , perchè non è quella la sensazione , è come se il mare avesse coscienza di quello che stai facendo e ti riconoscesse il permesso di farlo ..... credo che la parola chiave sia il rispetto.sapete la sensazione iniziale, almeno da parte mia è di disagio e un po di paura causata soprattutto dalla tv(mi riferisco alla cattiva fama che ha "sguinzagliato" in giro con film tipo blu profondo o il classico Lo Squalo), ma nuotando in questo blu sconfinato , ti fa dimenticare tutte queste apprensioni e pur persuadendosi di poter in ogni caso tenere sott'occhio l'ambiente ciorcostante , ti senti appagato!

spero di non avervi annoiato e ciao a tutti!
Filippo w gli squali


Postato da: MidNight
Postato in data: 18 Aprile 2005 alle 10:48
ps ho dimenticato di dirvi la cosa piu importante :in tutte queste occasioni che ho avuto di nuotare in mare aperto non ho mai avuto la fortuna/sfortuna di incontrare cratura marine. secondo me è dovuto al fatto che nuoto in periodi duranti i quali c'è sempre molto turismo e quindi gran mrtoriamento del mare lungo la costa!

voi cosa pensate di tutto questo? secondo voi l'incontro in superfice di uno squalo potrebbe rivelarsi pericoloso, premesso , nel tal caso che io abbia il tempo di vederlo?io penso che lo squalo non attacchi subito ma che prima ti studi per valutarti energeticamente , voi che dite?
comunque credo che lo squalo sia uno degli esseri viventi più perfetti che esista, be dopo tutto è il risultato di anni e di ere direi di evoluzione!
a presto!


Postato da: formixnolimits
Postato in data: 18 Aprile 2005 alle 19:02

ciao midnight, a me anche piacerebbe incontrare uno squalo, ma sotto la superficie con la mia attrezzatura addosso;nuotando liberamente come fai tu,bhe, nn ci terrei proprio a incontrarlo per svariati motivi.secondo me è pericoloso.gli attacchi all'uomo sono avvenuti quasi tutti in superficie, perchè appunto veniamo scambiati per delle prede. se uno squalo viene infastidito piuttosto cerca di tirarti delle testate,questo capita sopratutto a cameramen e fotografi troppo invadenti.

il fattore piu importante secondo me, è quale squalo è pericoloso e quale no. con una verdesca nn correresti pericolo, ma se fosse un bianco........... 

mi piacerebbe sapere cosa ne pensano studiosi ed esperti di squali.

                                  cordiali saluti francesco

p.s. il nuoto di fondo mi attira un casino, ma nn ho mai praticato....... mi puoi dare alcune dritte su come si organizza come e dove si puo praticare, se ci vogliono permessi ecc.ecc. grazie



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formixnolimits


Postato da: davide barzazzi
Postato in data: 19 Aprile 2005 alle 00:38

Caro Midnight, squali mentre sei in superficie è meglio non incontrarli mai ( a parte squali balena ed elefante), perchè in generale vuol dire che stanno cercando qualcosa. Nel caso non lo avessi fatto, leggi la mia mail nella pagina precedente.

Di conseguenza sono d'accordissimo con Francesco "formix", e te lo dice uno che con gli squali ha già totalizzato almeno un centinaio di incontri ravvicinati sott'acqua, ed uno con "contatto" (spero primo ed ultimo) in superficie.

Ciao

David



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davisub


Postato da: MidNight
Postato in data: 19 Aprile 2005 alle 10:49
ciao formixnolimits,
certo hai perfettamente ragione nel dire che è molto pericoloso o che lo è nel maggiore dei casi incontrare squali in superficie , ma io ricordo anche che gli ultmi attacchi mortali in italia, sono stati a carico di sub in zona elba!
Io penso che nel mediterraneo , salvo quelli di piccole dimensioni come le verdesche , siano presenti in percentuali basse , o forse lo spero . anche se all'elba , probabilmente era stato avvistato un Carcharodon carcharias (bianco)come anche nel circeo.
Per quanto riguarda il nuoto di fondo, noi abbiamo iniziato da armatoriali, chiedendo i permessi alla guarda costiera , perchè è lei l'istituzione che bisogna smuovere, e con i tempi che hanno devi pensarci almeno un tre settimane prima, poi devi pensare alle barche che ti devono scortare dall'altra parte , perchè devono darti la rotta , tu dal mare certo non vedi dove vai.
Poi sempre quest'ultime devono sempre starti vicino,prima di tutto per proteggerti dai , scusa il termine, "coglioni " con motoscafi che passano senza fare troppo attenzione sul dove vanno e in secondo piano dagli abitanti marini appunto perchè sicuramente tu sei appetibile e piccolo per alcuni, ma la barca l'elica e il rumore che fanno sicuramente meno,no!
Noi da quest'anno stiamo per creare un'associazione , perchè siamo in tanti o comunque cominciamo ad avere spinte in tal direzione....e poi perchè piu si è grandi e piu si ha potere od effetto mettila come vuoi sulle istituzioni, penso che questo lo sai no!
Quest'anno proveremo a fare avanti indietro lo stretto di messina, se ti interessa puoi venire anche tu!puoi fare solo l'andata o il ritorno, anche noi come ti ho scritto abbiamo iniziato da quello!
ciao


Postato da: formixnolimits
Postato in data: 19 Aprile 2005 alle 15:58

ciao midnight, nn ero al corrente del fattaccio dell'isola d'elba.dove posso trovare informazioni sulla dinamica dell'incidente? hai notizie più precise da darmi? quando è successo?

nell'agosto 2004 è stato avvistato un bianco a siracusa di grosse dimensioni che ci ha costretto ad annullare l'immersione. nn è un fatto  inusuale l'avvistamento di squali in sicilia, vuoi per le numerose tonnare, vuoi per la collocazione geografica dell'isola, o altri motivi che nn so, so invece  che c'è ne sono parecchi, ho visto anche un sacco di foto, ma di attacchi all'uomo nn ne ho sentito parlare ancora, e spero di nn sentirne............

quando è stato visto il bianco nel circeo?

se vuoi darmi notizie piu dettagliate sul nuoto di fondo fallo in privato cosi nn facciamo deragliare questo interessantissimo post  

                                                                                 ciao francesco



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formixnolimits


Postato da: stellinamare200
Postato in data: 21 Aprile 2005 alle 21:35

L'argomento "Attacchi di squali", è senz'altro molto "appetibile", perchè chi più chi meno, siamo stati tutti influenzati da Spielberg con il "suo" squalo.

In effetti, questi magnifici animali, tra i pochi che non solo sono sopravvissuti ai millenni (sono dei veri e propri fossili viventi!), ma sono rimasti sostanzialmente inalterati!

Una delle azioni che compie uno squalo nei confronti di una potenziale preda, è un "assaggio" e, spesso, quando è un uomo a finire tra i suoi denti, questi viene rifiutato come pasto.

Alcuni squali, come lo squalo tigre, ad esempio, sono in grado di ingoiare qualunque cosa senza poi rigurgitarla, cosa che fanno altre specie ancora: sono dei veri e propri spazzini del mare! Nello stomaco di squali tigre, si è trovato di tutto, perfino targhe di automobili

Non esiste un comportamento comune a tutte le specie di squali, sempre parlando solo di tecnica predatoria. Ogni specie ha un comportamento a sè ed all'interno della specie si riscontrano delle diversità nel comportamento atteso.

Abbiamo, quindi, delle linee guida generali, non assolute.

A presto

Aida 



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Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001


Postato da: moorish
Postato in data: 22 Aprile 2005 alle 17:23
Ciao Davide,
riguardo al longimano che hai incontrato, e' stato per caso alle isole brothers? Perché so che se ne possono incontrare da quelle parti. Il longimano di solito è pelagico e raramente si avvicina alle coste.
Non ti invidio per niente e sei stato bravo a gestire una situazione simile. Il longimano è effettivamente pericoloso, è responsabile di molte vittime fra i naufraghi durante la guerra.
Fate attenzione a non confonderlo con i pinna bianca di scogliera, quelli non sono pericolosi per l'uomo. Il longimano ha pinne lunghe e arrotondate (ed è spesso accompagnato da pesci pilota). A volte attacca in coppia e quindi mentre ne tieni sott'occhio uno potresti averne un altro dietro.

Infine riguardo alla presenza del bianco in mediterraneo potete vedere la cartina degli avvistamenti su http://www.zoo.co.uk/~z9015043/medws_pics.html

Ciao a tutti.


Postato da: davide barzazzi
Postato in data: 22 Aprile 2005 alle 18:58

No, il Longimanus l'ho trovato a Beacon Rock, ovvero al termine di una immersione sul relitto del Dunraven.  Ed il riconoscimento del tipo di squalo è immediato: la forma è inconfondibile ed è quasi sempre accompagnato da pesci pilota striati. Avevamo anche la videocamera e sono riuscito anche ad estrapolare qualche immagine still dal video. Questo era da solo, ma la prossima volta, nel caso un secondo Longi arrivasse da dietro vedrò di essere munito di mutande di latta.

Spero di non ripetere l'esperienza, però è anche un grandissimo emozionante ricordo che porterò sempre con me (e chi se ne potrebbe scordare?)

