Paracentrotus
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Categoria: Biologia Marina
Nome del Forum: Biologia Marina
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Data di Stampa: 13 Luglio 2025 alle 18:32
Topic: Paracentrotus
Postato da: cefalina
soggetto: Paracentrotus
Postato in data: 21 Ottobre 2005 alle 17:08
Ciao 
cerco materiale sul riccio di mare... sulla biologia, pesca, nuovi sviluppi nella coltura...
ringrazio chiunque mi sappia dare una mano o mi indirizzi...
ciaooo
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Risposte:
Postato da: stellinamare200
Postato in data: 23 Ottobre 2005 alle 18:04
http://www.mondomarino.net/articoli/index.asp?p=60&view=dett - http://www.mondomarino.net/articoli/index.asp?p=60&view= dett
Quì trovi tutto ciò che ti serve

Aida
------------- Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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Postato da: cefalina
Postato in data: 24 Ottobre 2005 alle 11:05
Grazie Aida ..
avevo letto e l ho trovato buono,,,
ma a me interesserebbe qualcosa di più specifico,,, proprio sul Paracentritus lividus ...
grazie mille
ciaoooo
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Postato da: stellinamare200
Postato in data: 24 Ottobre 2005 alle 11:22
Quale aspetto in particolare ti interessa?
Facci sapere, così vedremo di aiutarti in modo mirato

Aida
------------- Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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Postato da: cefalina
Postato in data: 24 Ottobre 2005 alle 23:12
ciao Aida
a me interessa l'aspetto biologico ( la crescita gonadica ) e la sua pesca nel mondo ... ma tutto in generale .. tutto mi può servire
se mi aiutate ve ne sono immensamente grata
grazie ciaoooooo
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Postato da: Scercola
Postato in data: 25 Ottobre 2005 alle 12:04
Comincia con leggere qui:
http://www.mondomarino.net/ricerca/index.asp?view=ico&p=1&f=16&genere=paracentrotus&specie=lividus - Pracentrotus lividus
Poi poi anche consultare il testo di Enrico tortonese, Echinodermata... una vera bibbia per gli echidormi Mediterranei!
Se non ne ha possibilità ti scrivo io qui cosa dice!!!
ciao
------------- Fabio Russo
https://www.facebook.com/Scubabiology.it - https://www.facebook.com/Scubabiology.it
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Postato da: cefalina
Postato in data: 25 Ottobre 2005 alle 13:30
GRazie Fabio,,
cercherò questo libro nella biblioteca della facoltà ... anche se purtroppo nn è molto fornita,,,
ti faccio sapere se lo trovoo
grazie mille ciaoooo
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Postato da: marenostrvm
Postato in data: 29 Ottobre 2005 alle 12:10
Postato originariamente da Scercola
Comincia con leggere qui:
http://www.mondomarino.net/ricerca/index.asp?view=ico&p=1&f=16&genere=paracentrotus&specie=lividus - Pracentrotus lividus
Poi poi anche consultare il testo di Enrico tortonese, Echinodermata... una vera bibbia per gli echidormi Mediterranei!
Se non ne ha possibilità ti scrivo io qui cosa dice!!!
ciao
Ciao Fabio, scusa ... ma questo volume si trova ancora nelle librerie?
Mi pareva che fosse fuori catalogo, ma magari mi confondo con un'altro
volume.
------------- Michele Abbondanza - Brescia
http://www.aiamitalia.it
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Postato da: Scercola
Postato in data: 29 Ottobre 2005 alle 12:28
Ti direi una bella balla se ti dicessi che lo so :)
io c'è l'ho ma è stata una gentile concessione di Massimiliano De martino!!!!
Spero davvero che si possa ancora trovare perchè è veramente un libro essenziale!!!
Ciao
------------- Fabio Russo
https://www.facebook.com/Scubabiology.it - https://www.facebook.com/Scubabiology.it
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Postato da: cefalina
Postato in data: 29 Ottobre 2005 alle 19:04
ciao Fabio, 
come immaginavo nella biblioteca della facoltà non c è il libro che mi hai consigliato,,, e in internet nn citano o riportano il testo o la parte che interessa a me ...
riusciresti in qualche modo ad aiutarmi??????
se sì , Grazie Mille!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Postato da: Scercola
Postato in data: 29 Ottobre 2005 alle 22:11
Ecco tutto quello che dice il testo del Tortonese di Paracentrotus lividus:
Gen Paracentrotus Mrtns., 1903
Tipo: P. Lividus (Lam)
Piastre ambulacrali polipore. Tubercoli secondari grandi.
Apparato apicale con piastre terminali di solito esterne. Membrana
peristomiale con scarse piastrine. Valve dei pedicellari gloobiferi con
un dentello per lato; pedicellari tridattili di uno o due tipi.
E' questo uno dei due generi di Echinidi polipori (l'altro è Loxechinus dell'America meridionale). Esso fu a lungo confuso con il genere Strongylocentrotus Brandt,
che appartiene ad un'altra famiglia --della quale è il tipo-- e che
manca nel Mediterraneo Al gen Paracentrotus furono attribuite alcune
specie fossili del Miocene e Pliocene; quelle viventi sono due e una di
esse è notissimo membro della nostra fauna.
P. lividus (Lam)
Echinus lividus: Lamarck, 1816, p. 50 - Aradas, 1851 p. 18, 22.
Echinus saxatilis: Tiedemann, 1816, p. 67, tav X - Grube, 1840 p. 30.
Echinus vulgaris: Blainville, 1825, p 86.
Echinus purpureus: Risso, 1826, p. 277.
Toxopneustes lividus: Heller 1868, p 69.
Strogylocentrotus lividus: A. Agassiz 1872-74, p. 164, 446, tav V b3 XXV f.25 -
Ludwig, 1879, p.556 - Koehler, 1883, p. 123 - Carus, 1885, p. 99 - Checchia -
Rispoli, 1906, p. 92, tav e f. varie - Lo Bianco, 1909, p. 563.
Paracentrotus lividus: Mortensen, 1903, p. 123, tav XVII f.19,21; 1913, p. 16,
tav. I f. 15-16; 1927, p 306, f. 176-177; 1943, p. 157, tav. e varie - Koehler,
1921, p. 123, f. 84; 1927, p59, tav. XII f. 11 - ranson, 1925, p. 54 - H. L.
Clark, 1925, p. 132 - Vatova, 1928, p. 375; 1950, p. 7 - Tortonese, 1933,p.127;
1934, p. 223; 1935, p. 257; 1952, p. 218; 1959, p. 292; 1961, p.192-Dieuzeide,
1935, p. 80 - Cherbonnier, 1956, p. 18, p. 44
Materiale esaminato. -
Circa 450 esemplari viventi e conservati: Mar Ligure (Bordighera,
Alassio, is. Gallinara, Diano, Varigotti, Noli, Spotorno,
Savona,
Celle, Genova, Camogli, promontorio di Portofino, S. Margherita,
Rapallo, Chiavari, Levanto, Monterosso, La Spezia, Lerici), Toscana
(Portoferraio, is. Giannutri, Porto Ercole), Napoli, Sardegna Cagliari,
Capo Testa, is. La Maddalena, is. Tavolara, is. Piana merid., is. S,
Antioco), Taranto, Sicilia (Messina, Taormina, Catania, Capo Passero),
Adriatico (Venezia is. Lagosta, is. Lesina), Monaco, Nizza, Marsiglia,
, Banyuls, is. Baleari (Maiorca, Ibiza), Libia (Tripoli, Tolmetta,
Apollonia), Israele (Haifa, Tel Aviv, Cesaria, Atilith, Zib), Bosforo,
Roscoff, is.Azzorre (Fayal, Las Farmigas).
Morfologia - Corpo
piuttosto depresso. Un turbercolo primario su ogni piastra ambulacrale
e interambulacrale; secondari bene sviluppati sulle interambulacrali.
Piastre ambulacrali con 5 paia di pori , eccezionalmente 4-6. Aculei
robusti e acuti. Valve dei pedicellari tridattili lunghe e strette, con
margini dentellati. Aculei di colore violetto, verde, oliva, rossastro,
bruno (stabili in alcool); dermoscheletro denudato verde, con
periprocto violaceo. Diametro fino a 7 cm.
Distribuzione e Biologia - Mediterraneo e Atlantico N-E, dall'Irlanda e Scozia (Mac Faven-Hobson, 1954) a Rio de Oro, Canarie, Madera, Azzorre, 0-80 m.