Ciao



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davisub


Postato da: formixnolimits
Postato in data: 22 Aprile 2005 alle 22:54

ciao ragazzi, volevo spezzare una lancia a favore del longimanus........(si fa x dire)

mi è stato detto che c'è la possibilità di effettuare immersioni con diversi "longimani"che ronzano intorno in maniera trankuilla ,addirittura sfiorando i sub per pura curiosità......... vi farò avere notizie più dettagliate di dove e come, la prossima settimana e anche fotografie..............

con questo nn voglio contrariare quanto detto da voi , il longimanus rimane uno squalo molto temibile,però esiste la possibilità che questo si abitui ad avere interazioni pacifiche con l'uomo e mi affascina l'idea che l'uomo possa ammirare da molto vicino uno dei predatori per eccelleza dei mari più belli del mondo.....

 cordiali saluti e a presto francesco

 



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formixnolimits


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 22 Aprile 2005 alle 23:10
Postato originariamente da stellinamare200

Non esiste un comportamento comune a tutte le specie di squali, sempre parlando solo di tecnica predatoria. Ogni specie ha un comportamento a sè ed all'interno della specie si riscontrano delle diversità nel comportamento atteso.


Abbiamo, quindi, delle linee guida generali, non assolute.


A presto


Aida


.....senza parlare del comportamento "umano" che, contrariamente all squalo, dovrebbe usare il cervello.
Concordo pienamente con Aida.
Lo squalo come specie vive nel mare milioni di anni prima dell'avvento dell'uomo.
Non possiamo ne dobbiamo modificare quello che da milioni di anni ad oggi è la "regola" per la sopravvivenza negli abissi.
Forse, in tutti questi discorsi, interessanti ed a volte istruttivi, dimentichiamo che NOI nel LORO mondo siamo e rimarremo OSPITI!!
Forse, visto la nostra "alta" intelligenza, abbiamo dimenticato che NON siamo i padroni dell'universo.
Forse, probabilmente è la prima, dimentichiamo che l'attacco dello squalo è talmente raro quanto non meno ammazzare un uomo sotto la macchina o in cucina.
Finiamola di parlare di specie pericolose e NON dimentichiamo che non interagiremo mai con loro possiamo solo limitarci ad osservare, studiare ma non giudicare ne sentenziare.
Con rispetto.

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....chi non rispetta non avrà rispetto!!
http://www.franco62.com - Franco Iannello
http://www.mondomarino.net - MondoMarino Il Portale


Postato da: formixnolimits
Postato in data: 23 Aprile 2005 alle 00:19
parole sante

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formixnolimits


Postato da: formixnolimits
Postato in data: 23 Aprile 2005 alle 00:24

tuttavia nn sono convinto sul fatto che nn interagiremo con gli squali , per il semplice motivo che l'uomo ha già interagito con questi predatori.si vedono molti filmati dove sub con maglie d'acciao danno da mangiare ai "pesci cani" ..... non è interagire quello? mi sbaglio forse?



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formixnolimits


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 23 Aprile 2005 alle 11:40
Postato originariamente da formixnolimits

si vedono molti filmati dove sub con maglie d'acciao danno da mangiare ai "pesci cani" ..... non è interagire quello? mi sbaglio forse?


.....questo, per me, non'è interagire.
Lo chiamerei............ sfruttamento...turistico??????............d'immagine??????
Perchè dare da mangiare ad un animale che già in natuara non ha bisogno dell'uomo??
Per studiare una specie non bisogna intralciare il comportamento naturale. Bisogna osservare e attendere, dopo lunghissimo tempo, un loro segnale.
Noi, ripeto, siamo OSPITI!
Con rispetto.




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....chi non rispetta non avrà rispetto!!
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Postato da: formixnolimits
Postato in data: 23 Aprile 2005 alle 12:54

ciao franco, non ti "siddiare" ma dare da mangiare ai pesci è interagire con loro,a prescindere dal fatto che è una cosa negativa

                                                                             saluti francesco



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formixnolimits


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 23 Aprile 2005 alle 12:58
Ciao Francesco non mi "siddio" rispetto i punti di vista e non voglio fare un batti e ribatti per dare altro spazio.
Ma dar da mangiare lo considero "attirare" forzatamente la loro attenzione.
Ciao

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....chi non rispetta non avrà rispetto!!
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Postato da: MidNight
Postato in data: 23 Aprile 2005 alle 17:23
ciao a tutti,
io penso che il termine interagire sia piu adeguato usarlo con esseri viventi in grado anche loro di trarre qualche informazione e di metterla in pratica...ora tutti sanno che anche gli squali posso abituarsi e quindi se vogliamo "modificare leggermente" il loro comportamento in base alla loro esperienza e quindi nel caso dell'uomo sapere magari che da quest'ultimo si puo ricevere del cibo ... vedi acquari , ma questo lo fanno tutti gli animali o la maggior parte.In conclusione penso che con un delfno uno possa interagire per esempio, ma lo squalo, un pesce che è nato per vivere d'istinto , non credo!dargli da mangiare è sempre e comunque come imboccarli sfruttando la loro natura di predatori , non credo che si dica interagire!...non credo che noi potremo mai interagire con loro, ma cercarne di comprenderne la natura e di conseguenza imparare a conoscere i nostri lmiti...loro sanno inconsciamente dove possono stare e dove no , e noi..............?
ciao a tutti


Postato da: moorish
Postato in data: 24 Aprile 2005 alle 12:47
Più che dibattere sul significato di "interagire" penso sa più importante riconoscere che lo shark feeding, ovvero il dar da mangiare agli squali, sia un fenomeno da abbandonare al più presto. C'è il rischio che essi imparino ad associare l'uomo al cibo e potrebbero diventare aggressivi se non ne ricevono... Lo stesso è capitato in Yosemite con gli orsi, e infatti il bear feeding è stato successivamente pribito.

Inoltre durante questa mensa gratuita e collettiva gli squali si eccitano fortemente e si verifica un fenomeno noto come "feeding frenzy", cioè frenesia da cibo, in cui anche esemplari non particolarmente pericolosi per l'uomo potrebbero sferrare morsi qua e la.

Ma possibile che non riusciamo a starcene buoni in acqua???


Postato da: stellinamare200
Postato in data: 24 Aprile 2005 alle 19:23

Sono perfettamente daccordo con moorish,

è una pratica per definir la quale non ho aggettivi negativi sufficienti!!

Altro che interagire!! Per lo squalo diventa un riflesso condizionato: uomo=cibo! Non importa se l'uomo porge il cibo o meno, tanto può diventare cibo egli stesso!!

Inoltre gli squali che partecipano al banchetto, tenderanno a rimanere lì, nel luogo dove trovano cibo senza fatica, quindi non solo non s'interagisce, ma si alterano le abitudini di animali selvatici che restano nel loro ambiente naturale, con potenziale compromissione della specie, che può manifestarsi a vari livelli.

Mai sentito parlare di "batterfly effect"?

Rispettiamoli e facciamoli rispettare: le vere, perfette macchine per uccidere, SIAMO NOI!

A presto

Aida



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Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001


Postato da: protesilao
Postato in data: 25 Aprile 2005 alle 00:58

Ciao Simona,

ci sono siti più interessanti da consultare, purtroppo il sensazionalismo impera, ho incontrato spesso squali, sia in mediterraneo che in altri mari e ti posso dire che sono animali diffidenti, molto guardinghi e il più delle volte quando incontrano l'uomo, filano via come saette.

I pericoli per i subacquei in mare sono ben altri, a cominciare dalle imbarcazioni che sfecciano a manetta, agli ignoranti criminali che quando vedono una bandiera "alfa"(la biancoazzurra che indica un subacqueo in immersione) e la non ufficiale rossa con la diagonale bianca, si avvicinano per vedere di cosa si tratta, ecc.

Pensa che una volta un motoscafo si è ormeggiato al mio pallone segnasub e si sono poi scusati dicendono che pensavano si trattasse di una boa d'ormeggio. Come se un automobilista passando col rosso ed investendo una persona dicesse: "mi scusi, ma che vuole, non conosco i segnali!

Tornando agli squali, se li incontrerai sarai fortunatissima, è un incontro non consueto e stai tranquilla, noi siamo molto più nocivi di loro.

Ciao,

Protesilao



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Antonio Colacino
Meno istruttori + subacquei!


Postato da: protesilao
Postato in data: 25 Aprile 2005 alle 01:17

Ciao Aida,

mi trovi perfettamente d'accordo con quanto affermi, purtroppo molte persone sono state fuorviate durante l'infanzia dagli spettacoli dei circhi equestri che hanno diffuso un messaggio perverso insegnando che l'animale non và amato e rispettato nella sua dignità per quello che è in natura, ma per le cose ridicole e vergognose che l'uomo gli insegna, diffondendo nocivo antropocentrismo.

Concludendo: no deciso allo shark(ed altri animali) feeding!

Protesilao



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Antonio Colacino
Meno istruttori + subacquei!


Postato da: protesilao
Postato in data: 25 Aprile 2005 alle 01:30
[QUOTE=Makokitu]

Ciao gente!

io sono apassionato di sub da che avevo 6 anni ( grazie a mio padre )

di sub? Ma sei italiano?

ho avuto 3 incontri con scuali in italia e in nessuno dei casi sono stato attaccato.

squali si scrive con la Q !

il primo: 1996 Policastro ( Salerno )

profondita 4/5m

distanza dalla riva: 30/35

scualo: sconosciuto ( collore griggio chiaro muso troncato )

Squalo con la Q! e grigio con una sola G!

lunghezza: 2m

mi ha ignorato completamente!!!

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secondo: 1998 Petacciato ( Vasto )

profondita: superficie

dov'è l'accento sulla a?

esemplari: verdesche

distanza dalla riva: 100m circa

lunghezza: 1m e 80cm

inseguito e poi lasciato ma senza attacco solo curiosita.

di nuovo l'accento sulla a!

-----------------------------------------

terzo: 1999 Tropea  ( Calabria )

profondita:10/15m

esemlare: verdesca

qui manca una p.

distanza dalla riva: 120/130m

lunghezza: 1m 50 circa

inseguito per un po, affiancato e poi lasciato stare, solo curiosita.

Apostrofo sulla o ed accento sulla a.

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ditemi voi, ho sono stato fortunato o la fama fatta a gli scuali e un po esagerata?

o non è verbo e si scrive senza H, squali con la Q e apostrofo sulla o di"po". Non te ne avere a male , ma scrivere su internet non è come mandre sms dal telefonino( ed anche qui ci sarebbe da ridire), comunque hai fatto proprio degli incontri interessanti, la fortuna è stata vedere gli squali, no di non essere attaccati, perchè l'attacco degli squali  (le specie effettivamente potenzialmente pericolose sono poche) è un evento poco probabile , i rischi del traffico sono ben maggiori.

Ciao,

Protesilao



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Antonio Colacino
Meno istruttori + subacquei!


Postato da: formixnolimits
Postato in data: 25 Aprile 2005 alle 22:01

sono d'accordo al 2000% con moorish......è meglio che nn imparino ad assocciare l'uomo con il cibo, ed è inutile dibattere su un un termine interpretabile  in tanti modi, ma che ha un solo significato sul dizionario..............è troppo pericoloso invece lo shark feeding(nn so se ho scritto giusto, abbi pazienxa antonio ma neanche io so scrivere su internet  e nn ci tengo a imparare in quanto la ritengo una cosa abbastanza inutile per l'uso che ne  faccio, oltre essere terreno fertile per pignoli, preferisco il contenuto al contorno, sono un po rudimentale :D, e un po permaloso forse)e sopratutto il fatto che gli squali potrebbero alterare le loro abitudini con conseguenze pericolose nn solo per l'uomo ma anche per l'ecosistema come dice giustamente aida.

purtroppo gli squali hanno cattiva fama per colpa dell'uomo che diffonde nocivo apotr.... insomma quella cosa li che dice antonio, ma queesto è nella nostra natura,  sbaglio o in molti dicono che  meridionali sono cattivi perchè c'è la mafia? .......     

ho qualke domanda da porre:

per antonio: come mai dici che la bandiera biancorossa nn è ufficiale? io so che (come c'è scritto sul mio manuale di patente nautica) la bandiera ros sa e bianca per acque nazionali e biancazzura x acque internazionali

per aida: nn ho mai sentito parlare di batterfly effect, mi puoi illuminare sull'argomento? per quanto riguarda il film mi spiace nn posso venire a vederlo ,sfiga vuole che abito in piemonte :

ho sentito dire che nel circeo sono stati avvistati un po di squali, anche bianchi,in passato ,qualkuno sa darmi notizie, o indirizzi web che contengono notizie a riguardo? quest'estate dovrei lavorare li:o: ..........

c'è qualkuno che sa darmi consigli su come comportarmi nel caso in cui uno squalo bianco o non, si avvicina mentre ho un gruppo in acqua? premetto che nn ho mai incontrato squali e che nn so che reazione potrei avere io indipendentemente dal fatto che stia accompagnando o no...................

                                                                      cordiali saluti francesco

p.s. spero di nn  avervi annoiato e di nn scatenare polemiche come nella sezione incidenti



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formixnolimits


Postato da: protesilao
Postato in data: 26 Aprile 2005 alle 17:39
Postato originariamente da formixnolimits

(nn so se ho scritto giusto, abbi pazienxa antonio ma neanche io so scrivere su internet  e nn ci tengo a imparare 

Ciao Francesco, qualche errorino di minuscola o maiuscola, qualche lettera saltata, passi pure, ma gli strafalcioni no! E poi i subacquei, se vogliono vivere a lungo debbono essere per forza un po' pignoli, sarà una deformazione professionale?.

ho qualche domanda da porre:

per antonio: come mai dici che la bandiera biancorossa nn è ufficiale? io so che (come c'è scritto sul mio manuale di patente nautica) la bandiera ros sa e bianca per acque nazionali e biancazzura x acque internazionali

La bandiera bianco azzurra, code A(alfa) è la bandiera contemplata dal codice internazionale della navigazione(valido in tutto il mondo Italia compresa!) che indica un uomo in immersione, non esistono categoricamente segnali a carattere solo nazionale, la bandiera rossa con la diagonale bianca, pur non facente parte del CIN(Codice internazionale della navigazione) per consuetudine (e la consuetudine fa la legge) è pure ammessa al posto dell'Alfa anche se è un segnale "ufficioso", per non sbagliare quando vado in mare mostro entrambe le bandiere, per essere più precisi, quando si espone una bandiera di segnalazione su di una imbarcazione, andrebbe anche mostrato "l'intelligenza" sorta di bandiera(chiamata pennello) che specifica che il/i segnali mostrati appartengono al CIN, in mare le regole sono sempre internazionali, pensa che per indicare l'ora si usa sempre il fuso Z(zulu) ora di Greenwich, pensa che confusione se ogni Stato usasse nelle comunicazioni l'ora ufficiale del proprio paese, in Italia abbiamo il fusoA(alfa) quando siamo con l'orario solare e in B(bravo) quando siamo con l'ora legale, ma anche questo termine è scorretto, perchè in effetti si chiama"tempo solare aggiuntivo", mentre la "vera ora legale, si usa per es. in Spagna che è attraversata da due fusi orari per cui legalmente si impiega per praticità d'uso, un solo orario.

ho sentito dire che nel circeo sono stati avvistati un po di squali, anche bianchi,in passato ,qualcuno sa darmi notizie, o indirizzi web che contengono notizie a riguardo? quest'estate dovrei lavorare li:o: .

stai pure tranquillo e lavora in pace, ho lavorato spesso intorno al Circeo e non ci siamo mai preoccupati degli squali, ma bensì degli spostamenti su strada, quelli, si notevolmente pericolosi!.Ho lavorato anche in mari più frequentati da queste splendide creature e..non ce ne siamo mai preoccupati, anzi dopo un pò facevo anche il bagno di notte , e , tieni presente che sono una persona estremamente prudente.........

c'è qualcuno che sa darmi consigli su come comportarmi nel caso in cui uno squalo bianco o non, si avvicina mentre ho un gruppo in acqua? premetto che nn ho mai incontrato squali e che nn so che reazione potrei avere io indipendentemente dal fatto che stia accompagnando o no

potresti dargli da mangiare gli allievi non promettenti! Scherzo naturalmente, è più facile che ti appaia la Madonna che uno squalo, figuriamoci poi il bianco! E poi col rumore del "branco" di sub, sicuramente non si avvicinerà nemmeno un gattuccio.  

Cordiali saluti,

Antonio

P.S.

Mi potresti spiegare perchè al posto della"C" impieghi la "K", capisco per il "CH" ma per la "C" comune ?                                                                



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Antonio Colacino
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Postato da: stellinamare200
Postato in data: 26 Aprile 2005 alle 20:12

Dunque, cercherò di non essere troppo lunga con la spiegazione, ma, allo stesso tempo, chiara:" l'effetto farfalla" (traduzione di "butterfly effect") o, più tecnicamente, "La sensibile dipendenza alle condizioni iniziali", è l'essenza del caos. La paternità di tale teoria matematica è stata attribuita a Lorenz Attractor. In meteorologia, essa è l'idea che il battito d'ali di una farfalla creerà un disturbo tale che, nel moto caotico dell'atmosfera, verrà amplificato per mutare, su vasta scala, il moto atmosferico, cosicchè i cambiamenti a lungo termine divengano impossibili da prevedere.

Lorenz Attractor, scrive in un documento del 1963 consegnato alla New York Academy of Science: "Un metereologo, ha sottolineato che, se la teoria è corretta, un battito d'ali di gabbiano potrebbe alterare il tempo meteorologico PER SEMPRE"

In seguito, il gabbiano venne mutato, per amor di poesia, in farfalla ed il titolo di tale discuisizione divenne: "Prevedibilità: può il battito d'ali di una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?"

Lorenz Attractor dimostrò la teoria servendosi di tre equazioni matematiche molto semplici che davano luogo, nella loro rappresentazione grafica, ad una stupefacente struttura geometrica...a forma di farfalla :-)

Si usa quindi dire "butterfly effect", quando si vuole asserire che una data azione, se pur piccola, ha la potenzialità di creare un danno incommensurabile, a causa di una cascata di eventi da essa derivati.

Semplice, no?

A presto

Aida



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Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 26 Aprile 2005 alle 22:58
Aida...............10 con lode

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Postato da: stellinamare200
Postato in data: 27 Aprile 2005 alle 10:02

Si fa quel che si può...  

Ciao

Aida



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Postato da: stellinamare200
Postato in data: 27 Aprile 2005 alle 10:04

Fa'...con l'accento...

Chi lo sente, sennò, il prode Protesilao..

Riciao

Aida



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Postato da: formixnolimits
Postato in data: 29 Aprile 2005 alle 21:45

ciao a tutti, rispondo solo ora perchè il tempo èquello che è........... molto interessante la teoria di lorenz attractor, ma per me è pura utopia............. se dovessimo dare retta a lui nn dovremmo neanche entrare in acqua visto il casino che facciamo con le pinne................... nn è un buon motivo comunkue per dar da mangiare ai pesci, ok?

protesilao hai ragione anche tu, daltronde , anche uno preciso come un orologio svizzero come te dovrà pur avere qualke difetto   e per quanto riguarda l'uso della k e il resto, bhè,il perchè nn lo so neanche io, forse per personalizzare quello che dico  nn so,mi piace scrivere cosi ho sempre fatto cosi nn ci trovo nulla di male................ ma è cosi importante scrivere in maniera corretta nei forum?

stellina ma fa con l'accento sulla f come si pronuncia?:o:



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formixnolimits


Postato da: protesilao
Postato in data: 30 Aprile 2005 alle 09:35

Ciao Formix,

non sono preciso come un orologio svizzero (oggi quelli al quarzo da 3 euro in quanto a precisione sono dei fenomeni!).Ciò premesso, mi chiedi se è così importante scrivere bene nei forum, ribadisco che ognuno è libero(fortunatamente) di esprimersi come gli pare, ma, quando lo si fà in pubblico ci si espone anche alle critiche, liberi poi di proseguire nello scrivere come si vuole, ma il discorso è ben più profondo (eh, eh, siamo tra subacquei!):

la nostra lingua ha radici antichissime e la nostra cultura e radice Greco/Romana è stata l'origine di quella che oggi si definisce Civiltà Occidentale, nelle lingue di origine di molti popoli barbari (Germani, Britanni, ecc.) ancora oggi si trovano parole di origine greco e/o latina per termini scientifici e non solo, quelle erano lingue barbare e mutuavano da popoli più avanzati (non dico civili perchè considero civiltà un termine molto relativo) parole per descrivere cose, oggetti, animali, tecnologie a loro aliene.