E specie tipicamente infralitorale, che vive sugli scogli, sui
bassifondi sassosi con alghe, nelle praterie di Posidonie, sulla sabbia
con Litotamni, sui fondi coralligeni, ad Halarachninon e a Peyssonnelia polymorpha: su
questi ultimi, presso Marsiglia, Carpine (1958) osservò sopratutto
individui giovani. Sulle scogliere si trova di preferenza, dove il
declivio è dolce e a livelli superiori si nasconde negli anfratti, così
da ripararsi dal moto ondoso. La sua attitudine a scavarsi nicchie
nella roccia, la quale può apparire adirittura alveolata quando gli
echini vi allogiano in gran numero, si manifesta molto più in Atlantico
che in mediterraneo. Tutta via, anche sui litorali di questo mare, si
possono riscontrare individui annidati entro cavità degli scogli; ciò
fu rilevato in Liguria (Tortonese, 1958) a Banyuls (Cherbonnier, 1958)
e sulle coste meridionali della Spagna (Molinier e Picarad, 1957).
Nelle nicchie trovano spesso ricetto altri invertebrati (Anfipodi,
paguri, gasteropodi, policheti, ecc.) ed anche pesciolini
(Gobiesocidi). P. Lividus tollera
acque assai impure, come quelle dei porti, nonchè l'ambiente lagunare,
nonostante i suoi squilibri di temperatura e di salsedine; presso
Venezia è "non comune quà e là nelle paludi nei tratti ove la Zostera
nana vi è rara o vi manca" (Vatova). Negli stagni costieri della
Provenza vivono popolazioni composte da individui di piccola statura.
Questo Echinide suole ricoprirsi di corpi estranei (pietruzze,
conghiglie, pezzetti di alghe), che trattiene per mezzo dei pedicelli.
Si nutre sopratutto - con maggiore attività durante la notte - di alghe
e di stamenti con ritmo nictemerale; di notte si porta allo scoperto
sulle rocce, si avvicina alla superficie e, allo stato giovanile, si
arrampica sulle foglie di posidonie.
Vivono in simbiosi alcuni Infusorii (Uronema, Cryptoinum, Colpidium nell'intestino), il Turbellario Syndesmis echinorum (intestino) ed il Copepode Asterocheres minutus, che si insedia sul tegumento.
Nel Mediterraneo la riproduzione si compie tutto l'anno con maggiore
intensità in estate. Tanto in questo mare che in Atlantico, tuttavia,
anche se la maturità e la fecondazione hanno l'uovo tutti i mesi, nn
sempre le condizioni termiche ed alimentari sono tali da consentire la
sopravvivenza delle larve e il completamento della metamorfosi.
Horstadius (1925) osservò differenze tra le uova estive e invernali.
L'uovo misura mm 0.13 di diametro e presenta una banda di pigmento
aranciato al polo vegetativo. 48 ore dopo la fecondazione, appare il
pluteus che nel I stadio a forma di cono allungato, con bastoncini
somatici ingrossati e dentellati all'apice inferiore; le braccia sono
brevi e con macchie di pigmento.la vita elargica dura un mese o poco
più. L'accrescimento post-larvale fu studiato a Roscoff da Nataff
(1954). Nei giovanissimi individui con diametro inferiore a 5mm il
periprocto è quasi tutto occupato da una piastra arrotondata; i pori
genitali compaiono quando il diametro raggiunge i 15mm circa e nei
maschi sono portati da papille (Swann, 1954).
Dalle nostre osservazioni come da quelle precedenti di La Cascia (1930)
risultò insussistente il dimorfismo sessuale che Camerano (1890)
credette di ravvisare, indicando una diversa forma del guscio nei
maschi e nelle femmine. Vennero segnalati casi di ermafroditismo
(Herlane, 1918; Drzewina e Bohn, 1924; Neefs, 1937-38; Bacci, 1954).
Note - P.Lividus è
uno dei più caratteristici e conosciut Etinoidi del Mediterraneo. E
elemento ben noto della fauna infralitorale: condivide con Arbacia
l'ambiente di scogliera, ma spesso è decisamente meno abbondante, come
in varie località della costa ligure (es. Golfo Tigullio: Zolezzi,
1938). Preferisce situazioni più riparate dalla luce e più ricche di
vegetazione, anche quasi a fior d'acqua. Kempf (1962), che studiò
l'ecologia di questi Echinoidi nel golfo di Marsiglia, esclude una
competizione fra Paracentrotus e Abracia.