Ancora oggi , per es. nell'Inglese vi sono termini derivati dal Latino che somigliano ad esso più delle nostre parole italiane ,per es: "mother" lat. mater (si legge quasi nello stesso modo). oggi è penoso sentire usare parole come: welfare; devolution, kit ed infinite altre, laddove esistono appropriatissimi termini in italiano, nemmeno complicati.

Certo nessuno si sognerebbe oggi per praticità d'uso chiamare il computer, elaboratore elettronico, oppure usare i nostri lunghi arzigogoli per Chip, led ed altri.

C'è molta gente oggi che crede che termini come: curriculum, media, doxa siano inglesi!

Imbecilli che leggono junior "giunior"; venus "vinas e miriadi ancora.

Concludendo, scrivi pure come vuoi, ma quando ti uniformi al gregge dei video/pubblicità/media dipendenti scrivendo "k" al posto della "c" o del "ch", non fai altro che disconoscere, rinnegare, ignorare il passato del nostro popolo e le radici della nostra civiltà, ed un popolo senza radici, la storia purtroppo insegna, può aspettarsi solo la colonizzazione economica/imperialista straniera, è forse ciò è già avvenuto!(Quando ero ragazzo si diceva: fai il gioco delle multinazionali dell'imperialismo)

Un abbraccio,

Protesilao



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Antonio Colacino
Meno istruttori + subacquei!


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 30 Aprile 2005 alle 12:46
Postato originariamente da protesilao

......ed un popolo senza radici, la storia purtroppo insegna, può aspettarsi solo la colonizzazione economica/imperialista straniera, è forse ciò è già avvenuto!
Protesilao


...aggiungo, e concludo, che un popolo senza una "identità" è come Ulisse nella valle dei ciclopi.
Grazie Antonio


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....chi non rispetta non avrà rispetto!!
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Postato da: scubabob
Postato in data: 30 Aprile 2005 alle 13:04
Postato originariamente da formixnolimits

...forse per personalizzare quello che dico nn so,mi piace scrivere cosi ho sempre fatto cosi nn ci trovo nulla di male................

Personalizzare? Scusa, ma a me sembra una moda. Oggi ci si personalizza di più scrivendo in modo corretto, abitudine che va scomparendo. Qui si discute, questi non sono SMS, col limite di 160 caratteri, che necessitano di abbreviazioni. Una buona scrittura che rispetti la punteggiatura, lo spazio dopo la virgola, gli accenti al posto giusto e altre regole elementari rendono la lettura più semplice e scorrevole per chi ti legge.

Se io mi personalizzassi saltando le vocali, 'cm n qst smp' (come in questo esempio) non farei una gran bella figura, non credi?


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Ciao
Roberto

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Postato da: formixnolimits
Postato in data: 30 Aprile 2005 alle 13:28
ti rispondo per via privata cosi evitiamo di far deragliare l'argomento

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formixnolimits


Postato da: stellinamare200
Postato in data: 30 Aprile 2005 alle 15:27

Ciao formixnolimits,

con o senza accento, "fa" si pronuncia allo stesso modo, ma se si scrive e con "fa" s'intende il verbo fare, si deve mettere l'accento.

Roberto ha ragione! Secondo me, il fatto di scrivere in modo abbreviato, non ti dà personalità, ma ti uniforma al branco (gli amici che frequenti) ed in giovane età è una necessità dell'adolescente, me ne rendo conto.

Dimostrare la PROPRIA personalità, quando si scrive, richiede, prima di tutto, una buona conoscenza grammaticale e logica della lingua con la quale ci si vuole esprimere. Con queste basi, si gestiscono, poi, i propri intenti emotivi che si vogliono esprimere per iscritto.

Non è facile, ma dà tanta gioia riuscire a far intendere la propria emotività senza far ascoltare l'intonazione della voce.

Provaci e vedrai... 

A presto

Aida



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Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001


Postato da: scubabob
Postato in data: 30 Aprile 2005 alle 15:40
Postato originariamente da stellinamare200

ma se si scrive e con "fa" s'intende il verbo fare, si deve mettere l'accento.

"Sa sta fa e so sto fo, io giammai accenterò" (così mi hanno insegnato alle elementari e spesso me lo ripeto, quando ho dei dubbi).

Nessun accento sulla a!


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Ciao
Roberto

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Postato da: LucidiMare
Postato in data: 02 Maggio 2005 alle 17:20

Ciao,

vedo che rispetto all'argomento originale stiamo un po' divagando....

Pur commettendo sicuramente molti sbagli nello scrivere, ritengo che la correttezza, anche formale, nell'eposizione sia scritta che orale sia un elemento importante da ricercare. Forse è un modo di pensare un po' "vecchio", ma, se devo rivolgermi pubblicamente a persone con cui non sono in confidenza, mi viene spontaneo evitare di parlare in dialetto o scrivere "come magno".

Sacrosanta deve però essere la libertà per ciascuno di esprimersi come vuole e l'attenzione dovrebbe essere mantenuta più sui contenuti che sulla forma.

Un salutone a tutti

massimiliano

P.S.

Credo che sulla questione del "fa" Roberto abbia piena ragione... aggiungerei che fa' si può apostrofare, ma mai comunque accentare, nel caso dell'imperativo perché si usa al posto di "fai".

 



Postato da: scubabob
Postato in data: 02 Maggio 2005 alle 17:30
Ciao Massimiliano,
concordo con quello che dici, anche se con qualche piccola riserva sul modo di esprimersi, che potrebbe non essere agevole da comprendere, se spinto agli estremi.

Inviterei comunque a terminare qui questo argomento, che è decisamente OT rispetto all'oggetto della discussione e che ha già avuto alcuni strascichi, sicuramente non voluti.

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Ciao
Roberto

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Postato da: River
Postato in data: 03 Maggio 2005 alle 10:55
Ciao a tutti, mi chiamo Gianni e sono anche io un "appassionato" se così posso definirmi (ma forse "estremamente curioso" sarebbe la definizione giusta) sull'argomento squali. Di preciso mi sono dedicato allo studio approfondito circa un esemplare di squalo il Carcharodon carcharias, noto ai più come Squalo Bianco. Personalmente non posso dire di conoscere tutti i tipi di squali perchè sono davvero tantissimi, infatti come voi sapete ne esistono più di 350 specie. Dopo diversi studi, cominciati per via di una piccola esperienza avuta al largo dell'Isola dei Galli vicino Capri (ma con una piccola verdesca di 2,5 m) nella quale ho avuto modo di vedere un piccolo squalo che mi passava a circa 7 metri di distanza (e a 5m di profondità) e non mi ha proprio considerato, ho tirato delle considerazioni, alcune positive e altre negative sugli squali, ma principalmente sulla specie lamniforme predatrice e cioè il Grande Bianco.
Delle 350 specie note di squali, sono 27 quelle che di certo hanno attaccato persone o barche, una quarantina sono considerate potenzialmente pericolose e le rimanenti 280 sono assolutamente innoque. Ma delle specie pericolose spesso non prendiamo in esame alcuni aspetti pratici dell'argomento. Tendo a parlare dei Bianchi perchè conosco principalmente quelli: va tenuto conto che stiamo parlando di predatori, cacciatori di foche, otarie, leoni marini. Non ci stupisce quindi che la loro mole sia così elevata. Anzi, considerando che stiamo parlando del diretto discendente e parente del Carcharodon megalodon (catalogato da Agassiz, 1843) che risale a circa 5 milioni di anni fa e aveva delle dimensioni che andavano dai 12 ai 16 metri, non ci sembra poi neanche più così grande uno squalo bianco che va dai 3 ai 6 metri no? (la media degli esemplari rimasti in vita in effetti è di 5.30 m, caso unico è riportato quello del 1990 in cui ne è stato catturato uno a Malta di oltre 7 metri). Incontrarli? Difficile ma non impossibile. In Italia ne abbiamo al largo delle coste della Sicilia, Malta, le Eolie, al largo delle coste della Liguria, nella parte alta dello Ionio. Qualcosina in campania, puglia, e lazio c'è stata ma sempre sporadici avvistamenti. L'unico gravissimo incidente noto (proprio come da film di Spielberg) è quello di Piombino 1989 in cui il povero Luciano Costanzo pagò con la vita un'immersione sotto gli occhi di suo figlio, mentre veniva ucciso da un grande esemplare di Bianco di 6 metri (praticamente un caso più unico che raro in Italia) e poi ci sono altri piccoli casi di incidenti, o di incontri.. Ah c'è anche un'altro caso grave: Maurizio Sarra il fotografo che morì tra le fauci di uno squalo (non si sa se di un Bianco o uno Smeriglio) nel lontano 2 settembre del 1962, mi pare all'altezza del Circeo. E sempre lì c'è stato un altro incidente SICURAMENTE ad opera di un Bianco ma senza vittime: Goffredo Lombardo fu afferrato da dietro, strattonato e trascinato per una cinquantina di metri per poi essere lasciato. Quando si girò in preda al terrore vide la sagoma di un Grande Bianco che si allontanava. Non vorrei sbagliarmi ma mi pare che non riportò ferite. Praticamente un miracolo.
Ho letto in continuazione su questo forum la frase "siamo più pericolosi noi che loro" - oppure "E' più facile essere colpiti da un fulmine che essere attaccati da uno squalo" - Consentitemi di non essere d'accordo con voi. E' OVVIO che non è facile avere un incontro con uno squalo, e sicuramente se nella media della nostra vita ci facciamo il bagno a riva su una spiaggia della Calabria o di Rimini non avremo MAI incontri con uno squalo (per quanto la vita è strana e non si sa mai neanche in quei casi ;) ) Ma se uno già si sposta un pò e ad esempio si va ad immergere al largo delle coste del Sud Africa, non vi preoccupate che il cielo sarà limpido non ci saranno fulmini e temporali all'orizzonte, ma gli squali sott'acqua ci stanno e come. - Adesso sia chiaro che questo NON VUOL DIRE che gli squali siano degli assassini terribili e che vaghino per i mari in cerca di uomini da mangiare, cioè basta non eccedere in nessuno dei due presupposti. Se si fa il bagno in zone in cui SI CONOSCE la presenza sporadica di questi predatori basta fare attenzione, guardarsi attorno, e ritornare subito in barca. - Ma la psicosi da squalo assassino la potete anche dimenticare.. Lo squalo che si infiltra tra i bagnanti a riva di una spiaggia per cercare di afferrarne uno è un'esagerazione registica, ripresa dal comportamento dei Tigre che nuotano in acque basse sulle coste delle isole, ma quello che non riportano è che si spaventerebbbero se ci fosse una popolazione di una specie a lui sconosciuta (noi esseri umani) che facciamo il bagno.