Il fatto che nel mediterraneo questo Echinoide non si comporti da
scavatore come in Atlantico, è senza dubbio in relazione con la ben
diversa intensità delle maree; probabilmente non sono da ravvisarsi due
diverse razze fisiologiche e ecologiche. Valenciennes (1855) prospettò
adirittura l'esistenza di due specie diverse: Echinus tenebrans, scavatore, in atlantico ed E. lividus, non scavatore, nel Mediterraneo. Può darsi che nel detto oceano P. lividus si
estenda lungo le coste africane anche più a sud di quanto oggi ci è
noto; non sappiamo se il suo areale sia o no contiguo con quello
dell'affine P. Gaimardi (Blv.),
che è specie a distribuzione anfi-atlantica, presente lungo le coste
meridionali dell'Africa. Gli attuali dati attesterebbero un ampia
separazione.
In P. lividus il contorno è di
regola circolare, ma può tendere al pentagono. Le più notevoli
variazioni riguardano il colore degli aculei: violetto - volgente ora
al rosso ora quasi al nero - Verde scuro o chiaro, verde giallastro,
oliva, bruno, rossiccio. Furono anche osservati individui di colore
chiarissimo, quasi bianco (la fotografia di uno di essi, pescato a
livorno, ci fu gentilmente inviata dal prof. A. Razzauti, direttore
dell'Acquario Municipale di quella cttà.). I predetti colori dipendono
da spinocromi diversi che sono contenuti negli aculei in proporzioni
varie; negli individui violetti prevale lo spinocromo A, in quelli
verde-oliva lo spinocromo B (Goodwin-Sisukh, 1950). Le variazioni
cromatiche sono indipendenti dall'età dal sesso e dall'ambiente; non è
però escluso che in determinate località uno o più colori abbiano la
prevalenza, cioè che le proporzioni dei singoli fenotipi siano soggette
a variare geograficamente.
Furono descritti esemplari anomali, fra cui esameri come quello di Arcachon illustrato da Coehler e Bonnet (1925).
P. lividus e le sue uova hanno largo impiego per indagini di biologia sperimentale. Esso venne spesso denominato Toxopneustes o Strongylocentrotus, ma questi termini non sono snonimi di Paracentrotus: essi competono a due generi perfettamente validi e distinti che fanno parte di famiglie differenti.
Zirpolo (1929) descrisse una nuova spugna silicea attaccata ad asteroidi: Microcordyla asteriae. Come dimostrò Mortensen (1932) non si trattava affatto di una spugna bensì dei pedicellari globiferi di P.lividus, casualmente staccati e rimasti aderenti all'asteria.
Questo Echinoide è ben conosciuto come specie edule; le sue ovaie di un bel colore aranciato, sono assai apprezzate. P.lividus
occupa ansiil primo posto tra i ricci di mare commestibili del
Mediterraneo, figurando comunemente su molti mercati. in qualche luogo
(Liguria, Sicilia) i pescatori ritengono che esso sia la femmina
dell'Arbacia, mentre quelli di Napoli credono sia il maschio (N.d.F. sono di Napoli ma non mi risulta).
Ricorderemo infine che P.lividus si
trova come fossile in terreni pliocenici e pleistocenici dell'Italia e
dell'Africa settentrionale; il Museo di Genova possiede un esemplare di
Rodi (quaternario).
Spero di essere stato di aiuto, è stata una faticaccia battere tutto e chiedo venia per eventuali errori di battitura

ciao
------------- Fabio Russo
https://www.facebook.com/Scubabiology.it - https://www.facebook.com/Scubabiology.it
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Postato da: stellinamare200
Postato in data: 30 Ottobre 2005 alle 10:42
Complimenti per la faticaccia
Ti vengono perdonati tutti gli eventuali errori per la tanta buona volontà dimostrata

Aida
------------- Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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Postato da: cefalina
Postato in data: 31 Ottobre 2005 alle 11:04
Ciaooo Fabio
grazie grazie e ancora grazie per il tuo aiuto,,,,, &n bsp;
sei stato gentilissimo ... &nb sp; &nb sp; &nb sp; &nb sp; &nb sp; 
ti farò sapere come andrà la relazione ...
Spero in futuro di ricambiare la tua disponibilità... &n bsp;
ciaoooooooooooo &nb sp; &nb sp; &nb sp; &nb sp; &nb sp; &nb sp; 
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