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by River

"Anche gli aquiloni credono che il mondo sia attaccato ad un filo.."


Postato da: stellinamare200
Postato in data: 04 Maggio 2005 alle 20:36

Bellissimo intervento, River Complimenti!

Non so gli altri ma quando io dico che l'uomo è molto più pericoloso di un Bianco, voglio dire che gli esseri umani mettono cattiveria nelle cose sbagliate (con cognizione di causa) che fanno e, per me, cattiveria è anche agire per denaro, perchè, per denaro, si usano gli esseri viventi spinti dall'amore per i beni materiali che si possono così ottenere, anzichè usare i beni materiali per amore degli esseri viventi.

Lo squalo fa il predatore al fine di cibarsi, possiamo dire lo stesso degli esseri umani?

Per quanto riguarda la frequenza degli attacchi è chiaro che uno dei parametri da tener presente è dove si sta facendo il bagno: la possibilità di venire attaccati è direttamente proporzionale al numero di esemplari e, sopratutto, alle specie, presenti nelle acque in cui ci si sta bagnando. E' chiaro che se faccio un bagnetto in Australia, Sud Africa, Florida, California ecc. corro più di qualche rischio.

In medio stat virtus...L'equilibrio, il buon senso, devono essere sempre presenti, per farci cogliere quella via di mezzo dove si trova la giusta interpretazione di ciò che viviamo.

A presto

Aida  



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Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001


Postato da: River
Postato in data: 04 Maggio 2005 alle 21:40
Ciao Aida, (ti prego non dirmi che sei la Yespica perchè non rispondo più di me.. ) , devo dirti che il tuo punto di vista mi trova perfettamente d'accordo. Infatti io nel mio post ho si citato le due frasi :"siamo più pericolosi noi che loro" - "E' più facile essere colpiti da un fulmine che essere attaccati da uno squalo", ma ad essere pignoli mi riferivo più alla seconda che non alla prima. So bene infatti per quale motivo l'uomo è pericoloso non solo per gli squali, ma per tutti gli ecosistemi che esistono sulla terra. Siamo stati capaci di "intaccare" qualsiasi risorsa, e quando ci riflettiamo (il che per molti di noi purtroppo accade molto raramente) ci rendiamo conto che siamo noi la vera piaga dell'equilibrio di questo mondo. Mi è piaciuto molto quando hai detto :" Lo squalo fa il predatore..." (Come dire.. Fa lo scostumato..) Lui è un predatore, è nella sua natura. Come è nella natura del virus la propria sopravvivenza e propagazione. Mi domando, la natura umana qual'è?
Ecco vedi, lo squalo è (lo virgoletto) una "minaccia" per la sua pericolosità, ma possiamo dire la medesima cosa di tutti i singoli individui di ogni specie, mentre l'uomo non ha la medesima indole per ogni suo esemplare (fortunatamente aggiungerei), quindi possiamo dire che alcuni individui della nostra specie sono PERICOLOSI per gli squali, ma come per gli stessi esseri umani, e che purtroppo ne bastano pochi di questi individui senza una morale e privi di ogni tipo di coscienza, che sterminano abilmente una specie con pochi sforzi e per i propri profitti, danneggiando l'intero ecosistema marino, (ma probabilmente ignorano questo dettaglio). Ma questo, a mio avviso, non rende l'intera specie umana COLPEVOLE capisci? Io amo gli animali, li amo davvero. E conosco persone che come me non possono tollerare tutto quello che accade nei mari freddi del nord, quando ad esempio i bracconieri ammazzano le foce con delle picconate sulla testa, ho visto i video di tutto questo. La mia coscienza sociale non mi permette di girarmi dall'altra parte, ed è per questo che sostengo GreenPeace. Ma agisco con logica di pensiero quando dico che uno squalo invece, per la propria indole, resta un animale estremamente pericoloso, per la sua indole per carità, per il suo istinto.. Ma non crogiolatevi a ripetere i discorsi che noi non apparteniamo alla loro dieta perchè siamo troppo ostuti, probabilmente è così, o meglio sarebbe anche così, il problema è che date le esperienze in archivio questa cosa pare non faccia alcuna differenza. In oltre gli attacchi negli ultimi anni sono aumentati esponenzialmente, da 56 a 89 nell'ultimo anno, forse a causa dell'eccessivo aumento di presenza umana lungo le coste. Il motivo per cui un predatore pattuglia una zona sistematicamente è che ha associato il cibo a quel braccio di mare. E' pericolosissimo, non dimentichiamo il principio della Territorialità, questi sono animali con un profondo istinto di ricerca di cibo, e il turismo del "terrore" sulle coste del Sud Africa, (5000 dollari per una immersione in gabbia) in cui si sparge un'intera zona di pastura aumenta il pericolo di associazione territoriale per i grandi Bianchi alle coste e al cibo, e soprattutto alla figura degli esseri umani. Anche perchè un Grande Bianco, mangia un pasto estremamente sostanzioso con un'alternanza di cibo di due mesi. Quindi in quel momento, il pasto che si trova davanti diventa un'ottima opportunità, non è questione di sostanza, di carne o di ossa che un pescecane valuta, sappiatelo, è un pesce non è un mammifero.

Ciao a tutti
River

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by River

"Anche gli aquiloni credono che il mondo sia attaccato ad un filo.."


Postato da: River
Postato in data: 04 Maggio 2005 alle 21:46
Errata Corrige:

ho scritto "che noi non apparteniamo alla loro dieta perchè siamo troppo ostuti" ... " volevo dire OSSUTI" scusate.


Ciao
River

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by River

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Postato da: stellinamare200
Postato in data: 05 Maggio 2005 alle 11:44

Ciao River,

non sono Yespica, nè so cosa vuol dire

Devi sapere che sono napoletana ed in quanto tale alle volte non vengo interpretata nel giusto modo perchè mi esprimo non chiaramente per un non napoletano

Quando ho detto: "Lo squalo fa il predatore...", intendevo che lui E' un predatore, ma non per sua scelta bensì per necessità legate alla sua sopravvivenza.

Gli esseri umani SCELGONO di essere predatori, approfittatori, sfruttatori ed anche (cosa peggiore di tutte) di girarsi dall'altra parte...E' una cosa che mi fa molto arrabbiare, perchè queste stesse persone, se ci guadagnassero a non ignorare i fatti, si darebbero molto da fare, quindi, chi più chi meno, siamo tutti  pericolosi e colpevoli.

Io adoro gli animali ed i bambini... Ma anche i bambini, come spesso dico a qualche amico, hanno un difetto: diventano adulti

A presto

Aida



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Postato da: River
Postato in data: 05 Maggio 2005 alle 16:42
Ciao Aida, mi spiego: Yespica non vuol dire nulla (o almeno io non lo so), è semplicemente un cognome, e precisamente quello di una showgirl Aida Yespica, una delle donne (a mio modo di vedere e di vederla) tra le più belle al mondo.

Sono d'accordo con quello che dici comunque.

P.S.
Io intendo perfettamente il tuo modo di parlare. Io sono salernitano e la mia famiglia è tutta di Napoli.

un saluto, ciao.
Gianni



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by River

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Postato da: River
Postato in data: 06 Maggio 2005 alle 15:28
SEGNALAZIONE TRASMISSIONE TELEVISIVA: SOLARIS - rete 4.

Ragazzi, nella prossima puntata di Solaris su rete 4 affronteranno l'argomento SQUALI BIANCHI e in particolar modo una nuova ricerca che rileva un elevatissimo numero di esemplari enormi VICINISSIMI ALLE COSTE della Florida. Ho visto delle riprese dall'elicottero, da non perdere.

Ciao
River

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by River

"Anche gli aquiloni credono che il mondo sia attaccato ad un filo.."


Postato da: scubabob
Postato in data: 06 Maggio 2005 alle 15:39
Grazie per la segnalazione!
Mi sai dire anche quando va in onda Solaris?

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Ciao
Roberto

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Postato da: River
Postato in data: 06 Maggio 2005 alle 17:14
senti di preciso non lo so, io l'ho visto sempre intorno alle 4 del pomeriggio, comunque controlla sul sito di mediaset.

ciao
river

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by River

"Anche gli aquiloni credono che il mondo sia attaccato ad un filo.."


Postato da: scubabob
Postato in data: 06 Maggio 2005 alle 17:52
Ok, grazie

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Ciao
Roberto

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Postato da: neosub
Postato in data: 14 Maggio 2005 alle 10:34

ciao a tutti non scrivo molto ma vi leggo. sono alle prime armi e fin'ora ho fatto solo immersioni in messico. a giugno andrò all'elba e leggendo questo post sono terrorizzata  soprattutto i post in cui si parla di avvistamenti all'elba mi hanno lasciata di stucco. non sono esperta come voi di mare, sono solo una grande appassionata, quindi non credevo fosse così facile avvistare squali bianchi in italia. forse non è esatto pensare che uno squalo sia pericoloso, ma io comunque ne ho paura, è la paura non è qualcosa che si può controllare



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Cri


Postato da: Franco Iannello
Postato in data: 14 Maggio 2005 alle 11:44
Ciao Cri,
stai tranquilla; se hai letto tutti i post la possibilità di attacco di uno Squalo è largamente inferiore ad un "incidente" domestico.
La presenza di un bianco nei nostri mari non era cosa insaputa.
Peraltro la percentuale di avvistamento, oggi, è occasionale; in pratica non'è come vedere le Castagnole.
Comunque bisogna sempre ricordare che noi, nel loro mondo, siamo e rimarremo ospiti, quindi massimo del rispetto.


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Postato da: Scercola
Postato in data: 14 Maggio 2005 alle 12:33
Statisticamente è molto più facile essere colpiti da un fulmine che essere attaccati da uno squalo, la probabilità si abbassa in maniera paurosa quando si parla di Mediterraneo!!!
Forse l'ho gia detto ma mi ripeto, potete vedere una lista dettagliata degli attacchi di squalo in mediterraneo, Mediterranean Shark Attack File, a questo indirizzo:
http://www.zoo.co.uk/~z9015043/medsaf1.html - MSAF
dove si legge che dal 1890 al 2003 ci sono stati 34 incidenti con 37 vittime, 18 fatali!!!
Sono morte in Mediterraneo per attacchi di squali 18 persone in 113 anni!!!!
Personalmente avrei più paura ad uscire in auto soprattutto il sabato sera!!!!
ciao a tutti

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Fabio Russo
https://www.facebook.com/Scubabiology.it - https://www.facebook.com/Scubabiology.it


Postato da: protesilao
Postato in data: 14 Maggio 2005 alle 19:01

 

Ciao a tutti,

rassicurati, mi sono immerso all'Elba per 10 anni 15 gg a maggio/giugno e 15 a settembre e non solo di squali nemmeno l'ombra, a parte i gattucci, ma vedere qualche bel pesce era purtroppo non frequente,

Protesilao



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Antonio Colacino
Meno istruttori + subacquei!


Postato da: davide barzazzi
Postato in data: 14 Maggio 2005 alle 20:12

Non ti preoccupare ed immergiti più che puoi!

Ciao

Davide



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davisub


Postato da: River
Postato in data: 16 Maggio 2005 alle 13:42
Incontrarne uno (parlo sempre di Carcharodon Carcharias) è già difficile di per se, .... Se poi il caso vuole che ne dovessi mai incontrare uno (cioè non capita ai ricercatori che li vanno cercando voglio dire..) comunque, se anche dovesse essere... Sono decisamente di dimensioni più piccole rispetto agli esemplari che sono presenti in SUD AFRICA e in AUSTRALIA o attorno alle coste dell'AMERICA. E se ancora non ti bastasse, è ESTREMAMENTE IMPROBABILE che tu possa venir calcolata in qualche modo dagli esemplari presenti, che non dimenticare, quei pochi che ci sono NON E' DETTO CHE STIANO NUOTANDO ACCANTO A TE, magari sono attorno alle coste della Spagna, voglio dire... Parliamo di pochi esemplari di Bianco e del MAR MEDITERRANEO, in proporzione si può stare abbastanza tranquilli. Per farti un esempio mi hanno sempre detto che ci sono i Capodogli nella zona di mare dove si affaccia la mia città (Salerno in Campania). Io mo, ho acvuto un'imbarcazione personale, ho fatto immersioni, e comunque vado a mare qui da una vita e non ne ho mai visto uno, o sentito dire di aver visto da qualcuno che conosco. Si sa solo che è una trafficata. E voglio dire... Un Capodoglio ha una certa dimensione..      Non notarlo è difficile... Questo la dice lunga sulla possibilità che tu vada in immersione e ti possa trovare a tu per tu con uno squalo. Io ho visto una verdesca e non mi ha proprio considerato, l'emozione è forte comunque... Quindi se ti immergi nelle nostre acque sta tranquilla, divertiti e non avere la sindrome alal Spielberg che è una frustrazione deleteria per le menti di chi ama il mare. Se il pericolo nei nostri mari fosse COSI' DRAMMATICO come è in altri paesi, per come sono fatti gli italiani, non si praticherebbe così facilmente questo tipo di sport.


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by River

"Anche gli aquiloni credono che il mondo sia attaccato ad un filo.."


Postato da: River
Postato in data: 16 Maggio 2005 alle 20:54
Riporto per conoscenza i rapporti sulle pubblicazioni relative agli attacchi di squali nei nostri mari sui quotidiani:

L'ultima notizia pubblicata risale alla fine di marzo di quest'anno.

"Cala d'Ostia Avvistato uno squalo"
"Unione Sarda"
21-03-05

Uno squalo di circa sette metri è stato avvistato ieri mattina da alcuni diportisti al largo della costa sud occidentale della Sardegna. Usciti a bordo di un gommone, hanno incocciato il bellissimo esemplare a circa due miglia da Cala D'Ostia. Il pesce (la sua lunghezza è stata calcolata in base alle dimensioni del natante, un gommone di quattro metri) nuotava lentamente e si muoveva in superficie disegnando cerchi concentrici. Ad avvistarlo per primo è stato uno dei componenti dell'equipaggio, Alessandro Merea, che ha immediatamente telefonato alla centrale operativa della Capitaneria di porto di Cagliari. La guardia costiera ha inviato sul posto una delle sue vedette, il Boston con a bordo due uomini, che hanno tentato di rintracciare lo squalo senza però riuscire ad osservarlo e quindi a classificarlo. Anche perché il grosso pesce, dopo essersi diretto inizialmente verso riva, si è poi inabissato scomparendo alla vista dei diportisti che inutilmente avevano tentato di seguirne i movimenti fino all'arrivo della motovedetta. Sul rinvenimento dello squalo davanti alla costa di Pula sono stati informati anche i tecnici del centro di ospedalizzazione delle tartarughe marine e dei delfini di Nora. Con tuta probabilità quello avvistato al largo di Cala D'Ostia potrebbe essere uno squalo elefante, la stessa specie a cui appartengono i quattro esemplari visti l'altra mattina a Marina di Sorso dall'ispettore capo Antonello Molinu e dall'assistente Franco Sechi della base navale di Porto Torres del Corpo forestale. Una specie assolutamente innocua e che si ciba di plancton, caratteristica per un muso particolarmente allungato, una sorta di proboscide che ne ha suggerito il nome volgare. Non è certo la prima volta che squali elefante vengono osservati in Sardegna. La loro presenza in superficie è dovuta soprattutto alla loro alimentazione costituita dai minuscoli organismi che formano lo zooplancton. Una dieta caratteristica anche di altre specie come lo squalo balena (il più grande degli squali) e dei cetacei misticeti come le balene e le balenottere.


Questo è invece accaduto nella mia città, e io ho visto questo esemplare arenato con i miei occhi:

"Squalo di 2 metri si arena a Torrione"
Paura tra i bagnanti sulla spiaggia davanti al cementificio.
La Città - Salerno
22-06-04

Uno squalo. Un esemplare di quasi due metri, che ieri mattina si è arenato sulla spiaggetta libera di Torrione, accanto allo stabilimento ''La conchiglia''. Si è bloccato sulla battigia poco dopo le 13, dopo aver seminato lo scompiglio qualche centinaio di metri più est, nello specchio d'acqua del lido Arcobaleno. Lì era stato avvistato alle 10,30, dopo l'urlo di un bambino che se l'è visto passare accanto ed è corso fuori dall'acqua. Lo squalo, un notidano grigio meglio noto come ''squalo vacca'' ha proseguito fino all'arenile di fronte l'ex cementificio. Dove è morto dopo tre ore di agonia, davanti agli sguardi di una folla di bagnanti e curiosi. A vederlo per prima, davanti gli ombrelloni de ''La conchiglia'', è stata la piccola Nadia, una bambina bruna che era in mare quando il notidano è passato davanti lo stabilimento, per poi arenarsi qualche metro più avanti. «Mi ha toccato la gamba - racconta - mi sono girata e l'ho visto passare. Però non ho avuto paura, non ho nemmeno gridato». A pochi passi da lei, il vigile del fuoco Ambrogio Messina racconta invece le sequenze di paura vissute all'Arcobaleno: «Quando il bambino ha gridato tutti i bagnanti sono usciti dall'acqua. Lo squalo era a riva, vicinissimo alle gente. E per tutta la mattinata nessuno ha più osato farsi il bagno. Abbiamo chiamato la Capitaneria, ma non sono riusciti a intercettarlo. Qualcuno pensava anche che avessimo preso un abbaglio». Intorno alle 13 la nuova segnalazione, questa volta dalla Conchiglia: l'esemplare, un adulto di meno di due anni, era a già pancia in sù sul bagnasciuga mentre sul marciapiede del lungomare, affacciata alla ringhiera, si radunava una piccola folla. Un'ora dopo sul lungomare era il caos, con decine di persone accalcate contro il parapetto e una coda di auto parcheggiate alla meglio. «E' più di un'ora che aspettiamo - grida dalla balaustra una ragazza con la maglia arancione - possibile che questo animale debba morire così? Perché nessuno lo rimette in mare?». Sul bagnasciuga tre carabinieri e due militari della Capitaneria stanno attacati ai telefonini per sollecitare l'intervento dell'ufficiale medico, l'unico autorizzato a tentare il recupero dello squalo». Non si farà in tempo. Il notidano muore intorno alle 16,30, nonostante l'intervento di Nando Boccia, un operatore del porticciolo turistico che tenta di salvarlo mantenendo il corpo bagnato e agevolando la respirazione con un massaggio alle branchie. In mattinata due ragazzi erano riusciti a salvare a un delfino. Era arrivato a riva insieme allo squalo, ma le sue condizioni erano migliori: «Due giovani l'hanno trascinato in mare - spiega una donna - poi lo abbiamo visto andar via saltellando tra le onde». Per il notidano non c'è stato nulla da fare. Le operazioni per il recupero della carcassa, affidate dalla Capitaneria al servizio di sanificazione ambientale del Comune, sono durate fino alla tarda serata. La folla di spettatori - assiepata nella stessa zona dove un anno e mezzo fa si incagliò la nave Yasmina - si è alimentata di ora in ora, con i vigili urbani costretti a regolare il traffico. Intorno alle 19 i rallentamenti hanno provocato un incidente: due auto si tamponano e uno dei passeggeri, una signora, viene trasportata al pronto soccorso per un malore. Sulla spiaggia era arrivato dal pomeriggio un esperto della stazione zoologica ''Anton Dohrn'' di Napoli, quella che gestisce l'acquario dove si studiano da anni pesci, cetacei e tartarughe. Ha chiesto di poter utilizzare lo squalo per approfondire gli studi, invitando il Comune a congelarlo per consentire sezionamenti e analisi. Fino a ieri sera, però, non è stato chiaro se sarà possibile.



"Uno squalo bianco a Torre delle Stelle"
L'Unione Sarda
05-09-01

Avvistato al largo di Punta Fenugu dal biologo marino Mauro Cottiglia
Uno squalo bianco a Torre delle Stelle "Lungo quattro metri aveva l'inconfondibile pinna arrotondata" . - "Ho visto un enorme squalo bianco al largo di Torre delle Stelle". L'affermazione è di quelle che non ammette repliche vista l'autorevolezza della fonte: il professor Mauro Cottiglia, 69 anni, docente di idrobiologia alla facoltà di Scienze dell'ateneo cagliaritano. Ha dell'incredibile l'avvistamento effettuato dal professore universitario il 29 agosto: un temibile squalo bianco è spuntato all'improvviso durante una tranquilla battuta di pesca. L'animale è uno dei più aggressivi e grandi: può raggiungere anche i dieci metri di lunghezza e superare tre tonnellate di peso. Ma nel Mediterraneo gli esemplari catturati non hanno mai raggiunto i sei metri. Nei mari che bagnano la Sardegna la presenza di grossi squali è stata registrata più volte, ma pochi possono affermare di essersi trovati faccia a faccia con il pericoloso pescecane. Il docente, anche per la sua preparazione, non si è fatto prendere dal panico e in quei pochi secondi in cui l'animale è apparso, ne ha approfittato per studiarlo da vicino. Un'occasione unica per uno studioso del suo calibro che per dieci anni ha insegnato Biologia marina all'Università cittadina. "Verso le dieci del mattino di mercoledì scorso - racconta professor Cottiglia - mi trovavo a circa trecento metri al largo di Torre delle Stelle, di fronte a una località chiamata "Punta Fenugu". Ero a bordo della mia imbarcazione, lunga tre metri e mezzo, e stavo pescando a traina con un pesce vivo. Una splendida giornata: il mare era piatto, l'acqua limpida e calda. Procedevo a velocità bassa anche perché il mio piccolo motore non consente alte prestazioni. L'ecoscandaglio segnava una profondità di 94 piedi (circa 31 metri). A un certo punto - continua il docente universitario - a sinistra della barca ho notato un'inconfondibile pinna che spuntava dall'acqua: era uno squalo. Si è affiancato seguendo una direzione che andava da poppa a prua. Una manovra che è durata circa venti secondi". Un'eternità per il professor Cottiglia, più che sufficienti per un esperto come lui per descrivere in modo preciso la specie dell'animale. "Al 90 per cento era uno squalo bianco: la pinna dorsale arrotondata, il dorso scuro e il ventre molto chiaro erano elementi determinanti per il riconoscimento. Certo ci potrebbe essere un margine d'errore del 10 per cento perché, ovviamente, non è stato possibile analizzare la dentatura". Così come era arrivato lo squalo bianco si è immerso nelle acque cristalline di Torre delle Stelle facendo perdere le tracce. Senza perdersi d'animo, professor Cottiglia ha tirato in barca l'esca e si è preoccupato della sicurezza di un gruppo di subacquei. "Ho immediatamente avvisato delle persone, probabilmente tedeschi, che si trovavano su un gommone e sommozzatori che si stavano preparando per un'immersione sul relitto dell'Isonzo, a 54 metri di profondità". Ma non è tutto: "ho lanciato l'allarme ad altri subacquei pronti all'immersione in una secca poco distante e ai passeggeri di piccole imbarcazioni ancorate in zona, concludendo il giro avvisando i bagnanti". Ma come mai il pericoloso squalo bianco è arrivato così vicino alla riva, in acque calde e poco profonde? "Stanno diventando molto sfacciati", risponde con tono ironico. "Due giorni prima dell'avvistamento ho notato nella zona la carcassa di un cetaceo, forse ucciso da una nave. Con molta probabilità lo squalo è stato richiamato dai resti dell'animale". Per il docente universitario la presenza degli squali nelle acque dell'Isola non è un fatto eccezionale: ma sono in netta diminuzione perché palamiti e reti possono essere fatali. Almeno questa è una buona notizia. - Andrea Artizzu -




"AMBIENTE: Il grande predatore si riproduce nel Mediterraneo"
In Sicilia la culla dello squalo bianco
L'Unione Sarda
07-07-98

Londra. Lo squalo bianco, il più grande dei predatori che si aggirano per gli oceani, secondo scienziati britannici e italiani potrebbe avere la sua culla nel Mediterraneo, a sud della Sicilia. Il "carcharodon carcharias", il vero protagonista del film "Lo squalo" di Steven Spielberg, ha scritto ieri il quotidiano britannico "Independent", farebbe parte della popolazione ittica permanente del Mediterraneo, con altre 43 diverse specie di pescecani, con buona pace di chi credeva che si aggirasse solo davanti alle coste dell'America o dell'Australia. Il principale centro di riproduzione dello squalo bianco sarebbe localizzato nel triangolo di mare compreso tra l'isola di Favignana, Capo Bon in Tunisia e l'isola di Malta. E un allarme è stato lanciato dallo Shark Trust che con l'Icram (l'Istituto centrale per la ricerca applicata al mare, di Roma) è molto preoccupato non tanto del pericolo rappresentato dallo squalo, noto per gli attacchi contro l'uomo, bensì dal rischio di una sua estinzione a causa dei danni all'ambiente. «Questi animali sono in cima alla catena alimentare - ha detto il biologo marino Ian Fergusson, presidente di Shark Trust - e come tali sono un barometro della salute del mare. Certamente non vogliamo convincere nessuno che si tratta di animali da coccolare». Poichè questi predatori, capaci di superare i sei metri di lunghezza, sono bravissimi nell'evitare i contatti occasionali, Shark Trust e Icram hanno rivolto un appello alla popolazione a segnalare ogni avvistamento, per un censimento. Fergusson insiste che gli squali bianchi sono meno pericolosi di quanto molti credano: «Gli elefanti uccidono molta più gente degli squali, ma - afferma - nessuno critica gli sforzi per evitare l'estinzione dei pachidermi. In termini pratici, gli squali non sono un pericolo reale». Lo Shark Trust cura anche un aggiornato registro degli attacchi di pescecani nel Mediterraneo, a partire dal 1900: finora sono stati 63, con 21 morti. Il numero maggiore di attacchi, 34, è avvenuto in Italia. L'ultimo registrato costò la vita a un sommozzatore davanti alle coste della Toscana nel febbraio 1989. Di lui furono ritrovati solo le bombole dell'aria, una pinna e la cintura con i pesi, segnati dai denti di uno squalo di grandi dimensioni. GAETANO STELLACCI.


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Come potete vedere gli anni sono un bel pò distanti.
A presto
River

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by River

"Anche gli aquiloni credono che il mondo sia attaccato ad un filo.."


Postato da: River
Postato in data: 21 Maggio 2005 alle 23:35
Ragazzi ho trovato un articolo interessante:
Pare che le mie teorie e conoscenze, (e quelle di tutti gli altri fino ad oggi) circa la appartenenza ad un unica stirpe di discendenza tra il Grande Bianco e il Megalodon, dopo recenti studi, non trovino più alcun fondamento.
Voi che ne pensate?

Ciao
River


17-05-2005: ANTENATI DIFFERENTI :
(kemper@jumpy.it segnala da fonte Di persona-ricerca)

Recenti studi effettuati su fossili di (Carcharocles megalodon) meglio noto oggi come megalodon, il gigantesco squalo che popolava gli oceani primordiali, stabiliscono la sua estraneità nella diretta discendenza che ha plasmato il re dei mari odierni, il grande squalo bianco. I fossili rinvenuti recentemente in Virginia negli Stati Uniti, hanno cancellato dall'albero genealogico il megalodon come diretto antenato del grande squalo bianco. L'antico progenitore che ha generato questo squalo di enormi proporzioni proviene da un gruppo differente, e la sostanziale caratteristica che ha consentito i ricercatori di arrivare a questa conclusione stà nei denti. Tramite lo studio accurato dei fossili si è appurato come nell'arco di milioni di anni sulle cuspidi del megalodon, dapprima lisce, si siano formate le dentellature caratteristiche, queste però differiscono sostanzialmente da quelle presenti negli esemplari odierni di squalo bianco, dove i denti decisamente più piccoli presentano una dentellatura molto più ampia. Questa particolarità per i ricercatori non è imputabile esclusivamente ad una normale evoluzione naturale bensì ad un antenato non comune che contraddistingue le due specie.


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by River

"Anche gli aquiloni credono che il mondo sia attaccato ad un filo.."


Postato da: stellinamare200
Postato in data: 22 Maggio 2005 alle 21:31

Qual'è la fonte di tale importante affermazione?

E' stato pubblicato uno studio scientifico in tal senso?

Da quanto tempo si lavorava a questa ipotesi?

A presto

Aida



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Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001


Postato da: neosub
Postato in data: 23 Maggio 2005 alle 16:54

grazie a tutti delle risposte, sono convinta anch'io che il rispetto sia fondamentale. la mia paura non è tanto di venir attaccata, quanto che mi prenda il panico alla vista di un qualsiasi esemplare seppur il più innocuo  . sicuramente dipende dalla mia enorme inesperienza, ma non mi tirerò indietro solo per questa immotivata fobia.

 



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Cri


Postato da: protesilao
Postato in data: 23 Maggio 2005 alle 18:24

Ciao, racconto un aneddoto:

spesso mi è capitato di controllare"presunti" avvistamenti di squali, una volta sul posto, accompagnato dall'avvistatore o dagli avvistatori, ho si rilevato pinne o sciacquettii in superficie, ma sono risultati sempre non di squali, ma di  ricciole in superficie (testa a pelo d'acqua), pesci luna, tartarughe, immondizie e quant'altro, i famosi squali dei films con le pinne in superficie appartengono quasi esclusivamente alle panzane di Hollywood! (Anche se un paio di volte ad onor del vero, ho visto squaletti attraversare le barriere coralline in acqua bassa per entrare in laguna).

Ma davvero spaventano tanto gli squali? Si è mai provato ad attraversare una strada in una grande città all'ora di punta? A guidare in autostrada la domenica sera con tuti gli avvinazzati dalla baldoria domenicale al volante o col cattivo tempo? Questo si che fa ' paura, altro che innocui pescetti (stavo per scrivere "pesciolini rossi") che se ne vanno per i fatti loro alla ricerca di prede non certo umane.

Cordiali saluti,

Protesilao

P.S.

parliamo invece del pericolo ben più reale dell'ignoranza delle più elementari norme del codice della navigazione, quando con bandiera regolamentare(bianco azzurra-code alfa) e pallone segnasub, imbarcazioni di allegri gitanti ti passano sulla testa e parliamo di squali ritenendoli una affascinante specie animale e non solo un potenziale pericolo, l'era del machismo subacqueo è ormai tramontata e ciò che veniva spacciato per coraggio, oggi, è solo ignoranza!



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Antonio Colacino
Meno istruttori + subacquei!


Postato da: neosub
Postato in data: 23 Maggio 2005 alle 19:00

scusa apprezzo molto il tuo intervento però forse per te che non hai paura sono innocui pescetti invece a me fanno paura, magari è immotivata, ma c'è. e come quando mi dicono che l'aracnofobia è una stupidaggine, che ti può fare un ragno? forse niente ma io ne sono terrorizzata comunque. sicuramente sarà colpa dell'ignoranza come hai detto tu, ma volevo solo far capire il mio punto di vista. sono una sub inesperta e non di certo una biologa marina, non mi vergogno di dirlo e non faccio come altri che nonostante siano al mio stesso livello pensano di sapere tutto e dicono di non aver paura di nulla



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Cri


Postato da: scubabob
Postato in data: 23 Maggio 2005 alle 19:43
Neosub,
il tuo punto di vista è sacrosanto e non è certo con la razionalità che si può cancellare una paura. Statistiche sulla pericolosità del traffico paragonate alla pericolosità degli squali, non servono, quando sei in acqua. Certe reazioni sono irrazionali e sfuggono al controllo. Hai tutta la mia comprensione. Per anni ho provato un ribrezzo particolare per i ragni, al punto da dover chiamare qualcuno se ne trovavo uno in camera. Impensabile per me il poter dormire sapendo che un ragno si aggirava per la stanza. Poi ragno dopo ragno, spesso in luoghi dove la loro presenza era scontata e inevitabile, mi sono abituato e la mia fobia è sparita.
Credo possa succedere la stessa cosa per gli abitanti del mare, squali o non squali. Personalmente, tanti anni fa, al mio primo incontro con uno squalo (doppiando una punta, abbiamo quasi fatto un 'frontale'...) sono rimasto semiparalizzato per parecchi secondi (secoli).
Poi, incontro dopo incontro e l'aver verificato il loro comportamento, con diverse specie, lo shock da incontro improvviso è passato e la loro presenza è diventata un piacere (in determinate condizioni, parlo in generale) perchè offrono uno spettacolo bellissimo. Ora sono io che li vado a cercare, ma loro scappano...

Certo una certa scarica di adrenalina c'è sempre ed è un bene che sia così, però un conto è un atteggiamento razionale di controllo della situazione e un conto il panico (per definizione, irrazionale), che porta sempre a comportamenti errati.

Cosa consigliarti? Non saprei di preciso... sicuramente valutare 'razionalmente' la reale possibilità di incontro e relativa pericolosità. Ma soprattutto non lasciare che questa paura irrazionale abbia il sopravvento, ingigantendosi nella tua mente, per il troppo pensarci. Cerca di trovare un equilibrio con pensieri positivi, che sono splendide creature, che migliaia di subacquei li incontrano quotidianamente senza alcun rischio, cose così...

L'ideale sarebbe potersi recare in zona squali e affrontare direttamente questo problema, immergendoti spalleggiata da persone di fiducia: verificheresti così quanto siano loro in realtà ad avere paura di te e quanto siano innoqui, mentre ti nuotano attorno incuriositi.

Aggiungo inoltre che non devi farti un problema per la tua paura: la paura, di per sè, è un atteggiamento positivo, nasce dall'istinto all'autoconservazione.
Se incontro un leone, è un bene che ci sia la paura, perchè mi spinge a mettermi al riparo. Ma se non dormo perchè ho paura che un leone entri nella stanza e mi morda, allora questa paura diventa illogica e sfugge al controllo. E' qui che deve subentrare una tua ricerca d'equilibrio, per evitare che una 'sana' paura diventi un panico irrazionale.
(Scusa l'esempio un po' terra terra )


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Ciao
Roberto

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Postato da: River
Postato in data: 23 Maggio 2005 alle 22:39
Aida, il riferimento di studio a cui mi riferivo non lo conosco. La fonte è stata pubblicata su Squali.com

Ciao
River



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by River

"Anche gli aquiloni credono che il mondo sia attaccato ad un filo.."


Postato da: stellinamare200
Postato in data: 24 Maggio 2005 alle 10:52

Allora andiamoci cauti..

Le affermazioni date prima, non si possono dire certe se non provengono da studi scientifici pubblicati su riviste accreditate. Per ora ci possiamo solo esprimere con un "potrebbe darsi che..."riguardo l'argomento in oggetto.

Ciao

Aida



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Postato da: River
Postato in data: 24 Maggio 2005 alle 12:52
Più che un "POTREBBE DARSI CHE..." Casomai possiamo dire: "PARE abbiano scoperto..." E poi a limite smentire.. Ma uscirsene con: "Potrebbe darsi che qualcuno nel mondo abbia scoperto che due specie di animali della famiglia degli squali non sono più collegate come si credeva.." è come dire.. "Potrebbe darsi che qualcuno abbia scoperto come sconfiggere la morte... Ma non lo sapremo mai!!"   - E qui si tratta solo di approfondire degli studi su una notizia. Tra l'altro voglio dire.. Una rivista scientifica che non pubblica assolutamente proiezioni o illazioni di qualsiasi tipo, qual'è? Cioè, come fai tu a verificarne la correttezza?

Ciao
Gianni


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by River

"Anche gli aquiloni credono che il mondo sia attaccato ad un filo.."


Postato da: stellinamare200
Postato in data: 24 Maggio 2005 alle 18:05

Nella ricerca scientifica funziona così: si formula una ipotesi, si fanno esperimenti mirati a verificare tale ipotesi, si traggono le relative conclusioni.

Dire "pare abbiano scoperto.." è molto poco scientifico, sa tanto di chiacchiera di paese.

Dire "potrebbe darsi che.." significa cominciare ad ipotizzare una realtà differente da quella affermata fino a quel momento. Una pubblicazione scientifica, non si fa dall'oggi al domani: da quando lo studio mirato ad avvalorare una ipotesi da risultati, positivi o negativi rispetto all'ipotesi di partenza, a quando arriva in pubblicazione, si percorre una lunga strada che passa attraverso varie commissioni scientifiche che sono deputate al controllo della veridicità e della validità dello studio svolto. Solo dopo aver superato le varie verifiche ed aver avuto parere positivo, lo studio viene accettato dalla comunità scientifica e pubblicato dalle riviste scientifiche più accreditate.

Tu dici:  "...qui si tratta solo di approfondire degli studi su una notizia..." e ti pare poco?

Spesso CI VOGLIONO ANNI per arrivare a concludere uno studio e non è detto che tale studio confuti ciò che si sapeva già...magari lo conferma! 

A presto

Aida

 



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